DREAMERS, L’AMORE CI SALVERA’ di Vera Demes

Dreamers

DREAMERS, L’AMORE CI SALVERA’ di Vera Demes

Titolo: Dreamers, l’amore ci salverà
Autore: Vera Demes
Serie: Autoconclusivo
Genere: Contemporary Romance
Narrazione: Terza persona
Tipo di finale: Concluso
Editing: ottimo
Data di pubblicazione: 26 Marzo 2021
Editore: Self Publishing

TRAMA


Nel cuore che trabocca l’amore è la risposta. Dolcezza, tu sei la porta dei miei sogni.


Caleb sogna la terra promessa, Lea vuole vivere nei boschi, Luke spera di diventare un quarterback professionista, Jasmine immagina di non doversi più vergognare di ciò che è.

Nella valle dorata di Sunset Swallow, Contea di San Diego, California, quattro ragazzi vivono di sogni, ingabbiati in un presente che li soffoca, in un universo che non li capisce, nella realtà che ha la durezza di un risveglio forzato.

Tra orizzonti sconfinati e vallate a perdita d’occhio, nel silenzio sospeso di canyons profondi, nei paesaggi infiniti in cui riposano antiche leggende e in cui la vita si fonde con il respiro della natura, Caleb, Lea, Luke e Jasmine si muovono sull’orlo di un baratro scoprendo una dimensione in cui essere sé stessi.

Ma la realtà non ammette debolezze.

L’incertezza, la paura di decidere, il coraggio di ideali impossibili, l’ostinazione della giovinezza.

Alla fine è la fine.

Eppure gli ideali valgono più delle ingiustizie e di un destino già deciso.

L’esercito dei sogni si mobilita con l’arma dell’amore.

Ed esserci diventa l’unica salvezza. Esserci gli uni per gli altri. A dispetto di ciò che vuole il mondo.


RECENSIONE di Alessia


«I sogni possono indicarci la strada»


Parlare di sogni può essere un argomento spinoso, soprattutto oggi che le nostre vite sono pervase da un profondo pessimismo, grazie al quale razionalità e disillusione rubano sempre più spazio all’immaginazione.

Si dice spesso che sognare sia un lusso per pochi eletti. A volte però non c’è niente di più salvifico che possa restituire speranza, se non avere il coraggio di osare e credere ai propri sogni.

E se a raccontare la bellezza dei sogni è una scrittrice profonda come Vera Demes, la magia è possibile, sognare si può e farlo diventa uno dei regali più preziosi che ci si possa concedere.

Luke e Jasmine, Caleb e Lea sono i protagonisti di una storia meravigliosa.
Quattro giovani ragazzi che provengono da due dimensioni di vita antitetiche ed in eterno contrasto, ovvero l’emarginata riserva indiana di Sunset Swallow e il ricco quartiere di Eaglewood a La Jolla, San Diego.

Due mondi non solo diversi culturalmente ma in lotta perenne tra loro, coinvolti in un conflitto antico radicato nella storia e nel tempo, acuito da un feroce razzismo, che fonda le sordide basi nel mantenere invisibile e subordinata una minoranza vittima di odio e pregiudizio, quella dei nativi americani.

Eppure queste due coppie di fratelli, così apparentemente distanti, hanno qualcosa che li accomuna così tanto da renderli vicini, simili, complementari.
Questi ragazzi sono quattro sognatori, con diverse aspirazioni e attitudini, ma animati dallo stesso potente spirito in grado di oltrepassare i confini delle proprie origini, i dettami della propria famiglia.

C’è chi sogna ma non ha il coraggio di realizzare i propri progetti, chi di coraggio ne ha troppo ma aspetta il momento giusto per riscattare qualcosa di perduto, c’è invece chi vuole liberarsi per essere felice e vincere un destino già scritto e chi sogna di smettere di avere paura.

Quattro vite che si intrecciano inconsapevolmente per creare un meraviglioso caleidoscopio di tonalità sfumate ad arte, come spesso accade nella vita reale, in cui i chiaro scuri predominano sulle tinte nette.

“Dreamers” offre una storia profonda, emozionante, in cui i colori della natura sono multiformi, cangianti come i pensieri e le azioni che ci guidano nella vita. Colori dai contorni quasi mai netti, spesso ombreggiati, che ci definiscono fino a farci immedesimare nelle esitazioni di Luke, nella fierezza di Caleb, nella solitudine di Lea o nell’orgoglio di Jasmine.

La terra promessa dei Kumeyaay rappresenta la metafora magnifica del luogo in cui realizzare i propri sogni, ed essere felici, superando l’odio, l’ingiustizia, l’assenza totale di valori, l’inettitudine e la paura.
Una valle dai poteri magici che con i suoi panorami mozzafiato incita a preservare la bellezza della natura come bene assoluto, quello che ci è offerto e che è nostro dovere salvaguardare, come lo sono i nostri sogni, le nostre aspirazioni.


Perché in quella valle c’erano l’anima e il sangue, le radici di un popolo, la libertà e il riscatto. Quella era la loro terra. La terra promessa. Avrebbero dovuto riprendersela ritrovando ciò che gli anziani chiamavano wani. Il soffio dell’anima. Per non morire.


Un universo selvaggio fatto di cielo, nuvole e vento che sovrasta impetuoso su quattro giovani ragazzi alla ricerca di loro stessi, impegnati ad affrontare un percorso tortuoso come un fiume in piena, profondo come le gole del canyon della valle, in cui paure e radicate convinzioni saranno ostacoli quasi insormontabili da superare.


L’amore era la salvezza. L’unica chiave per aprire la porta dei sogni.


La forza motrice che darà a loro il coraggio necessario per intraprendere questo viaggio sarà l’amore, quello più travolgente che nasce all’improvviso e che salva, per offrire l’opportunità di essere felici e raggiungere la terra promessa, quella dove i sogni sono alberi imponenti, le speranze hanno la forma delle nuvole e gli ideali volano alti nel cielo insieme alle aquile.

Un libro in cui la trama è anche veicolo sapiente per offrire spunti di riflessione su temi delicati e difficili ma purtroppo molto attuali come emarginazione, razzismo e ingiustizie sociali ai danni di una minoranza che ancora oggi vive ai margini della società americana, che poco ha fatto per integrare e restituire dignità ad un grande popolo, ricco di tradizione e storia.

Lo stile narrativo è poetico ed evocativo, a conferma del grande talento di Vera Demes di raccontare una storia meravigliosa come “Dreamers”, tanto unica da avere la potenza di un romanzo e la grazia di una poesia.


Perché Caleb non era solo il ragazzo dei suoi sogni. Lui era il giorno e la notte, la felicità sbocciata in un fiore, l’essenza della natura racchiusa nelle vallate di Sunset Swallow, le rocce vermiglie di Windtalk Rock come giganti gentili nel blu del cielo e nella forza delle nuvole. Lui era il tutto. Era il sangue che le scorreva dentro, la visione di un futuro migliore, la pace, l’allegria, il sesso, la fame, la sete, l’universo. Caleb era il suo io più segreto. Faceva parte di lei.


Luke, Jasmine, Caleb e Lea con l’Esercito dei sognatori di Sunset Swallow resteranno a lungo dentro di me:


Vivevano d’istinto. Sogni, tanti sogni. E poi le nuvole. E poi il vento. E poi il sole sulla testa. E un cielo immenso. Proprio dentro al cuore.


Un messaggio intimo di speranza che fa bene al cuore, e di cui abbiamo particolarmente bisogno in questo momento.

RECENSIONE di Sara

Per parlare al meglio di questo libro bisogna iniziare dal titolo, una storia che parla di sogni dedicata ai sognatori; per leggerlo e viverlo nella maniera migliore, dovrete essere pronti a liberarvi da tutto e permettere alle pagine di trascinarvi dentro qualcosa di veramente unico. 

Ci troviamo in America, a san Diego, dove quattro anime pure ma tormentate lottano per trovare il loro posto nel mondo. 

Lea e Luke sono fratelli, vivono nel ricco quartiere di Eaglewood e appartengono ad una famiglia benestante; apparentemente hanno tutto quello che desiderano, ma solo i loro sogni riescono a portarli lontano da una vita soggiogata dall’arroganza del padre che li opprime e li sottomette alle sue volontà. 

In contrapposizione Caleb e Jasmine, fratelli a loro volta, sono spiriti liberi di sognare ma oppressi dal giudizio crudele di chi li perseguita badando solo alle apparenze. 

I due ragazzi infatti sono nativi di una tribù indiana, e vivono nella riserva di Sunset Swallow, un paradiso incontaminato dove si trovano a subire senza poter reagire le continue ingiustizie degli abitanti delle terre confinanti. 

Riescono anche se a fatica a tenere lontani il loro arrivismo e i giochi di potere, difendendo le loro case come qualcosa di davvero prezioso. 

E’ triste pensare come ancora oggi queste persona siano vittime di continui soprusi razzisti, solo per la loro diversa etnia o perché non vengono ritenuti degni di avere gli stessi diritti e gli stessi desideri di chi si crede più fortunato di loro 

Il destino fa incrociare le vite dei quattro ragazzi, che per motivi diversi si trovano a condividere molto più di quello che avrebbero potuto o voluto, e solo insieme comprendono quanto si importante lottare per difendere i doni preziosi che la vita ci mette davanti ogni giorno e cui spesso non diamo la giusta importanza. 


La felicità è permettersi di sognare anche quando il mondo ti crolla addosso. 


Vera Demes ha fatto di nuovo una delle sue magie, leggere questo libro è stato per me come vivere in una dimensione parallela, dove mi sono sentita leggera e senza pensieri e devo dire che ne avevo davvero bisogno. 

“Dreamers” è una lettura corale raccontata in terza persona, e popolata da molti personaggi. 

Ognuno di loro ha la stessa importanza all’interno della storia, e si incastra con precisione agli altri componendo un puzzle perfetto e armonioso. 


La sua voce era piena di tenero entusiasmo e provò una sensazione nuova, dolce ma lancinante, come se d’improvviso potesse osservarla nella sua intimità più fragile, coraggiosa, appassionata, una stramba sognatrice, generosa e piena d’amore. 


Leggendo scoprirete gli stupendi luoghi, che spero di avere la fortuna di visitare presto descritti in maniera dettagliata e talmente reale che vi immaginerete a vivere ogni emozione insieme ai nostri protagonisti. 

Vi basterà chiudere gli occhi per vedere Lea persa tra i campi fioriti, Caleb in sella al suo cavallo, Luke che guarda l’orizzonte dalla sua casa al mare e Jasmine che difende fiera i suoi ideali e l’onore del suo popolo; e finendo il libro sentirete la loro nostalgia ma vi sentirete appagati come quando ricevete un regalo raro e inaspettato. 

Il sogno è di certo il tema che caratterizza tutto lo svolgimento della storia, sognare non è solo un modo per estraniarsi dalla realtà, ma è anche un aiuto per non perdere mai di vista ciò che davvero desideriamo, senza permettere a nessuno di scombinare i nostri piani. 


Non esiste nient’altro in grado di liberare le nostre vite dall’odio, dal dolore e dall’assenza di speranza. L’amore è l’unico antidoto contro la sofferenza. Ed è l’unica chiave capace di aprire la porta dei nostri sogni. 


Perché è solo continuando a sognare che riusciremo a mantenere alte le nostre aspettative, permettendo ai nostri desideri di avverarsi e puntando sempre alla vera felicità del cuore. 


Due emozioni contrastanti che non sarebbe riuscito a placare. 

Gli appartenevano. 

Amore e lotta. Dolcezza e ribellione. Non avrebbe smesso di lottare. E neppure di amare. Perché alla fine era così. Era vero. Non aveva proprio nulla da perdere. 


Un plauso particolare va alla copertina, che attraverso un tripudio di colori diventa una cornice perfetta per qualcosa di prezioso e contribuisce a rendere questo libro davvero unico. 

Ringrazio l’autrice per avermi dato la possibilità ancora una volta di leggere e recensire in anteprima un’altra delle sue bellissime avventure. 

Consiglio questo libro a chiunque senta il bisogno di uscire dalla realtà ed emozionarsi con un storia semplice ma perfetta. 


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