Librerie meravigliose
Luoghi speciali dove acquistare e curiosare letture, vivendo un’esperienza da ricordare.
Dedichiamo questa rubrica a librerie speciali, ovvero luoghi in cui i libri trovano uno spazio diverso, particolare e che spesso coincidono con realtà indipendenti che a dispetto delle fornite grandi catene sono riuscite a crearsi identità innovative e originali.
MILANO
di Annalisa Sinopoli
LIBRERIA VERSO
Osservo una piccola lavagna su un muro che cita: libri, incontri e spritz tutti i giorni.
Vuoi che non entri con un invito così allettante?
È così che in una delle ultime trasferte a Milano mi capita l’occasione di visitare una delle più conosciute librerie della città meneghina.

“Verso libri” un ambiente dal sapore giovane come i ragazzi che vi lavorano all’interno.
È con uno di loro, Antonio che ho il piacere di chiacchierare ed è lui che mi racconta un po’ di questo luogo vivace e dove si respira cultura e incontro.
«Io sono uno dei dipendenti che ci lavorano» – esordisce– «ma la libreria è di proprietà di cinque soci, tra cui due sono editori. Nessuno dei soci lavora qui, ce ne occupiamo in cinque persone, siamo una squadra e collaboriamo per gestire tutto insieme.
Organizziamo eventi, ci occupiamo della selezione dei libri e lavoriamo a stretto contatto con gli editori anche per le presentazioni.
Nella libreria c’è anche il bar che è una risorsa che usiamo per le presentazioni e gli incontri che facciamo.
La libreria si chiama Verso appunto, più precisamente Verso libri-incontri perché è un luogo che cerca di creare dei legami intorno al mondo dei libri, proprio attraverso gli incontri che siano presentazioni, eventi tematici o incontri con gli editori.
In questi ultimi inoltre si racconta e spiega a chi è interessato di editoria come funziona una casa editrice e come lavora. Eventi dedicati ai mestieri del libro tra cui anche la presentazione di nuove case editrici.»

Entrando la prima cosa che si vede oltre agli scaffali è proprio un piccolo piano bar ma in realtà le consumazioni avvengono al primo piano principalmente a supporto delle presentazioni, come aperitivi e solo durante le ore serali non di giorno.
C’è anche uno spazio per i bambini, dedicato non solo a loro ma anche a tutti gli appassionati di albi illustrati per l’infanzia.
In questo angolo si tengono oltre alle presentazioni anche dei laboratori gestiti dalle libraie di “Verso” Cristina, Martina e Devis oppure in collaborazione con gli editori per ragazzi.
Questi laboratori si tengono uno o due volte al mese mi spiega Antonio, e legato a questo spazio c’è anche una newsletter che si chiama “Versetti”: è una newsletter po’ particolare perché oltre a comunicare i laboratori e le varie le cose che fa la libreria, contiene anche delle interviste a persone che lavorano a contatto con i libri per bambini, editori, illustratori, scrittrici e scrittori e poi vengono comunicate un po’ tutte le iniziative per ragazzi e bambini che ci sono in città e in particolare nel quartiere.

Uno spazio di 120 mq aperto da dicembre 2013 che ha retto all’ impatto del covid reinventando una libreria che lavorava principalmente e che puntava molto sugli incontri e sugli eventi in presenza, adottando un’inversione di tendenza: <<se prima era la gente che veniva da noi durante la pandemia siamo stati noi ad andare dai clienti allargando un po’il servizio alla comunità.>>
Se prima infatti si rivolgevano fondamentalmente ai milanesi del quartiere, poi sono iniziate spedizioni e consegne a domicilio a tutta Milano e anche a tutta Italia.
Una serie di libricini colorati che si possono trasformare in buste chiuse mi colpisce e Antonio mi racconta che è una delle collane di maggior successo dello stesso editore di Annie Arneux premio Nobel di quest’anno.
Una idea geniale in cui riunire delle raccolte epistolari di autori o autrici in questo formato un po’ particolare a pacchetto, che può essere spedito con piego di libri.
Inutile dire che torno a casa con due di questi piccoli volumi e il ricordo di un’altra bella libreria che merita sicuramente una visita.
Corso di Porta Ticinese, 40 – Milano
PORDENONE
di Annalisa Sinopoli
LIBRERIA QUO VADIS
In un pomeriggio di dicembre abbastanza freddo mi aggiro per i mercatini di Natale di Pordenone quando poco prima di tornare verso la stazione dei treni in vista del rientro mi addentro in una piazzetta nascosta alla vista, ma molto suggestiva.
Da Corso Garibaldi bisogna imboccare una rientranza essendo la piazzetta interna e un po’ defilata rispetto alla via principale.
Capita così che in questa piccola piazza l’ occhio mi cada su un’ insegna e una vetrina ricca di libri.
QUO VADIS, libreria che con un nome del genere altro non poteva che essere specializzata in viaggi.
Così entro, mi godo il tepore di un luogo riscaldato e soprattutto la prima cosa che noto entrando, mi godo la vista di un bel divano e di un’ immensa cartina geografica sopra di esso sul soffitto che mi colpiscono immediatamente.
Potevo non scomodare dalle sue mansioni il gentile signore seduto alla cassa?
Scopro infatti che è proprio lui il proprietario, il signor Daniele Zongaro.




Ovviamente no quindi mi avvicino ed è questa la chiacchierata che facciamo:
Siete aperti da tanto?
<<Io ho rilevato la libreria 12 anni fa quindi è passato un po’ di tempo.
Aveva un suo taglio ben preciso, aveva un piccolo filone legato ai viaggi anche se non sviluppato come adesso, un po’ credo la forza del momento nelle piccole librerie specializzate che vanno in una certa direzione perché si differenziano da quelle normali.
Questa libreria non segue la legge di mercato per cui tutte le cose che trovate in questo momento come i best-seller, i libri di Natale ecc… quindi non ci sono, ma i miei clienti lo sanno e vanno a cercarli in altre situazioni.
Porto avanti una filosofia che è legata non tanto ai viaggi ma ai luoghi per cui c’è una bella differenza, perché il luogo apre molto di più anche in chiave narrativa. Ovviamente il traino è una turistica completa sia dal punto di vista guide sia da un punto di vista cartografico, il tempo libero ne fa parte fondamentale: scalare, camminare, grandi cammini, cicloturismo, vela e tutte quelle cose che riempiono i nostri spazi al di fuori del lavoro.>>
Quindi esplorate anche i diversi modi di muoversi?
<<Esatto e poi c’è un corredo narrativo un po’ egoistico basato sulla scelta di case editrici che secondo me ancora mantengono un livello qualitativo molto alto. Parlo di “Bottega errante edizioni” e questa è proprio la sede dell’associazione culturale dove nasce questa casa editrice, poi “Iperborea” che è una casa editrice molto conosciuta in ambienti scandinavi “Voland” ci spostiamo tra Germania Mitteleuropa e Romania, “Keller” anche quella in zona mitteleuropea, “Alpine” che è una casa editrice che si occupa prevalentemente di montagna e di grandi viaggi.
Poi abbiamo un corredo fotografico molto importante, sia di luoghi che fotografie d’autore e tutte quelle piccole cose che vanno un po’ a riempire questo contenitore fatto di progetti fondamentalmente.
Perché qui si progetta molto, chi entra spesso ha dei progetti in mente che viene qui a sviluppare.>>
Quando parla di progetti intende progetti legati ai viaggi?
<<Di viaggio ma anche di lettura: io ne sono un grande utilizzatore come vede in questa libreria ci sono un divano e una poltrona, e quel divano è molto frequentato da me per poter viaggiare tra le righe dei libri.>>
Non posso che confermare che questo divano con una cartina geografica è stata la prima cosa che ho notato entrando e mi ha piacevolmente colpita.
Il signor Daniele prosegue poi raccontandomi che “Quo vadis” è un luogo di incontro, è estremamente attiva, crea eventi, Festival insieme alla sua associazione culturale, presentazioni libri, reportage di viaggi che vengono fatti sia internamente che in sale esterne per cui è una libreria molto dinamica, in movimento.
Propone dei corsi di archeologia, di astronomia, di scrittura, di escursionismo, sketchbook ne hanno fatti veramente tanti nel corso di questi lunghi 12 anni.
Mi diceva che fate anche presentazioni, firma copie?
<<Diciamo che quasi settimanalmente c’è un qualcosa, che sia un reportage di viaggio, che sia un libro che sia qualsiasi altra cosa un appuntamento settimanale c’è quasi sempre, e per curare tutto bisogna avere dedizione e passione certo.>>
E lei è un viaggiatore?
<<Me lo chiedono tutti, io ho viaggiato molto ma molto meno rispetto a tante persone che vengono qui.>>
Quindi ha viaggiato leggendo?
<<Sì però c’è una tecnica che ho acquisito io ormai, vabbè, a parte la geografia che qui dentro è fondamentale per capire come orientarsi, il vero segreto è ascoltare le persone, perché il mio bagaglio culturale dei luoghi nasce molto dai racconti e i ritorni, che sono giornalieri, che mi vengono fatti dai clienti, dagli amici da chi è andato e viene a raccontarmi la sua esperienza.>>
Parlando di clienti quindi possiamo affermare che la sua è una clientela di nicchia?
<<Ovviamente sì un po’ di nicchia lo è, sono estremamente soddisfatto perché in questo periodo c’è un rinnovo forte della clientela perché i giovani sono molto attratti da queste situazioni, l’alpinismo per esempio è scoppiato ultimamente e ho notato che si è abbassata di molto l’età media delle persone che entrano in libreria e per me è un ottimo investimento.
Poi curare in maniera forte alcune situazioni di nicchia settoriali è un valore aggiunto, magari li trovi anche in altre situazioni ma le trovi nascoste, le trovi di dorso, io cerco di farle vedere, potessi butterei i libri sul pavimento!>>
Sebbene sia molto piacevole chiacchierare con il signor Daniele il mio treno non aspetterà quindi gli pongo l’ultima domanda: come vivete l’era digitale, cioè il fatto che tanti adottino la lettura su dispositivi kindle?
<<Oh non mi ha mai spaventato, normalmente lo fanno i grandi lettori e lo fanno per tanti motivi come può essere per esempio lo spazio, ma la carta ha ancora il suo fascino.
Una delle cose più gratificanti è aprire alle 09:00 di mattina e sentire l’odore della carta dopo la notte che la libreria è stata chiusa.>>
Come dare torto al signor Daniele, è stato un piacere incontrarlo e scoprire un piccolo mondo che racchiude in sé la possibilità di raggiungere molti luoghi del mondo con la lettura.
Leggere in fin dei conti è sempre un viaggio.
MILANO
di Annalisa Sinopoli
LIBRERIA MILANESE
Camminando per le vie di Milano in direzione del Castello Sforzesco mi imbatto casualmente nella vetrina di una piccola libreria, nella quale mi cattura la dicitura LIBRERIA MILANESE. Immortalo la vetrina in un’immagine con il telefono e mi riprometto di tornarci a curiosare.
E’così che qualche giorno dopo incontro la gentile proprietaria la signora Luisa Caimi con cui faccio una piacevole chiacchierata.
La libreria nasce nel 1974 dalla passione della signora Luisa e del marito, purtroppo venuto a mancare, e diviene ben presto un punto di riferimento per appassionati lettori milanesi e non.
Così colpita dalla precisa identità che la libreria sembra esprimere come Libreria Milanese chiedo alla proprietaria in cosa consiste questa specializzazione e così mi risponde:
<< Agli inizi l’idea di libreria non era come adesso ci siamo man mano specializzati in tutto quello che riguarda Milano, entrando sulla destra c’è la vetrina che è dedicata solo ed esclusivamente alla città: andiamo dalle guide agli storici, libri su importanti personaggi di Milano, libri fotografici e abbiamo anche dei giochi da tavolo ( I madunnini, il gioco dell’oca… ) dedicati alla nostra bella città.
Chiaramente poi c’è di tutto un po’ quindi abbiamo le grosse case editrici Adelphi, Einaudi, Mondadori e poi cerchiamo di aggiornare giorno per giorno quello che viene richiesto. Ecco perché vogliamo dare spazio anche a piccoli editori.>>
Purtroppo continua la signora Luisa, lo spazio nella libreria non è molto quindi non possono organizzare eventi o presentazioni di libri però spesso organizzano firmacopie con autori più o meno conosciuti.



Come nella tradizione delle piccole librerie ancorate alla tradizione ma che nel loro piccolo cercano di stare al passo con i tempi per pubblicizzare questi firma-copie funziona molto il passaparola.
La libreria DOMANI, questo il suo nome, è infatti sempre stata ubicata qui ed è da questo aspetto che parto per domandare alla signora Luisa come sono cambiate le cose rispetto agli anni della loro apertura rispetto non solo all’editoria, ma anche allo gestire questo tipo di attività:
<< E’ sempre più dura –risponde la proprietaria– anche all’epoca non era facile perché gli italiani lei sa benissimo secondo le statistiche non hanno mai letto molto, nonostante il nostro paese vanti nel suo passato una schiera di autori che costituiscono un vero patrimonio culturale e ne escano continuamente anche di nuovi.
Qualcosa si sta muovendo, perché qui nei pressi vi è l’Università Cattolica quindi tantissimi giovani vengono a chiedere consigli, curiosano e anche comprano e questo ci fa molto piacere>>.
Purtroppo però è anche vero che sempre più difficile è maturare un vero gusto personale perché influenzati dalla pubblicizzazione di libri che girano intorno a personaggi famosi o all’eco dei social network come moda del momento.
Fortunatamente però ci sono anche i clienti che ci conoscono e si affidano ai nostri consigli di lettura, vengono e ti chiedono la “chicca” che abbiamo riservato per loro.>>
La libreria milanese può contare infatti su un bel gruppo di clienti storici affezionati che la frequentano proprio dagli inizi, tra i quali ci racconta la signora Luisa, possono annoverare anche Liliana Segre che abita nelle vicinanze e che spesso si reca nella libreria.
Certo gli ultimi anni di pandemia hanno avuto molto impatto sulle vendite e la frequentazione del posto che, pur ubicato in una zona non residenziale ma densa di uffici e vicina alla stazione ferroviaria Cadorna, ha purtroppo risentito della mancanza di viaggiatori e degli impiegati occupati non più in presenza ma in smart working.
<<Non c’è più il passaggio di una volta e adesso se ne sente la mancanza per cui lavoriamo molto con la nostra clientela fissa e con il passaparola: “un cliente la settimana scorsa che non ci conosce neanche da molto è venuto a prendere dei libri perché un suo amico gli aveva detto vai in quella libreria lì.
Ha chiamato per dire mettetemi via questo tipo di libro quando arriva voi mi chiamate. Noi lo facciamo volentieri, succede che le quattro volte che è venuto lo abbiamo accontentato per cui ci dà il suo numero e dice chiamate quando avete un libro che secondo voi può interessarmi.>>
Sebbene non tanto grande all’interno della libreria c’è anche uno spazio per la letteratura per ragazzi e molti libri di genere giallo che secondo la signora Luisa è il genere che attira maggiormente, specialmente in estate.

La proprietaria mi racconta poi che il sito della libreria è presente su Google e visitando la loro pagina si possono vedere i nuovi titoli arrivati in libreria risultato delle scelte legate non solo alle grandi case editrici ma anche ai desideri dei lettori più selettivi e alla possibilità di fare conoscere nuove penne:
<< È anche giusto che gli indipendenti abbiano un volto diverso, questo è quello che l’indipendente dovrebbe essere, non dipendere solo dal grosso editore certo ma anche un po’ dal gusto del pubblico. Noi proviamo a inserire questo piccolo editore magari e poi vediamo come va, è giusto dare spazio anche alle piccole realtà, vanno proposte di più perché quelle più grandi hanno già la pubblicità.>>
Mi permetto di far notare alla signora l’affinità con la filosofia del nostro blog, all’interno del quale leggiamo in libertà quello che vogliamo e che recensiamo solo se ci è piaciuto e che nonostante il nostro seguito non conti numeri altissimi nel nostro piccolo contribuisce a far circolare e far conoscere letture di ogni tipo e di ogni provenienza, piccola, grande o indipendente che sia.
La signora Luisa mi racconta poi che molti sono i figli dei clienti più vecchi a frequentare la libreria, cresciuti in questo spazio che continuano a visitare anche una volta diventati ragazzi per proprio conto o per conto dei genitori.
Infatti molte proposte letterarie sono di tipo classico, dal greco al latino alla narrativa italiana, c’è un intero il blocco Einaudi e uno Adelphi.
È da qui che nasce la curiosità di domandare alla signora Luisa quale è la sua impressione sulla lettura del cartaceo in relazione all’avvento dei dispositivi Kindle:
<<Mi è capitato proprio nei giorni passati che qualcuno mi abbia detto è vero che mi hanno regalato il Kindle però è un’altra cosa leggere il libro, non riesco proprio a leggere lì, se vado in viaggio chiaramente per non portarmi via 40 libri lo uso, però uno almeno cartaceo me lo porto!
Capita a volte di leggere in negozio ma quando non si può ci si porta il libro a casa per leggerlo alla sera: vuoi mettere il rumore stesso del voltar pagina, l’odore della pagina?
E’del tutto diverso.
I tempi di chi comprava molti cartacei sì sono allungati certo, e chi passava a comprare libri una volta a settimana adesso magari viene ogni tre settimane, ma è capibile, l’importante è vedere un po’ di gente che gira comunque.>>
La chiacchierata con la gentile signora Luisa termina non prima che mi abbia consigliato di andare assolutamente a visitare la basilica di San Maurizio al Monastero Maggiore, chiamata la Cappella Sistina milanese, che mi lascia letteralmente estasiata e dopo avermi regalato un libro sulla vita della mia poetessa prediletta, Alda Merini.
Un bottino non solo materiale quello che porto con me dopo aver salutato la signora, un ricordo tenero di una piccola realtà che difende la propria identità pur cercando di adeguarsi ai tempi moderni ma senza soccombervi, mantenendo viva la propria unicità e la passione per la cultura e la lettura nonché il legame con il passato, con la storia di Milano.
Prendo in prestito a tal proposito una citazione di Aldo Nove:
“Milano è come la punta di un iceberg.
Sotto, immensa, c’è la sua storia…”
Un po’ della quale è amorevolmente custodita sugli scaffali di questa piccola libreria che dal passato trae nutrimento per guardare al domani, proprio come il suo nome.
LIBRERIA BOCCA
Un caro amico una volta mi ha detto che Milano si riesce ad apprezzare pian piano, dedicandole del tempo per esplorarla, regala meraviglie inattese.

Una di queste è senz’altro la famosa Libreria Bocca, locale storico situato all’interno della galleria Vittorio Emanuele II, un piccolo rifugio quasi incantato dove i protagonisti non sono solo i libri.
Essendo stata a Milano in occasione del FRI non potevo perdere l’occasione di visitare la piazza Duomo con l’adiacente galleria, recatami quindi presso la libreria in un affollato sabato pomeriggio milanese ho potuto conoscere la proprietaria Monica Lodetti che mi ha gentilmente concesso una breve intervista.


Monica gestisce la libreria insieme al fratello, Giorgio Lodetti in quel momento non presente e così a fare le veci di entrambi la signora Lodetti ci racconta:
«La libreria Bocca si trova in galleria dal 1930 il nome Bocca però, che noi abbiamo mantenuto, risale al 1775.
I fratelli Bocca (Giovanni Antonio Sebastiano e Secondo) erano degli editori di Torino che in seguito hanno aperto diverse succursali in Italia ma anche a Parigi, Firenze, Roma, e appunto Milano, l’unica rimasta.
E’ quindi sicuramente la libreria più antica d’Italia e sembrerebbe, da varie ricerche che sta svolgendo mio fratello per l’archivio storico, che potrebbe anche essere la più antica d’Europa visto che a quanto pare questi fratelli Bocca fossero in attività già nel 1754 avendo ritrovato libri antecedenti all’anno 1775.
I miei genitori hanno rilevato questa libreria nel 1978 , in precedenza era una libreria generica ed è stata trasformata poi in una libreria d’arte.
Noi infatti ci occupiamo di arte e promuoviamo anche giovani artisti: facciamo dei concorsi come per esempio quello per il segnalibro d’Artista, abbiamo fatto concorsi di pittura con delle premiazioni e promuoviamo ancora oggi giovani artisti che escono da diverse Università o dall’ Accademia di Brera. Facciamo esposizioni e promuoviamo l’arte in toto, motivo per cui durante il lungo periodo di chiusura dovuto alla pandemia mio fratello si è inventato la social TV.
Una serie di interviste on-line a diversi personaggi sia del mondo dell’arte che dello spettacolo che hanno permesso di tenere acceso i riflettori sul mondo dell’arte.
Tutte le interviste si possono trovare sul nostro profilo di Instagram @libreriabocca1775.»
E’ infatti presente proprio durante la mia visita un’ artista Fabiola Sangineto, giovane architetto che sarà presente fino al 27 marzo con la sua esposizione creata al computer dal titolo BOOKHOUSE, basato sul gioco di parole della “casa del libro”, un’opera che si struttura su 15 pannelli in bianco e nero e rosso, giallo e blu.



In questa esposizione vengono sviluppati nel dettaglio le architetture che caratterizzano la vera e propria libreria Bocca, un omaggio non solo alla libreria stessa ma anche al contesto della città di Milano all’interno del quale si sviluppa, ed è anche un riferimento ad alcuni dei più importanti personaggi della storia oltre che dal punto di vista architettonico anche artistico, di design e della musica
Dopo aver osservato l’interessante esposizione non posso esimermi dal chiedere a Monica della particolarità dell’arredamento perché sembra di essere all’interno di uno spazio senza tempo o in un tempo dove lo spazio è già di per sé un’opera d’arte.
La signora Lodetti infatti continuando l’intervista spiega:
«Come può vedere abbiamo quadri dappertutto, tutte le opere che adornano pareti, soffitto e persino pavimento sono tutte opere originali.
Il pavimento è un ideazione di una ventina di anni fa sempre da un’idea di mio padre e di mio fratello composto da 104 opere di artisti che le hanno donate alla libreria trasponendole su mattonelle 39×39.
La porta del sole è un’opera del 1996 di Nico De Santis pittore e scultore, ed è una scultura che è stata fatta a posta per la libreria messa poi tra due lastre di vetro.»
Non c’è un angolo in cui non si possa ammirare un pezzo d’arte di diverso tipo oltre alla pavimentazione, dalle installazioni di cartoline di Gianluca Quaglia ai gessi di Mazzella alle colonne di Verdirame, ovunque ci si sposti e qualsiasi cosa si osserva c’è un pezzo originale.


La libreria non si occupa di libri antichi ma sono presenti libri molto datati che fanno parte dell’archivio storico della libreria, composto da tutte le edizioni che sono state stampate dal 1775 ad oggi perché appunto i Bocca erano degli editori, un’opera di ricerca che sta svolgendo il signor Giorgio Lodetti collezionando tutte le opere che questi editori hanno stampato, per cui sono libri che non sono in vendita.
Ascoltando la signora Lodetti e guardandomi intorno mi viene proprio da pensare che questa sia effettivamente una libreria di nicchia e infatti Monica risponde così:
«I nostri clienti sono collezionisti d’arte, gallerie d’arte, istituzioni d’arte o persone che vogliono fare dei regali un po’ mirati un po’ particolari.
Libri di questo tipo che contengono al loro interno anche le opere grafiche di vari artisti come per esempio Bonalumi, Valentini, Castellani sono libri particolari che non hanno niente a che vedere con il romanzo.
Il libro d’arte di per sé si distanzia da quello che può essere un libro di letteratura o di poesia perché comunque contiene immagini, ha molto testo e soprattutto avendo all’ interno opere originali che rappresentano dei veri pezzi d’arte è come avere in casa un quadro.»
Chiacchierando ancora un po’arriviamo a toccare l’argomento lettura digitale e cartacea: va da sè che trattando opere artistiche, libri di questo tipo possono trovare la loro massima espressione in cartaceo e in effetti la proprietaria di questa meravigliosa libreria antica mi confessa che a prescindere dal tipo di lettura lei non ama il digitale e resta sempre affezionata alla cara vecchia carta dal profumo inconfondibile, dalla necessità di sfogliare le pagine e tenere in mano il libro.
Perfettamente coerente credo con l’ambiente, l’arte e la storia in cui la signora Monica, che ringrazio per la gentilezza e la cortesia dimostratemi, è immersa ogni giorno.
Non posso che consigliare la visita a questa libreria della quale indico il link di seguito per chi volesse approfondire la sua storia così interessante:
MADRID
di Alessia Lana
Capitale della Spagna, che non finisce mai di stupire chi la visita con i suoi palazzi splendenti, le piazze sontuose, una gastronomia da gustare ad ogni angolo e quell’aria cosmopolita che la rende una delle città europee più belle da vedere.
Tra le vie del centro Alessia ha trovato alcune chicche da condividere per chi volesse pianificare un weekend in questa strepitosa città, seguendo itinerari librosi trovati anche grazie ad un’amica madrilena:
LA CASA DEL LIBRO
Ampi spazi e un’entrata luminosa accolgono i clienti in questa fornitissima libreria, che fa parte di una catena di negozi. Questa è forse la più frequentata perchè situata nella famosa Gran Via. A renderla particolare un’intera area dedicata ai fumetti (ed una al romance di genere erotico, dove predomina regina la nazionale Megan Maxwell):



Gran Vía, 29, 28013 Madrid, Spagna
LA CENTRAL
Situata nel pieno centro, questa libreria ha una collezione completa di classici e romanzi. Per gustare l’esperienza di visitarla anche un piccolo cafè al suo interno:



C. del Postigo de San Martín, 8, 28013 Madrid, Spagna
www.lacentral.com/web/librerias/Callao/
MISTRAL
Aperta da un gruppo di giovani appassionati, solo qualche mese fa, questo spazio ha al suo interno un’area per presentare libri e parlare di libri molto originale. La struttura è stata finemente rimodernata, con tocchi di stile classico e contemporaneo. Entrando lo staff è super gentile e accogliente. Consigliatissima!



Tr.ª del Arenal, 2, 28013 Madrid, Spagna
https://www.librerialamistral.es/es/
FERIA DE LIBROS, CUESTA DE MOYANO
Una via che costeggia un suggestivo parco pubblico piena di bancarelle di libri usati. Un posto in cui i madrileni amano passeggiare da sempre per soffermarsi a sbirciare vecchi libri, scovando gioielli d’epoca.
Questa fiera permanente aperta tutti i giorni della settimana risale al 1925, quando fu allestita una fila di stand di legno di circa 15 metri quadrati, che all’epoca non avevano né luce né riscaldamento e dove si potevano acquistare libri a soli 15 centesimi. Per questo motivo, lo scrittore Ramón Gómez de la Serna la chiamava la “Feria del Boquerón” (la Fiera dell’Acciuga), riferendosi al prezzo al quale si poteva acquistare un aperitivo.
Una meraviglia da visitare per chi ama leggere:



Claudio Moyano, s/n – 28014 Madrid
https://www.cuestamoyano.es/index.asp
LONDRA
di Alessia Lana
Londra e le librerie, un rapporto con radici antiche che ammanta di fascino questa magica metropoli, l’unica capace di offrire un connubio perfetto tra innovazione e tradizione, tra storia e contemporaneità. Alessia ha girovagato per noi scovando dei posti unici, con anime differenti e soprattutto capaci di soddisfare curiosità e atmosfere per tutti i gusti.
Pronti a viaggiare nella city?
BRICK LANE – zona Shoreditch (East London)
Situata in una delle zone più interessanti di Londra, ovvero il colorato e vivace quartiere di Shoreditch, vicino alla famosa Brick Lane, dove si respira un’atmosfera alternativa e creativa, in cui spopolano negozi vintage, musica, studi d’arte e locali super cool.
La libreria è piccola ma offre un’accurata selezione di libri di ogni tipo, sia fiction che non fiction, saggi e anche poesie. Il proprietario è un ragazzo gentilissimo.



Brick Lane Bookshop, 166 Brick Lane, London, E1 6RU
DAUNT BOOKS for TRAVELLERS – zona Marylebone (West London)
Entrare in questa libreria per chi ama leggere è una tappa doverosa, per l’innegabile fascino che si respira all’interno, tra scaffali antichi e una balaustra che riporta indietro nel tempo. Il negozio in realtà fa parte di una catena di librerie indipendenti fondata nel 1990 dal signor James Daunt, uomo d’affari britannico che dal 2011 è divenuto CEO anche delle librerie Waterstones, di cui vi parleremo più avanti. La sede di Marylebone ha una suggestiva sezione dedicata al viaggio, tra guide e mappe poste al centro della straordinaria sala arricchita da una balaustra meravigliosa. Insomma un posto dove passare un pomeriggio tra scaffali e libri da curiosare, da mettere in caletta se si vuole visitare il vicino museo di Sherlock Holmes e quello delle cere di Madame Tussauds.



Daunt Books Marylebone, 83-84 Marylebone High Street, London W1U 4QW
WATERSTONES – zona Theatre District
Waterstones è la catena di librerie più importante d’Inghilterra e Irlanda. Il suo nome è stato al centro di una delle più grosse operazioni di salvataggio che ha consentito di evitare il fallimento a centinaia di punti vendita. A fare la differenza James Daunt, l’illuminato imprenditore che ha applicato il principio su cui aveva fondato la sua catena di librerie indipendenti, la Daunt Books, secondo cui quello che fa la differenza è prendere a modello le librerie tradizionali, allontanandosi dalla grande distribuzione in cui i commessi non portano più una divisa ma devono conoscere i libri esposti e saper consigliare i clienti. Secondo Daunt sono il rapporto umano e la bravura dei librai a fare la differenza tra Waterstones e Amazon. Un negozio da non perdere.



9-13 Garrick St, London WC2E 9BA, Regno Unito
FORBIDDEN PLANET
Amanti delle graphic novel, manga e fumetti? Avete trovato il vostro paradiso. Questa libreria fa al caso vostro, perchè ad arricchire questo spazio anche DVD, film e incredibili giocattoli, non solo per bambini ma per tutti gli appassionati del genere. Da vedere!



179 Shaftesbury Avenue, London, WC2H 8JR
FOYLES
Con più di 7 negozi tra Londra, Bristol, Chelmsford e Birmingham, Foyles è un concetto di libreria che rappresenta una rivisitazione moderna di una libreria classica, grande ma accogliente, fornita ma anche capace di offrire sezioni di nicchia. Quella che abbiamo visitato è presso Charing Cross, e solo ad entrarci dentro ci si sente abbracciati dall’amore dei libri, con una frase di benvenuto che recita: “Welcome book lover, you are among friends”. Consigliatissima!



107 Charing Cross Road, London, WC2H 0DT
https://www.foyles.co.uk/
HENRY PORDERS BOOKS
Questa libreria è un piccolo gioiello per molte ragioni. Innanzitutto per essere rimasta una delle poche librerie a Charing Cross, famosa strada che solo pochi anni contava decine e decine di realtà come queste, ovvero librerie specializzate e le librerie antiquarie, concentrate principalmente nell’area della stazione della metropolitana di Leicester Square. Purtroppo per una serie di cause, ad oggi ne sono rimaste circa un paio, tra cui questa, di proprietà di una signora italiana, tra l’altro con cui ho fatto un’interessante chiacchierata scoprendo quanto l’amore per i libri superi tempo e spazio. Nel caso specifico anche i confini, visto che dopo aver avuto una libreria a Roma per più di 30 anni questa raffinata signora ha deciso di aprire una libreria qui, rilevando un negozio che stava chiudendo. Una storia personale che mi ha davvero colpita, e di cui ho voluto portarmi un ricordo acquistando una chicca: una copia originale di un libro di M. E. Braddon del 1894, “The Christmas Hirelings”, in cui ho trovato una dedica affettuosa di una coppia di zii all’amato nipote. Fatevi conquistare dal fascino di questo posto, una piccola libreria indipendente in cui rifugiarsi tra le braccia di libri antichi e l’emozione di sfogliare libri come fossero tessuti antichi e preziosi.



72 Charing Cross Rd, London WC2H 0BB, UK
https://www.henrypordesbooks.com/
WORD ON THE WATER
Ho lasciato infondo la chicca di questa gita tra le librerie londinesi, un negozio che forse avrei potuto trovare solo qui, ma chissà, non finirò mai di stupirmi.
“Word on the water” è una libreria galleggiante, che un amabile signore ha creato da una barca ormeggiata e a cui non si può non fare una visita, consultando libri all’aria aperta e non solo: se vi si entra viene la voglia di togliere gli ormeggi e navigare in mezzo a libri che in questo originale contesto si arricchiscono di suggestione. D’estate e non solo vi sono dei gruppi di musica dal vivo ad intrattenere i book lovers che non mancano di fare capolino solo per fare una foto.



Regent’s Canal Towpath, London N1C 4LW, Regno Unito
https://www.wordonthewater.co.uk/
FIRENZE
di Alessia Lana
PICCOLA FARMACIA LETTERARIA



Una piccola libreria dove potersi perdere e in cui rifugiarsi.
E’ questa l’impressione che si ha nel varcare la soglia di questo piccolo spazio originale e curato in ogni dettaglio. Un negozio accogliente ideato da Elena Molini, che lo conduce insieme ad altre tre ragazze dal bel sorriso e dai modi gentili. Una libreria pensata per dare voce alle emozioni, permettendo di immergersi tra angoli e scaffali per scovare la storia adatta per assecondare lo stato d’animo di chi vi entra. Quello che distingue “La Piccola Farmacia Letteraria” lo si capisce già dalla scelta del suo nome, che richiama una dimensione officinale, medicamentosa, capace di curare lo spirito.
Ogni libro è accompagnato da un bugiardino scritto da mani sapienti a capire l’animo umano (non a caso due delle fondatrici sono psicologhe) in cui sono incluse le indicazioni terapeutiche di ogni lettura, con posologia ed effetti collaterali, come se ogni testo fosse un farmaco miracoloso in grado di lenire ansie, supportare speranze, suggerire voglia di cambiamento.
Un’esperienza da fare per sentirsi meglio.
Piccola Farmacia Letteraria – Via di Ripoli 7/r, 50126 Firenze
www.piccolafarmacialetteraria.it
TODO MODO



Non solo una libreria, ma anche un caffè, un’enoteca nonché uno spazio teatrale.
Situata nel cuore del quartiere di Santa Maria Novella, vicino ad uno degli scorci più suggestivi della città, questo spazio multi tasking è ideale per trovare una ricca varietà di titoli che vanno dai classici, ai libri illustrati fino ai saggi, senza dimenticare un’interessante sezione dedicata ai titoli in lingua. Leggere ma anche prendersi un caffè o un bicchiere di vino godendo al suo interno del bar che offre una selezione di etichette di nicchia. La sua atmosfera minimale e allo stesso tempo ricercata offre la sensazione di trovarsi in un piccolo bookstore ad Amsterdam o a New York, in cui poter passare le ore a parlare di libri o semplicemente a consultare la posta. Una suggestione che prende vita anche grazie ai numerosi studenti stranieri che la frequentano.
Todo Modo – Via dei Fossi 15 rosso 50123 Firenze
FAROLLO E FALPALA’



Entrare in questa libreria è come essere avvolti da un mantello magico ed essere trasportati in mondi fatati, dove ritornare bambini è bellissimo. Uno spazio colorato e a misura dei più piccoli e non solo, perché questa deliziosa libreria offre un selezionato assortimento di testi (e anche giocattoli) per la prima infanzia fino alla letteratura per ragazzi. La proprietaria è competente e appassionata, capace di consigliare letture che siano adatte non solo per età ma anche per l’attitudine dei piccoli lettori. Una passione che trasmette a chi entra e che ha portato questa realtà ad essere un punto di riferimento per scuole, le famiglie del quartiere, organizzando incontri e laboratori. Un luogo che si prende cura non solo dei bambini ma anche dei genitori e degli insegnanti, con tante attività e iniziative intelligenti. E se viene voglia di prendersi un caffè, al suo interno una piccola caffetteria come area relax per grandi e piccini.
Farollo e Falpalà – via Antonio del Pollaiolo 166
https://www.farolloefalpala.it/
Proseguiremo il nostro viaggio alla scoperta delle “librerie meravigliose” anche in altre città. Seguiteci per saperne di più!