
IL NOSTRO MONDO A PARTE di Lisa Arsani
Titolo: Il nostro mondo a parte | |
Autore: Lisa Arsani | |
Serie: Autoconclusivo | |
Genere: Contemporary Romance | |
Narrazione: POV alternato (Leni, Zac) | |
Tipo di finale: Concluso | |
Editing: ottimo | |
Data di pubblicazione: 25 Settembre 2018 | |
Editore: Les Flaneurs Edizioni |
TRAMA
Zaccaria vive una vita a metà.
Un incidente gli ha portato via le sue sicurezze.
Leni, invece, vive per due. Una grave malattia le ha strappato la gemella e un pezzo di anima.
Entrambi conoscono il dolore della perdita e hanno blindato i loro cuori: Leni ha il terrore di lasciarsi andare e di ritrovarsi da sola un’altra volta, mentre Zac è convinto che nessuna donna potrà mai più desiderarlo.
Ma l’amore sceglie vie traverse e, come il destino, non può essere fermato.
E ciò che sembrava perduto per sempre tra le macerie dei loro mondi distrutti forse ne costruirà uno nuovo. Solo per loro.
RECENSIONE
<< Non credo tu possa capire, nessuno che non abbia perso una gemella può farlo. Io e lei eravamo due persone ben distinte, ma condividevamo un mondo a parte. Quando lei se n’è andata mi è crollato addosso, ma non mi ha schiacciata. Sono rimasta da sola a vivere nel mondo di tutti gli altri >>
Se vi è capitato nella vita di avere dei legami affettivi molto forti tanto da farvi sentire quasi in una dimensione a parte siete state persone fortunate.
Il titolo del libro rimanda proprio a questo, ad una profonda connessione affettiva con un altro individuo, che diventa anche un rifugio, volendo citare il titolo, proprio un mondo a parte.
Cosa accade però se ad un certo punto questa dimensione scompare, crolla lasciandoci solo le sue macerie?
Può succedere che ciò che prima era un porto sicuro diventi invece una gabbia, una sorta di comfort zone da cui poi non si vuole, né si riesce, più ad uscire perché affrontare la realtà in cui questa dimensione non c’è più è troppo doloroso.
Leni la protagonista del libro è una ragazza per metà olandese, vive una vita per due, così tanto piena da far intuire da subito che sia un disperato tentativo di colmare un vuoto.
Non mi è stato subito facile entrare in empatia con lei, proprio perché nonostante i modi gentili e un’indole solare durante la lettura mi è sembrato di doverla inseguire più che scoprire, non riuscivo a starle dietro, il suo stile di vita pieno di mille impegni e attività, oltre ad avere il sapore dell’eccesso, la hanno resa molto distante da me.
È nell’avanzare della lettura che poi l’ho compresa meglio e ho preso consapevolezza del fatto che è molto più semplice provare empatia per coloro in cui i segni della sofferenza sono visibili.
Mi manca un pezzo di anima! Credi che solo perchè non si vedono le mie cicatrici non esistano ?
Per la stessa ragione entrare in connessione con il protagonista maschile è stato per me un processo più immediato.
Zaccaria è un uomo che vive a metà dopo un incidente d’auto che lo ha lasciato ferito non sono nel corpo ma soprattutto nello spirito, alimentando insicurezze che lo hanno spinto a rifugiarsi solo nel lavoro e nella famiglia, allontanando le persone.
Non ho mai concesso molto spazio agli altri a parte la mia famiglia. Sono sempre stato troppo ambizioso e concentrato su me stesso, sul raggiungimento dei miei traguardi.
E dopo l’incidente anche di più, per cercare di riprendere il controllo della mia vita.
Il libro tratta con garbo e delicatezza il tema della disabilità, che non è solo quella fisica ma anche quella dell’anima.
L’incontro casuale tra i due ragazzi sarà l’inizio di un processo di guarigione dello spirito, un’evoluzione del loro modo di approcciarsi alla vita tutt’altro che indolore.
Assisterete ad una lotta interiore piuttosto sofferta dei protagonisti che vedrà entrambi cercare di abbattere le mura erette attorno al cuore ferito dell’altro, e nel contempo oltrepassare le proprie barriere emotive e devo dire che ho sofferto anch’io con loro tanto sono stati vividamente descritti i loro tormenti.
Assistendo a questa battaglia dei sentimenti, emerge quanto il modo di vivere dei due ragazzi fino al loro incontro, ma anche dopo, sia pilotato dalla paura e dal senso di colpa: paura di amare, di vivere, di afferrare la felicità per il timore di perderla , mentre il senso di colpa è dettato dalla convinzione di non avere diritto ad essere davvero felici dopo aver perso una persona cara.
Sentimenti entrambi paralizzanti, perchè impediscono di districarsi dalle ragnatele del passato e di concedersi delle opportunità.
E’ un’illusione, che però chiede pegno. Si prende tutto, carne e anima, e ti fa credere che ci sarà per sempre, ma poi quando se ne va rimane solo una briciola di quello che eri. Tu ricominci, ma è un’altra illusione. Non appena la felicità torna a bussare, il senso di perdita si fa ancora più profondo e se non ti inghiotte ci pensa quello di colpa a divorarti .
È a un certo punto però che i protagonisti maturano, ognuno con i propri tempi, la consapevolezza di essere prigionieri di una realtà che li fa soffrire inutilmente e sfoderano così una delle più grandi ma anche più difficili risorse dell’essere umano che è la forza di reagire, anche quando la vita ci mette di fronte ad accadimenti dolorosi che stravolgono completamente la nostra esistenza e ci cambiano, dentro e fuori.
L’amore reciproco dei protagonisti diventa allora una forza che fa superare la paura e la colpa, perchè trasforma le macerie dei loro due mondi distrutti in fondamenta su cui ricostruirne uno nuovo insieme.
Trovo che l’autrice abbia trattato tematiche piuttosto delicate in modo garbato ma realistico, senza facili sentimentalismi.
Una menzione particolare merita il prologo che ha dato vita a un simbolismo con le vicende che ho trovato estremamente bello, fiabesco e poetico al tempo stesso.
Questa non è solo una storia d’amore, nei libri dove i personaggi sono così ben approfonditi psicologicamente e nulla è lasciato al caso, non lo è mai: ci sono personaggi di contorno tratteggiati accuratamente, citazioni di natura botanica molto interessanti, amore per gli animali e per lo sport, tutti ingredienti che danno un valore aggiunto al libro.
“Il nostro mondo a parte” è una storia di dolore, dignità e dolcezza, tre “D” che racchiudono tutta la sua essenza.
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