IL FUORIGIOCO SPIEGATO ALLE RAGAZZE di Miss Black

IL FUORIGIOCO SPIEGATO ALLE RAGAZZE di Miss Black

Titolo: Il fuorigioco spiegato alle ragazze
Autore: Miss Black
Serie: Autoconclusivo
Genere: Erotic
Narrazione: Terza persona
Tipo di finale: chiuso
Editing: ottimo
Data di pubblicazione: 15 Maggio 2019
Editore: Self Publishing

TRAMA


Lenny Pirie è una scrittrice impegnata, una giornalista, un’intellettuale. Non ha mai visto una partita di calcio in vita sua e non le interessa fare l’esperienza. Ma per il suo nuovo libro sulle icone inglesi dei tempi moderni deve intervistare il popolarissimo attaccante del Chelsea Byron Kelsey, detto “The Corsair”. Byron parla un inglese quasi incomprensibile alle sue orecchie, segue un regime dietetico folle e si allena un numero spaventoso di ore al giorno. Per il britannico medio rappresenta la perfezione fisica, un mito, un eroe. Per Lenny rappresenta l’incarnazione di una società malata di apparenze.

Ma Byron non è solo uno sportivo viziato e ha delle profondità, e delle asperità, inaspettate. E, cosa ancora più inaspettata, non sembra insensibile al fascino tutto cerebrale di Lenny…

RECENSIONE


Non sono una grande consumatrice di romance erotici, per nessuna ragione in particolare in realtà, è un genere che sto cercando di scoprire pian piano.
Quindi quando mi sono approcciata a Il fuorigioco spiegato alle ragazze mai e poi mai mi sarei aspettata di trovare oltre all’eros e ad una storia d’amore intensa, moltissimi spunti di riflessione su temi attuali e oltretutto narrati con lo stile originale e arguto che lo contraddistinguono.
Già il titolo farebbe pensare a una valanga di stereotipi, la solita banalità verrà da pensare.
Niente di più lontano dal vero, è qui che il regista fa la differenza, dipende da chi scrive.
Nel caso di questo romanzo dobbiamo a Miss Black il merito di essere riuscita a conciliare temi attuali e globali con una trama semplice ma personaggi complessi, con la giusta spruzzata di pepe che garantiscono le sue scene erotiche.
Complice una caratterizzazione dei personaggi che sono contemporaneamente cliché ma anche fuori dagli schemi, il calciatore bello e poco colto che si innamora della giornalista mediamente bella ma dalla cultura sconfinata, due soggetti che non ti aspetteresti per l’originalità con cui prendono vita.
E così a suon di dialoghi ricercati, ironici, situazioni dal sapore autentico e molta passione Miss Black scaccia via ogni banalità.
A cominciare dalla prima pagina: non c’è prologo, introduzione, preparazione, verrete catapultati di getto nel salotto di Byron Kelsey, famoso calciatore inglese della squadra del Chelsea, che viene intervistato dalla giornalista Lenny Pirie in occasione del libro che lei ha in progetto di scrivere.
Dai dialoghi effervescenti salta subito all’attenzione che questi sono personaggi non comuni, protagonisti originali che tutto sono tranne che stereotipati, sebbene siano proprio gli stereotipi dei modelli che offre la società il tema del libro di Lenny.


Ma il mio libro parla delle icone del nostro tempo, parla delle ossessioni del nostro paese, e l’ossessione per il corpo è uno degli elementi caratteristici della nostra epoca».


Cosa mai potrà tirare fuori questa intervista da uno sportivo dal lessico scarno, un accento marcato, che non ha in casa nemmeno un libro e fa un dieta spietata?
Molto di più di quello che si può pensare perché in realtà Byron non è per niente un idiota, anzi.
Al contrario ha un’intelligenza ed uno spirito che gli hanno consentito di condurre la propria carriera con determinazione, accortezza, capacità di gestire la pressione, la perdita della privacy, la fama.


Con Byron era stato tutto difficile, da quel punto di vista, perché la sua vena era ricca, ma scorreva in profondità. Bisognava scavare, rastrellare e setacciare, perché Byron era una persona intensa, intelligente e significativa, ma non aveva il lessico per esprimere il suo mondo interiore.


Si scatena da qui un effetto domino perché è da questa base che partono poi tutta una serie di riferimenti ad altre tematiche attuali.
Le insicurezze che ognuno porta con sé e che possono essere più o meno alimentate dai modelli che la società ci offre.
Il fenomeno della gogna mediatica, dell’intrusione nella vita personale dei personaggi pubblici, l’utilizzo della rete come strumento di denigrazione.
I pregiudizi, lo snobismo, l’ossessione per la forma fisica.
Byron consapevole del proprio basso livello culturale e Lenny di non essere esteticamente all’altezza degli standard per uno sportivo bello ricco e famoso, sono i primi ad incarnare sia i pregiudizi l’una nei confronti dell’altro sia le insicurezze e le fragilità derivanti dai messaggi a cui la massa vuole uniformarci sempre più.


Ma nel libro ho raccolto anche i commenti sprezzanti, crudeli, mortificanti nei confronti dell’intelletto di Kelsey. Ed è triste che questa autoproclamata élite di acculturati si diverta a demolire chiunque non soddisfi i loro criteri di istruzione». «Tra l’altro intelligenza e istruzione non sono per forza collegati».


Proprio così, intelligenza e cultura non sono la stessa cosa, le differenze con cui esprimiamo entrambe, i diversi background, le nostre attitudini entrano tutte in gioco nella nostra formazione come individui, ma di sicuro non c’è scritto da nessuna parte che per queste ragioni debbano definire la superiorità di un individuo rispetto ad un altro.
Con questo passaggio l’autrice lo spiega con una semplicità quasi disarmante.


Tu mi hai spiegato perché il calcio è divertente come se avessi quattro anni, e io non ti ho ricambiato il favore. Mi dispiace. È difficile scendere al di sotto del proprio livello, ma se ce l’hai fatta tu, posso farcela anch’io. Ci riprovo».


Non vi avevo mai pensato me è proprio così, la semplicità non è per niente facile.


La semplicità è difficile. Rendere accessibile a tutti un argomento complesso è uno sfoggio di virtuosismo. Spiegami di nuovo il fuorigioco, vuoi? Spiegamelo sul serio, come lo spiegheresti tu, non come quell’idiota di Cornish».


E quindi sì cari lettori, anche senza capire il fuorigioco, anche senza conoscere i versi del Corsair, pur inseguiti da orde di paparazzi, in un incontro di mondi agli antipodi da cui scaturisce l’amore, si può volare alto.
Miss Black lo fa con molta ironia, c’è da divertirsi in questa rocambolesca storia che vedrà nascere un amore che resiste alle fragilità e al contesto, c’è da stupirsi per i riferimenti alla letteratura inglese che l’autrice padroneggia come Byron padroneggia il pallone in campo e come Lenny fa con le parole.
Una padronanza che emerge anche dall’attenzione alle ambientazioni dello sport, della cultura, del jet set, della televisione, degli intellettuali, dal sapore tipicamente inglese.
Personaggi di contorno superlativi, scene hot che non si dimenticano e sono perfettamente coerenti con i protagonisti, dialoghi frizzanti, cultura e leggerezza, riflessioni.
Non credo si possa chiedere di più ad un romanzo di questo genere, il cui messaggio finale è semplice ma per niente scontato.
Le differenze non per forza devono allontanare, al contrario completano.
Byron e Leny sono l’emblema di come due pianeti completamente diversi possano non solo incontrarsi e amarsi ma soprattutto possano essere complementari.


Aveva un modo speciale di stare al mondo. Di trattare le persone. No, anzi, di trattare lei, perché con gli altri l’aveva sempre visto gentile, cortese e corretto, nient’altro. Ma aveva un modo speciale di stare con lei. Paritario nel senso più profondo del termine.


Paritario è la parola chiave. E non è per niente poco.

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