SENZA PACE di Miss Black

SENZA PACE di Miss Black

Titolo: Senza pace
Autore: Miss Black
Serie: Autoconclusivo
Genere: Erotic romance
Narrazione: Terza persona
Tipo di finale: Concluso
Editing: ottimo
Data di pubblicazione: 22 Aprile 2019
Editore: Self publishing

TRAMA


Chiara lavora per una multinazionale energetica. Viene mandata in Libia a occuparsi degli impianti di estrazione in loco, tra i pericoli di una nazione sempre sull’orlo di una guerra civile e quelli della spietata competizione aziendale interna. È durante il suo periodo in Nord Africa che conosce Yidir, il berbero che gestisce la sicurezza degli italiani per conto dell’autorità petrolifera libica, e tra loro scatta qualcosa. Un’attrazione complicata, che si scontra con due modi diversi di vedere il mondo. Yidir è un uomo inquieto, in fondo legato a un’idea di femminile che per Chiara è inconcepibile, Chiara ha sempre messo la carriera davanti a qualsiasi affetto. Ma tra il calore del deserto e il freddo di Milano, tutto possono fare Chiara e Yidir, tranne provare indifferenza l’uno per l’altra. Tra loro cresce un sentimento che ha il potere di annullare ogni distanza, di far superare ogni difficoltà, ogni incomprensione… ma sarà sufficiente?

RECENSIONE


Ho letto molte storie di Miss Black, e fortunatamente ne ho ancora molte da scoprire, attingendo alla sua ampia e variegata bibliografia. Libri che spesso fungono per me da ristoro, regalandomi il perfetto rifugio dalla vita quotidiana, che spesso ci trascina via con molteplici fluttuazioni e per cui la scelta migliore è quella di volersi bene leggendo.

Ammetto che quando ho deciso di conoscere la storia di Yidir e Chiara non immaginavo di trovarmi coinvolta in un libro tanto potente e intimo. Una lettura che mi ha lasciata per giorni un ricordo vivo, un’esperienza indimenticabile vissuta sorvolando il caldo deserto libico, il magnifico anfiteatro di Lecce e il mare delle coste siciliane. Paesaggi significativi che fanno da contorno ad una storia toccante, la più bella letta fino ad oggi di questa sorprendente scrittrice.

Diversità culturale, guerra, razzismo, immigrazione, nonché l’eterno conflitto tra il valore della vita e gli interessi economici di nazioni e grandi multinazionali sono i temi scottanti che si ritrovano in “Senza pace”. Argomenti raccontati con lucidità e straordinaria schiettezza, caratteristiche che rendono unico lo stile di Miss Black, autrice capace di parlare di tematiche attuali e difficili con arguzia, ironia e quel tocco di sensualità ed erotismo che plasma tutto in modo sublime.

Stavolta però a predominare è una storia d’amore commuovente e bellissima, in cui due esseri umani profondamente diversi si conoscono, ritrovandosi a condividere il palcoscenico spietato e crudele della guerra in Libia, scenario militare e politico complicatissimo e ancora oggi attuale, aggravato dalla presenza di interessi economici in aggiunta ai colpi dei Kalashnikov.


Era silenzioso, discreto, e dopo un po’ non facevi più caso al suo AK-47. Inoltre era bello. Un gran bell’uomo, alto, in forma, con la pelle olivastra e il profilo tagliente della gente del deserto.”


Chiara, donna italiana in carriera tosta e determinata, e Yidir, capo della sicurezza libico dai modi duri e dalla mentalità tradizionale, sono i protagonisti di una storia originale e profonda, che li renderà inizialmente vittime di un’attrazione travolgente alla quale però non vorranno dare un nome, né offrire un futuro a causa di una realtà troppo complicata da gestire e che li rende inconciliabili.


A volte la guardava con un’intensità da fermarle il cuore. Con affetto, struggimento… amore? Era così impossibile?”


Un popolare detto arabo che dice “L’occhio del sole non si può nascondere con un setaccio” getta la romantica prospettiva che un sentimento che nasce inaspettato non può nascondersi a lungo. Ma in guerra tutto è imprevedibile e nonostante un sentimento possa germogliare nell’aridità del deserto, nulla resta in piedi come lo si è lasciato, nessuno rimane illeso.


Erano sopravvissuti, e il solo fatto di star loro vicini elevava un po’ anche te.”


Una storia di cambiamento, dolore, rinascita e perdita. Un racconto al cui centro c’è la sopravvivenza interpretata a più livelli: dalla ferocia umana più impensabile alla crudeltà della guerra, da un destino di riscatto improvvisamente strappato alla fragilità di un cuore che non si pensava così debole.
Chiara e Yidir sono simboli meravigliosi di speranza e resilienza a sopravvivere oltre il dolore e la rassegnazione, per ricominciare a vivere imparando a riconoscersi, come animali feriti restati troppo a lungo distanti ma che vogliono ridarsi dignità e fiducia, gradualmente.

Un intreccio complesso raccontato con lucidità e perfezionato da un sapiente distacco in grado di offrire una storia in cui il giudizio è sospeso ed è piuttosto la riflessione ad emergere dall’abisso più profondo. Un libro che getta luci e ombre su realtà terribilmente attuali, sommergendo il lettore di domande che parlano al cuore e alla coscienza senza forzature, senza offrire tregua, senza lasciare pace.

Una lettura che per queste ragioni è impossibile dimenticare, come la bellezza di un tramonto nel deserto o l’alba nel mare di Sicilia. Come l’amore che cura, disseta, aspetta, lenisce, abbraccia e salva, al di là di ciò che potrà mai riservare il futuro.

Grazie Miss Black per questa storia.

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