UN PROFESSIONISTA DELL’AMORE di Miss Black

Un professionista dell'amore

Un professionista dell’amore di Miss Black

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TRAMA


Dopo una giornata particolarmente dura in tribunale, Kaia Evans, avvocatessa e socia di un grande studio legale di Boston, decide di concedersi una notte di divertimento con un ragazzo di un’agenzia di gigolò. Ma l’uomo che si presenta alla sua porta, non è quello che ha scelto. È meno giovane, è più complicato e ha un dolore negli occhi che Kaia non riesce a dimenticare. E il sesso con lui è la fine del mondo.

Consapevole che innamorarsi di un professionista dell’amore sarebbe un’idiozia, Kaia decide di non chiamarlo mai più. Dal canto suo Taylor è stato chiaro: le uniche relazioni che concepisce sono a pagamento.

Ma il destino a volte è beffardo, e quando Kaia viene a sapere che il suo studio ha assunto un nuovo caso pro bono che riguarda uno gigolò sfigurato da una cliente, in fondo non si stupisce di scoprire che è Taylor. Le loro vite si intrecceranno in modi che nessuno dei due avrebbe potuto prevedere… nel bene e nel male.


RECENSIONE

Kaia Evans ha 39 anni e dopo l’ennesimo divozio è single convinta. A darle piena soddisfazione c’è il lavoro: Kaia è un avvocato di successo a capo di uno studio legale molto affermato di Boston, rilevato dalla socia fondatrice Christie, ritirata qualche anno prima per motivi d’età.

Dopo anni di successi, le capita improvvisamente una brutta giornata, una di quelle da dimenticare a cui non è più abituata, un’eccezione alla sua inviadibile carriera legale.


Il sistema legale americano era fatto in modo che se spendevi un sacco di soldi in avvocati, di solito vincevi. Vincevi anche se eri colpevole, o comunque limitavi i danni. Quella mattina era stata un’eccezione.


Ed è nei momenti difficili che avere qualcuno a casa ad aspettarti potrebbe fare la differenza, almeno per non sentirsi troppo soli, trovando magari il conforto necessario per staccare la spina e ripartire meglio di prima:


Il brutto di perdere una causa e di essere Kaia Evans, aveva scoperto Kaia, era che nessuno aveva voglia di venire a bersi una cosa con te per tirarti su di morale. Davano per scontato che tu non ne avessi bisogno, perché eri Kaia Evans, una delle avvocatesse afroamericane più pagate e influenti in città. Una che mangiava sassi a colazione e non aveva rimpianti.


Così, per sopperire ad una sconfitta in tribunale, Kaia decide di distrarsi con un buon bicchiere di vino e con della compagnia senza impegno, magari a pagamento.


Kaia se ne tornò al suo attico e pensò che era proprio quando le cose andavano male che una ragazza aveva il diritto di concedersi un premio di riserva.


Ma i suoi piani per la serata hanno un piccolo cambio di programma. Per un’imprevisto improvviso il giovane ragazzo scelto online non è più disponibile per cui l’agenzia alla quale si era rivolta le propone una sostituzione. Quando il campanello di casa suona, Kaia si trova davantia a sé non un giovane simile al prescelto bensì un uomo adulto, maturo che la confonde al primo sguardo, con una singolare e magnetica mascolinità.


Doveva avere più di quarant’anni, le guance segnate da diverse rughe dritte, gli occhi chiari sulla pelle abbronzata, la barba di cinque giorni, così a occhio e croce.

Bisognava ammettere che aveva un bel fisico, era un tizio alto e con due belle spalle, abbigliamento casual: jeans che non nascondevano delle gambe snelle, camicia a scacchi con le maniche rimboccate su dei bicipiti molto okay.


Taylor Vaughan ha 42 anni ed è padre di una ragazza adolescente, Jenny, che cresce da solo quasi da sempre. Taylor lavora come gigolò da 7 anni. I motivi che l’hanno portato su questa strada sono puttosto complicati e legati inesorabilmente a questioni da cui non può più fuggire. Un mestiere che gli riesce bene ma che non è facile gestire, un micidiale mix di divertimento e squallore. Una scelta dettata da pura necessità e trasformata nell’opportunità di guadagnare molti soldi in breve tempo. Un vita dai toni contrastati, in cui mantenere la dignità è diventato un lusso.


Aveva un’espressione seria, concentrata… non molto festiva, per così dire.


L’incontro tra Kaia e Taylor è programmato, pianificato. Un appuntamento fissato con un obiettivo chiaro. Alla fine si tratta di uno scambio commerciale in cui si paga per dare e ricevere piacere. Tutto facile, no? Ma se in questo passaggio di denaro e sesso, un sesso indimenticabile tra l’altro, qualcosa stona, che fare?


C’era qualcosa di triste, nello scambio mercenario appena concluso. Si chiese se Taylor fosse più trasparente del ragazzo con cui era stata un decennio prima, o se fosse più vecchia lei. Al contrario di allora, ora capiva che il professionista che aveva chiamato non si era divertito, aveva solo fatto un lavoro, un lavoro che non gli piaceva nemmeno poi molto.


Difficile gestire l’imprevisto, soprattutto se l’inaspettato crea ricordi che non ti lasciano in pace, neppure dopo giorni. Così quando Kaia decide di richiamare Taylor per rivivere una serata di sesso spettacolare, capisce che a rischiare è proprio lei. Perchè forse non basta una notte per essere soddisfatta, non del tutto, soprattutto se in gioco subentra altro.


Taylor rappresentava il suo ideale maschile, non c’era altro da dire, e l’intensità con cui le piaceva era pericolosa, considerando che era un professionista a pagamento molto bravo a rigirarsi le persone attorno a un dito.


Kaia è molto intrigata da questo aitante quarantenne dallo sguardo sicuro ma triste, capace di darle piacere in modo mai provato prima. Ma percepisce il pericolo di un’ammaliante attrazione verso l’uomo oltre che verso il professionista. Così, consapevole di essere tanto sicura sul lavoro ma altrettanto insicura a livello emotivo, decide di evitare ulteriori incontri e dimenticarlo.


«Vedi come sei diabolico? Il modo sottile che hai di lusingare la gente. Senza mentire, lasciando intendere. Ma sono un avvocato, bambino mio».

«Il che va benissimo, intendiamoci. Le donne con una bassa autostima riguardo alle proprie qualità seduttive sono il sale della mia clientela».


Ma se a metterci lo zampino si mette un destino bizzarro, si può fare poco e ricadere nella trappola delle proprie emozioni è un’attimo.

Kaia e Taylor si ricontrano dopo mesi proprio nello studio legale di lei.


La Williams, Evans & Partners, come molti grossi studi legali, prendeva un sacco di casi pro bono. In parte per le detrazioni fiscali, certo, ma in parte anche per motivi di prestigio. Che uno studio dal fatturato multimilionario come il loro non facesse nulla per la comunità sarebbe stato giudicato in modo molto negativo.


Questa volta però i ruoli sono invertiti e lo scambio che li aveva visti al centro del tavolo la prima volta avviene su un piano diverso, in cui è lui ad avere bisogno di lei.

Da questo ritrovamento, Taylor e Kaia si troveranno difronte a verità inconfessabili, ricatti e tradimenti in cui non sarà facile districarsi. Si troveranno nudi, non solo nel senso primordiale della parola, bensì dal punto di vista dello svelamento di loro stessi. Se da una parte Taylor dovrà imparare ad affidarsi a qualcuno, dall’altra Kaia dovrà mettersi in gioco davvero, senza paracaduti a sostenerla, provando a gestire la nascita di un sentimento conflittuale, senza rinunciare a del sesso divino.


No invece. Te l’ho già detto che mi piaci. Più volte. Se spegni un attimo l’insicurezza puoi anche arrivarci no? Ci sono mille motivi per cui è ovvio che tu piaccia a me. Ma il contrario? A parte il packaging?

Kaia lo guardò. Guardò quegli occhi chiari, e stanchi, e belli, e capì che ormai era fregata. Provava per lui qualcosa di profondo e complesso, non ne sarebbe più uscita.


Un professionista dell’amore mostra alcuni tra i temi più cari a Miss Black, come quello della giustizia, che assume significati contradditori: chi è davvero colpevole e chi innocente? Chi merita di essere salvato e chi deve essere punito?

Oltre alla giustizia, c’è la bellezza, quella autentica. Qual’è la reale bellezza? La canonica oppure quella in cui ci si mostra difronte allo specchio con le nostre imperfezioni? Si è belli nonostante il passare del tempo? Belli nonostante le ferite di una vita sbagliata e aldilà delle proprie insicurezze?


A volte si trovava a ripensare a quegli occhi acuti, stanchi e con dentro una scintilla ironica. Era riuscito dove parecchi dei suoi colleghi fallivano: tenerle testa, ma senza diventare ostile. Riguardo al suo lavoro era riuscito a essere onesto senza essere insultante. E a letto era stato divino.


Le dinamiche delle trame e la scelta di personaggi spesso imperfetti, colpevoli, sbagliati, stanchi e feriti mi hanno fatto amare questa autrice in modo irrimediabile. Kaia e Taylor sono creature meravigliose, capaci di avermi preso per mano durante la lettura e portarmi dietro un grande sipario. Una pesante tenda di velluto color rubino, come quelle della passione che trasuda nel racconto. Dietro al sipario, mi ha mostrato verità nascoste: abili artigiani che muovono fili invisibili utili alla scena, insieme a straordinari truccatori in grado di realizzare maschere perfette, impeccabili e realistiche.

E’ il palcoscenico della vita che va in scena ogni giorno, in cui spesso quello che sembra è molto lontano da quello che è in realtà.


E sarebbe stato difficile. Sarebbe stato un casino, perché era vero che non avevano nulla in comune e che le insicurezze di entrambi remavano contro. Ma non poteva evitare di provarci e se si fosse ferita… be’, almeno, per una volta, avrebbe vissuto.


Ammiro Miss Black per la sua capacità di scavare nell’animo umano con ironia, sensualità e magistrale intelligenza senza mai prendersi troppo sul serio. Personaggi autentici che amo per le loro fragilità, inspessite di una solida corazza ma addolcite da un sense of humour di raffinata intensità, grazie anche a dialoghi intriganti e divertentissimi. Storie d’amore come poche, insomma, arricchite da scene di sesso bollente scritte con rara sapienza, perchè mai volgari, mai inadeguate.

Una magica alchimia difficile da trovare, che mi affascina ogni volta e mi ricorda la bellezza della scoperta, quella di offrire al lettore vivi spunti di riflessione sulle storture della società e sull’approccio alla vita: quello che appare spesso è molto diverso dal quel che si rivela essere. E lo fa con elegante bravura, senza eccedere mai. Senza crederci troppo.


Penso che si possa scrivere romance senza essere stupide e senza cadere negli stereotipi. Le mie cercano di essere storie divertenti e coinvolgenti. Quindi, per favore, prima di pensare “Pff, erotico!”, date un’occhiata. Potreste restare stupiti.


Forse non per tutti ma, per quello che conta, sicuramente per me.

Miss Black I love you!

Indimenticabile.

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Recensione precedente pubblicata da Alessia sul blog All Colours of Romance