LA STORIA CHE VOLEVAMO di Marion Seals

LA STORIA CHE VOLEVAMO di Marion Seals

Titolo: La storia che volevamo
Autore: Marion Seals
Serie: Autoconclusivo
Genere: Contemporary Romance
Narrazione: P.O.V. alternati (Ego e Dawn)
Tipo di finale: Concluso
Editing: ottimo
Data di pubblicazione: 20 Settembre 2019
Editore: Hope Edizioni

TRAMA


“Io avevo un unico obiettivo: giocare a football. Ero grosso e cattivo, veloce e coordinato, intelligente e determinato. Ecco perché risultavo un vincente, perché non permettevo a niente e a nessuno di ostacolarmi.”

La cosa che Gregory “Ego” Madden desidera di più nella vita è vincere il campionato con i California Bears, diventare il più famoso wide receiver della storia e riscattare un passato da emarginato. Il suo innato talento potrebbe garantirgli un futuro di successo e denaro, se solo fosse capace di controllare la rabbia che lo divora.


“Io ero strana, non sapevo socializzare, ma ero brava in ciò che facevo, io non ero spazzatura, lo avevo dimostrato a loro e a me stessa, soprattutto. Il fatto che non lo urlassi al mondo, che non lo esprimessi con rabbia e aggressività, non significava che fosse meno vero.”

La cosa che Dawn Riddle desidera di più nella vita è laurearsi e poi specializzarsi in Paleontologia. Ha sempre preferito la compagnia dei libri a quella dei suoi coetanei e ha potuto frequentare l’università solo grazie a una borsa di studio. Nella sua vita, segnata dal dolore e dalle rinunce, non c’è spazio per niente altro.

Solo tra le braccia del buio, la luce risplende.
Questa è la storia del loro incontro.


RECENSIONE


“Amo la luce perché mi mostra la via. Ma amo anche il buio perché mi mostra le stelle.” Og Mandino


Dawn Riddle è una ragazza albina con un passato complicato dietro di se’. Cresciuta senza genitori e aiutata dalla forza dell’amore di suo fratello, vive contando sulla sua grinta.

Studia paleontologia con ottimi risultati, dedicandosi  alla sua carriera universitaria, allo scopo di tenersi alla larga dalle persone che la discriminano per la sua diversità, a cominciare da un’inopportuna compagna di stanza, che la deride e le nega la possibilità di ambientarsi e di vivere serenamente quei momenti per lei così importanti.

Durante un episodio spiacevole, viene difesa da Gregory “Ego” Madden, un affascinante giocatore di football, da sempre interessato solo a storie fugaci e di poca importanza.

Ego sembra il classico ragazzo a cui non manca nulla, ma dentro di sé nasconde una rabbia irrisolta e incontrollata scatenata da un passato  tormentato che condivide con difficoltà.


Perduta.

Per la prima volta compresi il reale significato dei racconti di certe ragazze, storie che avevo sempre trattato alla stregua di miti e leggende metropolitane. Avevo sempre trovato ridicola l’idea che un semplice sguardo, così come la vicinanza di un ragazzo potessero provocare un simile scompiglio in cervello e cuore. Potessero far sentire… perduta.


Per lui conquistare Dawn rappresenta una sfida, una squallida scommessa fatta con i suoi compagni di squadra, ma più tempo passa con lei più si rende conto di aver bisogno di proteggerla, di farla sentire importante, nonostante siano all’apparenza così diversi.


Dovevo fare maggiore attenzione con la Fatina, dovevo ricordarmi che, per quanto timida, dietro quell’aria spaesata c’era una mente che funzionava, e molto bene.


Ho visto tanta magia in questo incontro, emozionandomi insieme a loro, e sorridendo scoprendo i piccoli traguardi che raggiungono,provando a venirsi incontro e impegnandosi per   essere all’altezza l’uno dell’altra.

Due anime così diverse che si completano solo prendendosi per mano e stando insieme.


Da che avevo memoria, la paura era sempre stata la mia fedele compagna; prepotente e beffarda, tornava a ricordarmi sempre la mia diversità, a rammentarmi perché non potevo essere normale, sussurrandomi parole cariche di veleno che avevano il sapore della sconfitta, della delusione. Mai, neanche nei miei sogni più audaci, avrei creduto possibile accettare mani estranee su di me, con la naturalezza con cui la mia pelle stava accogliendo quelle di Ego.


La storia e’ raccontata in prima persona, a capitoli alterni, dalle voci dei due protagonisti, che aiutano il lettore e vivere insieme a loro tutte le infinite emozioni contrastanti che la lettura regala.

Le descrizioni sono accurate e particolareggiate, capaci di farvi immaginare senza difficoltà la scena esatta in cui si sviluppano gli eventi descritti.

Questo libro per me e’ stato una sorpresa, inizialmente sembrava la classica lettura scontata, ma andando avanti ho trovato emozioni profonde e riflessioni preziose.

La diversità di Dawn la espone a essere derisa, bullizzata da chi dovrebbe invece accoglierla ed aiutarla.  Spesso forse non ci rendiamo conto di quanto, troppo spesso, vengano messe da parte quelle persone considerate “diverse”, proprio perché non riusciamo a comprendere fino in fondo cosa significhi per loro esserlo.

Questo è un argomento molto attuale, che mi fa pensare a tutti quei ragazzi che per paura del giudizio degli altri si tengono tutto dentro, con conseguenze spesso tristi e irreparabili.

E a tutti coloro che discriminano le persone più fragili per il colore della loro pelle, o per l’orientamento sessuale e non si rendono conto che per apprezzare davvero qualcuno bisogna guardare oltre.

Quindi il messaggio più prezioso che questa lettura mi ha regalato è che non bisogna mai avere paura di essere se stessi, dandosi agli altri completamente e aprendo il cuore a chiunque abbia bisogno di supporto, comprensione e aiuto, superando pregiudizi e superficialità.

Lo consiglio a chi non ha paura di mettersi in gioco, nonostante tutto; a chi non ha paura di amare, nonostante le differenze.

Leggetelo per farne tesoro.


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LOVEINSIDE di Aria M.

LOVEINSIDE di Aria M.

TitoloLoveInside
Autore Aria M.
Serie Autoconclusivo
Genere Contemporary Romance
NarrazionePrima persona, POV alternato
Tipo di finale Concluso
Editing Discreto, alcuni refusi
Data di pubblicazione 25 novembre 2020
Editore Self Publishing

TRAMA


Il mio nome è Nathan Fantini, e sono un combattente.
Ho sempre lottato contro tutto e tutti, anche contro me stesso e il marcio che ricopriva la mia vita, senza mai trovare davvero pace.
Poi, lei.
Calipso.
È bastato poco affinché si insidiasse dentro me, così in profondità da raggiungere quel buco nero che racchiude tutto il mio passato, tutto il mio dolore; ha ricomposto la mia anima, e poi, come un bel sogno, è scivolata via dalle mie mani, via dalla mia vita.
Pensavo non l’avrei più rivista, che quel filo che unisce le nostre esistenze si fosse ormai spezzato.
Niente è mai stato più lontano dalla verità.
Dicono che le seconde possibilità non esistono… ma io non posso crederci.
Rinunciare ancora a lei non è un’opzione.
Farò di tutto affinché quella nota torni a colorare la mia vita; affinché possa ancora respirarla, amarla, viverla.
Di tutto, anche se il più grande ostacolo tra me e lei… è lei stessa.


RECENSIONE


Donne preparate i ventagli, perché il ragazzo qui in copertina vi accenderà i bollenti spiriti e vi farà sciogliere in brodo di giuggiole con dichiarazioni d’amore focose ma anche romantiche, degne di un poeta tatuato e arrogante.

LoveInside è un romanzo che non posso descrivere se non come un concentrato di passione che ti investe ad ondate più o meno costanti ma molto intense.
Una piacevolissima lettura che con una trama interessante, condita da alcuni momenti di suspense e cambiamenti di rotta improvvisi, mi ha tenuta letteralmente attaccata alle pagine con la curiosità di conoscere più a fondo i suoi personaggi e le loro vicende, portandomi dentro alla storia non solo di un amore appassionato ma di molto altro.
È un romanzo infatti che parla al cuore, con intensità e tenerezza insieme, di famiglia, della difficoltà di capirsi e di comunicare, della forza di volontà nel raggiungere i propri obiettivi, delle seconde occasioni e di sentimenti di colori diversi.

C’è amicizia, complicità, affetto, amore, seduzione, sesso molto appassionato, ma ci sono anche senso di colpa, rabbia, tristezza, orgoglio, amarezza.


“Seba va via e mi lascia con la mia disperazione e la mia rabbia.
La odio. Io odio Calipso con tutto me stesso, tanto quanto l’ho amata. Tanto quanto la amo.”


La scrittrice ci parla di tutto questo in modo semplice ma accorato, intenso, viscerale, tutte caratteristiche che ritroviamo nel protagonista principale (molto ben rappresentato nella cover!) Nathan un uomo dalla scorza dura, il cuore pieno d’amore, e una forza di volontà granitica.
La scrittrice ha dato vita ad uno scenario perfetto su cui poi poggiare i pilastri di un racconto così carico di passione, intrecciando nella trama l’arte del creare profumi alle dinamiche e ai sentimenti che Nathan prova per la protagonista femminile.
È così che conosciamo Calipso, dal nome e dalla sensualità conturbante, tanto dotata di talento nel lavoro quanto piena di insicurezze nel privato, una ragazza che deve venire a patti con le sue paure e le sue contraddizioni, caparbia, impetuosa, passionale, ma dotata di un animo gentile, integrità morale e onestà.


<<Sono un fottuto casino , Calie. La mia mente, la mia vita…e tu…Dio, tu sei ancora più incasinata di me, con tutte le tue contraddizioni>>. Mi accarezza le gote e sorride. << Ed è vero: forse è difficile, però…mi piace — accidenti se mi piace! — essere un casino insieme a te, se il risultato siamo noi>>.


Per buona parte del libro vi sembrerà di assistere ad un tiro alla fune estenuante tra i protagonisti, che alternano momenti di avvicinamento e di distacco, ostacolati da personaggi antagonisti e dalle circostanze, nonché dall’incapacità di comunicare.
Nell’alternarsi di questo avanzare e indietreggiare continuo mi è parso di assistere a una danza, che mi ha trascinata pagina dopo pagina avida di scavare nella complessità dei sentimenti, ma soprattutto nella difficoltà che si fa a volte a comprenderli, accettarli e ad esprimerli, a non lasciarsi sopraffare da essi, in un sempre attuale scontro tra ragione e sentimento.
La prosa dell’autrice il cui registro è per la maggior parte del racconto incentrato su un alto livello di passionalità, mostra nel contempo una vena profondamente poetica quando inserisce una connotazione simbolica tra la creazione di un profumo e il processo d’innamoramento, creando un parallelismo tra la formazione della fragranza perfetta e le qualità della persona amata.
Un momento narrativo che non solo mette in evidenza una conoscenza e l’approfondimento sull’argomento da parte dell’autrice, ma che è puro e vero romanticismo, il cuore pulsante del racconto, il suo momento più alto.


<<La fragranza di rosa è il profumo per eccellenza, da secoli. E il profumo è donna>>
Guardo Calie, affondo gli occhi nei suoi, un poco sgranati, il battito impazzito del suo cuore sotto le mie dita. <<La donna è amore.>> Mi volto, senza lasciare i ragazzi, che mi guardano con visi stupiti.
<<Amare una donna è come scoprire l’essenza di un profumo.>>


Ho apprezzato l’originalità dello stile narrativo che inizia con una serie di flashback e si dipana poi nel presente attraverso dialoghi accattivanti, ironici e oltremodo appassionati, che scottano, quanto il fuoco che arde nelle anime dei nostri protagonisti.

Ho trovato anche molto ben inseriti nel contesto e assolutamente credibili i personaggi secondari, alcuni veramente adorabili, che mi hanno fatto assaporare il calore di un’amicizia e l’affetto della famiglia.

Di questo libro serberò il ricordo non solo di una passione amorosa che ogni donna vorrebbe sperimentare, ma anche della magia che nasconde la creazione di un profumo e del potere della musica di far parlare il cuore quando non si riesce a farlo con le parole.
Non posso che consigliarlo a chi ama personaggi dall’indole tempestosa, che vivono con passione e lottano tenacemente per raggiungere i loro obiettivi, a chi crede nelle seconde occasioni e a chi vuole perdersi nel potere evocativo di una fragranza.

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SEGNALAZIONE – TUTTO L’AMORE CHE RESTA DI NOI di Silvia Ciompi

SEGNALAZIONE – TUTTO L’AMORE CHE RESTA DI NOI di Silvia Ciompi

TitoloTutto l’amore che resta di noi
Autore Silvia Ciompi
Serie Spin off di Tutto il buio dei miei giorni
Genere Contemporary Romance
Narrazione Prima persona
Tipo di finale Concluso
Data di pubblicazione 9 febbraio 2021
Editore Sperling & Kupfer

TRAMA


Il grande ritorno di due coppie amatissime: Camille&Teschio e Gheghe&Bolo.

È un giorno di sole in città e tra poco si giocherà la partita. Teschio e Bolo sono in macchina, diretti verso lo stadio, la loro grande passione comune. A un primo sguardo, nulla sembra cambiato: sono ancora loro, i due amici di sempre, eterni ragazzi pronti a fare casino. In realtà, basta guardarli meglio per rendersi conto che sono cresciuti, che la vita, con le sue responsabilità, li ha trasformati in uomini. Camille, dal sedile del passeggero, osserva un po’ loro, un po’ Gaia, la bambina sua e di Luca, un piccolo tornado che ha ereditato il meglio di entrambi. E intanto pensa a Gheghe, grande assente in quell’auto, ma non nel cuore di Bolo, che ne sente la mancanza ogni giorno ed è deciso a riconquistarla dopo che se n’è andata da casa senza dargli una spiegazione. O forse una spiegazione c’è, ed è tanto semplice quanto terribile: ovvero che il primo amore, se non muta e matura, è destinato a finire. Ma anche se così fosse, si può smettere di lottare per chi si ama?

In attesa di Volevo solo sfiorare il cielo, il suo nuovo romanzo, Silvia Ciompi torna a raccontarci dei protagonisti di Tutto il buio dei miei giorni e Tutto il mare è nei tuoi occhi, offrendoci l’occasione di scoprire cosa ne è stato del loro amore.

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SEGNALAZIONE – PLAYING TIME di Moloko Blaze

SEGNALAZIONE PLAYING TIME di Moloko Blaze

Titolo Playing Time
AutoreMoloko Blaze
Serie Autonclusivo
Genere Erotic Contemporary Romance
Narrazione POV singolo (Reagan)
Tipo di finaleConcluso
Data di pubblicazione9 Febbraio 2021
Editore Self Publishing

TRAMA


Reagan Desoto ama recitare, ama lo sfavillio del mondo di Broadway così come l’odore dei piccoli teatri, ma una ragazza di Harlem non dovrebbe credere nei sogni, soprattutto quando a spronarla è un giovane con il conturbante aspetto e il naturale talento di James Dean. Noah Dresner sembra mostrare uno strano interesse per lei, nonostante il suo look da maschiaccio e il suo modo sfrontato di dire e fare le cose. Noah è l’uomo che l’ha stregata da subito, che le permette di conoscere le gioie e i dolori del sesso senza tabù, con l’unica regola di escludere dall’equazione l’amore, ciò che si ostina a non concederle e che lei invece non riesce a negargli.

Un’intima amicizia sbocciata dietro le quinte della scena Off Broadway di New York. Una passione che rischia di bruciare come un incendio. L’amore che è impossibile da soffocare, anche in un rapporto all’insegna del sesso privo di limiti. Perché la maschera può essere un mezzo per sentirsi liberi, ma anche la più subdola delle gabbie. Dopo l’erotico The Undressed Series, Moloko Blaze torna con una nuova avventura Hot Contemporary Romance! Si consiglia la lettura di Playing Time a un pubblico adulto e consapevole.


TEASER


«Quindi tutto ciò che fai è vendere hamburger e patatine e arrossire durante il laboratorio di teatro?»
«Hai descritto la trama della mia vita» conclusi, sollevando la mano e mostrandogli il dito medio.
«Cazzo» mormorò stropicciandosi la faccia con le mani.
«Non mi trattare come una causa persa! Io ho da fare, non ho tempo per i ragazzi, o per le feste, o per qualsiasi altra cosa tu mi voglia proporre. E non verrò a letto con te, se stai facendo tutta ‘sta pantomima per questo.»
«Io non scopo le vergini!» Poche parole, ma di fatto mi aveva estratto il cuore dal petto, lo aveva gettato a terra e calpestato con le sue costose Clarks.
«Perché no?» Sperai che ignorasse il velo di delusione nel tono della mia voce.
«Troppa responsabilità.»
Non riuscii a trovare alcuna idea per ribattere, solo un senso di oppressione che mi stritolava lo stomaco.
«Ma posso aiutarti.»

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PHOENIX EYES di Storm Diving

PHOENIX EYES di Storm Diving

TitoloPhoenix Eyes
Autore Storm Diving
Serie Autoconclusivo
Genere Contemporary Romance
Narrazione Terza persona
Tipo di finale Concluso
Editing Ottimo
Data di pubblicazione 16 gennaio 2021
Editore Self Publishing

TRAMA


Samuela, a ventidue anni, vola via dall’Italia per trasferirsi a Seoul a studiare medicina.
La sua quotidianità scorre placida e il futuro si prospetta nitido, ma ogni suo piano viene stravolto in un pomeriggio qualunque da in un incontro inatteso e irrevocabile: quello con l’amore.
Un amore potente e sconvolgente che modifica per sempre la direzione della sua esistenza, che spazza via ogni certezza e che trasfigura ogni cosa in perfetta bellezza e accecante dolore.
Un amore recato in dono da un uomo straordinario, che possiede gli occhi più incantevoli della terra: Kim Soo Hyuk.
Lui è un agente del N.I.S., i servizi segreti della Repubblica della Corea del Sud.
Un mestiere complicato e pericoloso, che lo conduce spesso lontano e di cui può rivelare ben poco.
Eppure Sam non esita un solo istante a consacrarsi a lui in modo totale e ad affidare nelle sue mani ferme l’evolversi del proprio avvenire.
Lui la plasma con l’energia della sua eccezionale presenza, la colma di ogni meraviglia possibile e la cambia, facendo di lei un’adulta.
Nell’abbagliante luce dell’estate orientale i due ragazzi combattono strenuamente per vincere le loro paure e vivere una passione così assoluta da trasformarsi in ossessione illogica e irrazionale.
Finché il destino avverso si rivolta, le tenebre li avvolgono, l’insicurezza li divora, ogni terrore si tramuta in concreta e improvvisa verità.
Affiorano le discrepanze fra Italia e Corea del Sud e Sam, sola in un paese divenuto di colpo meno ospitale, rischia di piegarsi alle insidie che le vengono imposte.
Quando la sua realtà si trova a varcare il confine tra sogno e incubo, Samuela è costretta a scoprire quanta forza possa nascondersi dentro l’animo umano e quanta tenacia occorra per difendere la propria vita e la vita di coloro che ama.


RECENSIONE

Samuela ha 21 anni, e dall’Italia decide di trasferirsi a Seul per studiare medicina.
Nonostante la difficoltà di trovarsi così lontano da casa e dai suoi affetti, si impegna da subito negli studi, riuscendo a sostenere anche il tirocinio in pronto soccorso.
Ed è proprio durante un turno lavorativo, tra una medicazione e la somministrazione di un farmaco che avviene la magia; Sam incontra Kim Soo Hyuk, un misterioso e affascinante agente del N.I.S., i servizi segreti della Repubblica della Corea del Sud.


Gli tenne la mano senza quasi respirare, aspettando con lui ciò che il destino aveva in serbo per loro. Insieme avrebbero affrontato qualsiasi cosa, senza timore alcuno. Anche la morte.


Tutto inizia da li, a Sam basta guardare Kim Soo Hyuk negli occhi per perdere ogni certezza e aprirsi affidandosi a lui in maniera assoluta.

Ho deciso di leggere questo libro grazie al consiglio di un’amica, e devo ammettere che all’inizio ero sfiduciata dalla mole di pagine e dalla mia scorsa conoscenza delle storie ambientate in Corea.

Ma “Phoenix eyes” è andato ben oltre le mie aspettative, e dalle prime pagine mi sono trovata davanti ad una storia, raccontata in terza persona, scorrevole ed avvincente, nonché ricca di colpi di scena.

Non si tratta infatti della solita storia d’amore scontata e sdolcinata; ma di un amore travolgente, che va oltre le differenze di etnia, che supera le difficoltà, che vince su tutto.


“Voglio che impari a restarmi a fianco. Voglio che impari ad amarmi più di tutto. Voglio che impari a sorridere di più, ad avere meno paura per me, a essere felice. Ma una cosa non dovrai imparare mai: a vivere senza di me. Questa mai, Kim Soo Hyuk. Per nessun motivo.”


Leggendo, si riesce ad immaginare facilmente ogni piccola dettaglio della storia, vivendolo insieme ai nostri protagonisti, questo grazie alla cura dei dettagli, alle descrizioni dei luoghi, alla delicatezza dei dialoghi e all’infinito amore con cui l’autrice si è dedicata a questa opera d’esordio.

Sam e Kim Soo Hyuk sono travolti in maniera consapevole da qualcosa di inatteso, un amore unico da difendere da tutto e tutti, qualcosa che era nel loro destino da sempre.


“Con il mio amore, io curo le tue ferite. Ti rinnovo. Tu dimenticherai le tue pene e sarai felice per me.
Con me.
In me.”


Quindi, se avete bisogno di leggere qualcosa di davvero emozionante e raffinato, lasciatevi guidare dalla tenacia della piccola Sam e dalla dolcezza con cui ama e si fa amare; e dalla forza di Kim Soo Hyuk, che fa di tutto per proteggere quello che c’è di unico tra loro.


“Tu puoi farcela, Sam. Sei l’unica persona al mondo a essere abbastanza coraggiosa per provare un amore così e riuscire a sopravvivere senza.”


Spero che questa misteriosa autrice ci regali presto una nuova opera, perché condividere le proprie emozioni è di sicuro il modo più bello per vivere liberamente.

Lo consiglio agli amanti delle storie romantiche, un libro che amerete alla follia


“Piegherò in due per il mezzo,
questa lunga notte d’inverno
La ripiegherò per metterla
Sotto la tiepida trapunta della brezza primaverile
E tutta la dispiegherò quella sera
In cui il mio amato giungerà”
(Hwang Jin Yi)

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PERCHE’ LA NOTTE APPARTIENE A NOI di Amabile Giusti

Perchè la notte appartiene solo a noi

PERCHE’ LA NOTTE APPARTIENE A NOI di Amabile Giusti

Titolo : Perchè la notte appartiene a noi
Autore : Amabile Giusti
Serie : Autoconclusivo
Genere : Contemporary Romance
Narrazione : POV alternato (Mira e Kade)
Tipo di finale : Chiuso
Editing : Ottimo
Data di pubblicazione : 20 Maggio 2018
Editore : Amazon Publishing

TRAMA


L’inverno in Alaska è spietato: lo sa bene la giovane Mira Kendall che non si è mai allontanata da Noweetna, un villaggio di trecento anime. Per affrontare il buio perenne di quelle latitudini, la ragazza si è creata un piccolo mondo interiore ricco di luce: legge tantissimo, colleziona fiocchi di neve e sogna di vivere un grande amore romantico.

L’arrivo di Kade scuote ogni suo equilibrio. Lui è un trentenne tanto bello quanto inquietante: ha i capelli lunghi, un occhio verde e uno nero, strani tatuaggi perfino sul viso e sulle mani, e un pessimo carattere. Non socializza con nessuno, vive da solo su una vecchia barca arenata e nasconde di sicuro un terribile segreto.

Impossibile per loro non incontrarsi, così com’è impossibile per Mira non trovarsi combattuta fra due emozioni opposte. Una parte di sé disapprova Kade per i suoi modi sgarbati, e l’altra è irresistibilmente attratta dal suo fascino feroce e dal mistero che lo avvolge.

Lentamente, l’iniziale reciproca antipatia si trasforma in un sentimento inatteso, tanto profondo da travolgerli entrambi. Ma Kade ha troppe cose da nascondere. Quando il suo passato torna a minacciarlo, diventa necessario fare una scelta dolorosa che potrebbe separarli per sempre.

Una storia passionale e sensuale sullo sfondo di una terra selvaggia, fra due anime più affini del previsto, dapprima ostili, dubbiose, rabbiose, e poi follemente bisognose, gelose e affamate d’amore.


RECENSIONE

Il romanzo è ambientato a Notweena, un piccolo villaggio in Alaska durante la notte polare: si tratta del periodo dell’anno in cui domina il buio e ci si accontenta di solo qualche ora di luce soffusa, aiutata dal bianco della neve e del ghiaccio. Le descrizioni sono così vere che leggendo sono stata avvolta dal buio anche io, ho visto formarsi una tenda di neve, cadere fiocchi delle dimensioni di pop corn e ho sentito un freddo da tagliare le vene. Lo sa bene Mira che è nata e non si è mai spostata da lì; è una ragazza semplice, dolce che sogna avventure e un amore come quello che legge nei libri, nascosti sotto al letto.

La sua passione, oltre alla lettura, è catturare fiocchi di neve in vetrini; l’affascina l’idea di avere per sempre qualcosa di effimero come un bocciolo di ghiaccio. Trascorre una vita piatta e ripetitiva, finché l’arrivo di un uomo mette a soqquadro la sua monotonia. Si tratta del tenebroso Kade, un uomo che incute timore e trasmette una sensazione di minaccia. Eppure Mira ne è incuriosita e attratta “come una scia di sangue sulla neve”, non riesce a smettere di guardarlo, le sembra quasi che uno dei suoi personaggi dei libri si sia materializzato davanti agli occhi.

All’inizio si osservano da lontano, poi iniziano a chiacchierare e i dialoghi tra loro sono spassosi, arguti, al limite della decenza; Kade ha un linguaggio sboccato e diretto e da subito mette in chiaro la sua posizione:


«Ci sono cose passeggere che restano passeggere. Considerami come un grosso, bastardo, fiocco di neve che non potrai mai, in alcun modo, ridurre a una cianfrusaglia di plastica. Non fare piani e non progettare trappole. Io mi scioglierò molto presto. Nel frattempo, non innamorarti di me. Credimi, sarebbe un pessimo affare.»


Le parole non bastano ad entrambi e inizieranno gli incontri clandestini che saranno pura passione, “era sesso in un bacio”, senza tenerezza o romanticismo, solo corpi affamati che si saziavano.

Sia Mira che Kade nascondono dolori e segreti, hanno il cuore e la testa piena di tempeste e ricordi che non si possono cancellare. Il romanzo non è però solo una storia d’amore ma ha tanti colpi di scena che trascinano nella lettura. Quello che rimane impresso è il messaggio di speranza che l’autrice mi ha lasciato: “la vita è bella nonostante tutto, anche il dolore ha un senso e senza il buio gelido del Nord non sarebbe possibile vedere l’aurora boreale. Lo splendore si annida ovunque, basta saperlo cercare.” Questo perché anche nel buio si riesce a cogliere la luce.

Il romanzo alterna il punto di vista di Mira raccontato in terza persona e quello di Kade narrato in prima persona. In questo modo si scoprono i segreti di Kade, la sua infanzia e i suoi guai; si inizia ad apprezzarlo per quello che è, “un drago perché non ridevo mai, perché ero grosso e incazzato, e a mio modo squamoso. Non squame vere, sulla pelle: squame sull’anima.” Lo vedremo combattere e poi soccombere ai suoi sentimenti. Mira invece mi è piaciuta soprattutto per il coraggio e l’intraprendenza che riuscirà a tirare fuori, smetterà di accontentarsi dell’imitazione dell’amore, del sesso, della felicità e pretenderà tutto o niente.

Il finale mi ha lasciato sorridente e questa frase pronunciata da Mira non posso scordarla, bisognerebbe dirla ad alta voce e avere il coraggio di cambiare la nostra vita: “mi sono stancata dell’ordine, del buio, del silenzio e del niente. Pretendo che la mia vita sia un casino mostruoso d’ora in avanti.”

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LA MOGLIE CHE DORME di Catherine Dunne

La moglie che dorme

Recensione a cura di VERA DEMES

LA MOGLIE CHE DORME di Catherine Dunne

Titolo: La moglie che dorme
Autore: Catherine Dunne
Serie: Autoconclusivo
Genere: Narrativa
Narrazione: Terza persona
Tipo di finale: chiuso
Editing: ottimo
Data di pubblicazione: 1998
Editore: Guenda

TRAMA


Figlio di un ubriacone violento e di una madre provata dalle continue gravidanze, Farrell ha vissuto una giovinezza tormentata. Quando incontra e sposa Grace, bella, fragile, raffinata, l’illusione di un amore duraturo sembra a portata di mano.

Ma il confronto ancora irrisolto con l’autorità paterna, che si riflette nei conflitti con il padre di Grace, le diversità tra i due sposi e i fantasmi che continuamente emergono dal loro passato sono ostacoli troppo grandi da superare. Sconfitto da ragazzo Farrell non può sopportare l’idea di perdere il controllo della sua vita e delle persone amate e ciò porterà a conseguenze imprevedibili.


RECENSIONE

Parlare di donne non è mai semplice e neppure di rapporti amorosi viziati dalla follia e dalla possessività. Il rischio di scadere nell’ovvio o nel melodrammatico è sempre dietro l’angolo così come quello di gestire banalmente dinamiche e concetti che non lo sono affatto.

Ebbene, Catherine Dunne è immune da questi rischi.

La sua prosa è lieve ma profonda, garbata ma tagliente, intima e allo stesso tempo didascalica, quasi giornalistica.

In questo romanzo, un affresco minore di quotidiana follia, la storia di un uomo e di una donna, del loro amore tormentato, della gelosia e della lenta perdita di contatto con la realtà.

Farrell è un uomo apparentemente solido, posato, gran lavoratore. Parla poco ma emana energia vitale e sa farsi apprezzare e rispettare dai suoi colleghi e superiori.

Grace è una ragazza solare, nata e cresciuta in una famiglia piccolo borghese, impiegata nella ditta del padre, nella segreta speranza di poter avviare una propria attività e fabbricare bambole e giocattoli artigianali.

L’incontro tra i due avviene per caso, quasi in sordina. 

Farrell prova da subito attrazione per Grace che accetta per gioco il suo corteggiamento impacciato ma serio.

Niente di nuovo, dunque.

Lentamente ma in modo costante, Farrell e Grace si innamorano e ben presto decidono di sposarsi e di iniziare una vita insieme.

Un incontro, un innamoramento, un matrimonio.

La Dunne ci presenta la vita nelle sue tinte più vere. 

Eppure, nonostante l’armonia edulcorata della coppia, le promesse di amore eterno, le cene romantiche e perfino la casa che i due innamorati ristrutturano e approntano per coronare il loro sogno d’amore, qualcosa non quadra.

Le loro anime sono davvero ciò che sembrano essere?

Grace scivola lungo la dorsale del suo destino senza comprendere appieno chi le sta a fianco.

Farrell vive un mondo di incubi perenni, di paure e fantasmi che iniziano a tormentarlo blandamente per poi diventare assillanti, soverchianti, mortali. La sua infanzia devastata, i suoi rancori, la paura dell’abbandono faranno il resto.

Apparentemente le vicende narrate da Catherine Dunne in questo romanzo, pubblicato negli anni Novanta e che fa seguito al più famoso La metà di niente, sembrano piuttosto scontate, quasi banali. Tuttavia l’autrice ci spinge a guardare oltre l’apparenza, al di là di colpi di scena o di facili espedienti narrativi.

Ci chiede di accompagnare in silenzio il doloroso percorso dei suoi protagonisti, di osservarne lo scempio, la disgregazione delle emozioni e dei sentimenti fino ad un epilogo che non è altro che un richiamo alla paura di vivere e all’incapacità di guardarsi dentro.

Neppure l’amore può nulla quando non si è in grado di accettare sé stessi.


Farrell guarda sua moglie che dorme. Il suo viso minuto è pallido, incorniciato dai lucidi capelli scuri. Nel riposo ha un’espressione fiduciosa, come quella di un bambino. Lui si china a scostarle i capelli dalla fronte. Sente una stretta proprio sotto il cuore nel ripetere quel gesto consueto, familiare… Le rimbocca il lenzuolo di cotone bianco sotto il mento. Non vorrebbe lasciarla, non ancora… Arriveranno fra ventiquattro ore. Lui sarà pronto a riceverli.

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PATISSERIE FRANCAISE, MACARONS IN CERCA DI AMORE di Margherita Fray

Patisserie francaise

PATISSERIE FRANCAISE, MACARONS IN CERCA DI AMORE di Margherita Fray

Titolo: Patesserie francaise, macarons in cerca di amore
Autore: Margherita Fray
Serie: Autoconclusivo
Genere: Contemporary Romance
Narrazione: POV singolo (Veronica)
Tipo di finale: chiuso
Editing: ottimo
Data di pubblicazione: 21 Aprile 2020
Editore: Royal Books

TRAMA


Veronica, una venticinquenne romana, si presenta a un colloquio alla Pâtisserie Française. Ed è proprio lì che si imbatte in Pierre Mureau, l’affascinante quanto arrogante, capo pasticcere della pasticceria. Molto francese, molto bello, perfezionista fino alla psicosi. Trova offensivo e riprovevole circa il 90% di quello che fa Veronica. Il suo primo incontro con Pierre non è dei più allegri. Dire che lui la consideri una buona a nulla è riduttivo.

Di tutt’altro avviso è Eleonora, la proprietaria della pasticceria, che al contrario del capo pasticcere, è propensa a darle un’opportunità. Quello che all’inizio sembrerà il giusto mix per un disastro, riesce lentamente a diventare altro: Veronica conoscerà lati piacevoli di Pierre che non avrebbe mai immaginato… finché non scoprirà che anche l’irreprensibile Mureau ha dei segreti piuttosto ingombranti. Sullo sfondo di una Roma torrida e asfissiante, Veronica conosce una versione più matura e adulta di sé, e impara cosa sono l’amicizia e l’amore.


RECENSIONE

Siete golosi di dolci di ogni tipo e delle storie travolgenti?

Allora questo è il libro che fa per voi!

Veronica, appena uscita da una disastrosa storia d’amore, decide di tornare a vivere con i suoi “stravaganti” genitori.

Per essere indipendente dal punto di vista finanziario, frequenta un corso per diventare aiutante pasticcera, e riesce a trovare lavoro presso la rinomata “Patisserie française” al fianco di Pierre Mureau, un affascinante e arrogante mago nel creare qualsiasi tipo di delizia.

Per prima cosa deve imparare a gestire il suo ossessivo bisogno di essere perfetto, sia nel lavoro che nella vita.


Nel frattempo, Mureau recupera una teglia colma, colma, di biscotti. Osservo i muscoli delle sue braccia tendersi nel movimento: sarà anche arrogante e poco simpatico, ma, ehi, niente da ridire sulla copertina. Quella è veramente figa.


Veronica, anche grazie alla sua schietta semplicità, prova a farlo sciogliere, come il miglior cioccolato usato per le sue ricette, e a far venire a galla lati del suo carattere nascosti anche a lui stesso.


Il problema è che ho voglia di allungare una mano e spolverargli via la farina dalla faccia, di passare le dita fra i suoi capelli, di infilare le dita nei buchini della sua maglia e cercare la sua pelle.


Pierre e Veronica si scontrano spesso, ma sono proprio le loro creazioni a metterli davanti e alla realtà aiutandoli a vedere al di là dei mille timer da dolci del pasticcere e al di là delle infinite paure della ragazza.


Cerco di allontanarlo quando si avvicina e mi agito come un chicco di mais che sta per diventare popcorn, però lui è più alto ed evidentemente affatto intimorito dalla mia furia, perché continua nel suo obiettivo e mi abbraccia.


Patisserie Française è un libro che ho letto con molto piacere, in quanto nasce dall’accattivante penna di una scrittrice che seguo e ammiro da molto tempo.

E’ raccontato in prima persona dall’ironica voce di Veronica, che in maniera frizzante e coinvolgente mi ha fatto entrare da subito nella storia; chiudendo gli occhi infatti, ho immaginato senza fatica ogni scena e ogni dettaglio, fino a sentire l’inebriante profumo della vaniglia con cui Pierre prepara i suoi rinomati macarons.

Ho pensato ad un cioccolatino, duro fuori ma tenero e dolce all’interno, leggendo del rapporto tra Veronica e sua madre, che seppur a modo suo, la appoggia e la sostiene nelle scelte più importanti.

E ho assaporato una soffice torta paradiso, scoprendo la dolcezza con cui la nostra protagonista è legata a suo fratello Marco, nella quotidianità e in tutte le difficoltà che insieme affrontano.

La presenza degli amici invece, è la ciliegina, il tocco finale che rende perfetto ogni dolce che si rispetti, e che dà all’amicizia il valore prezioso di cui tutti noi abbiamo bisogno ogni giorno.

Se sono riuscita a farmi venire l’acquolina in bocca, leggetelo!

Amore, amicizia, famiglia e qualche risata per un libro davvero da non perdere!

Link per l’acquisto di Patisserie francaise qui

CONFIDENTIAL AFFAIR di Laura Pellegrini

Confidential Affair

CONFIDENTIAL AFFAIR di Laura Pellegrini

Titolo: Confidential Affair
Autore: Laura Pellegrini
Serie: American Navy Raiders Series
Genere: Contemporary Romance
Narrazione: POV alternato (Sid e Jack)
Tipo di finale: chiuso
Editing: ottimo
Data di pubblicazione: 22 Gennaio 2021
Editore: Self Publishing

TRAMA


Cosa potrebbe legare un’attrice di Hollywood al verde e sull’orlo di una crisi esistenziale a un Navy Seal tutto d’un pezzo abituato alle missioni più pericolose e impossibili?
Lei lo definisce Seal pauroso. Lui la chiama scassa palle personale.
Chi dei due la spunterà sull’altro e chi per primo cadrà nel tranello dell’amore?

Sullo sfondo di San Diego e Los Angeles, passando per i deserti sconfinati dell’Algeria, tra battibecchi, frasi al vetriolo e sprezzante comicità, Sidney Danfrey e Jack Mitchell vi racconteranno la loro pazza, frizzante e irriverente storia d’amore.
Pronti a farvi travolgere?


RECENSIONE

Leggere questo libro è stata una sorpresa, quasi un regalo, ricevuto con grande emozione come lettrice in anteprima. Un privilegio che Laura Pellegrini mi ha offerto con avvertimento annesso, una sorta di “precauzioni per l’uso”, per poter essere preparata a scoprire una storia diversa dalle sue precedenti.

Conosco questa autrice per la grande capacità di scrivere storie sofferte, profonde e incentrate su personaggi complicati, spesso fragili e ben delineati psicologicamente.

L’idea quindi di leggere un romanzo a sua firma con una trama frizzante e leggera mi ha incuriosita moltissimo, alimentando la mia immaginazione. Ammetto di ammirare chi come lei decide di oltrepassare la propria “comfort zone” per sperimentare forme di espressione nuove. Una scelta che rappresenta, a mio avviso, una sfida per crescere, migliorare o solo per esplorare nuovi confini.

Già dalla prime pagine di Confidential Affair ho percepito chiaro il cambio di registro annunciato, a partire dalla presentazione della protagonista femminile Sidney:


Esistono tre cose nella vita in grado di salvare una ragazza in qualsivoglia situazione: un Cosmopolitan ben shakerato, una buona manicure e uno smartphone che abbia una carica sufficiente per soddisfare tutte le esigenze e io, ora, non ho nessuna delle tre cose”.


Sidney è una giovane attrice di Hollywood conosciuta perlopiù per essere stata la protagonista di film di basso livello nonché un’abitudinaria frequentatrice di party e reality show. Rimasta senza lavoro e quasi del tutto al verde, riceve quella che sembra essere l’ultima offerta di ingaggio per risollevarsi e ritrovare la strada del successo: concorrere per il ruolo di protagonista per un film d’azione. Condizione necessaria per ottenere la parte è quella di addestrarsi in una base militare della Marina per prepararsi al meglio al personaggio previsto dal copione.

Sid mi è apparsa da subito come un bel pacco regalo confezionato ad arte per stupire, con una carta luccicante e iridescente:


Così, oggi, agli occhi del mondo sono l’attrice più figa, più bella e più sul lastrico dell’intero Universo. È pur sempre una prerogativa che non tutti hanno.


Ma spesso ciò che appare in superficie è solo una piccola parte di cosa si nasconde all’interno.

Scoprirlo è stato davvero intrigante e per questo devo ringraziare l’aiuto di qualcuno, che ho conosciuto molto volentieri.

Jack, detto “Stealth”, è un Navy Seal divenuto eroe di guerra per aver portato a termine con successo missioni all’estero molto rischiose da parte del governo. Un soldato che si sente più a casa in una missione nel deserto che altrove. Purtroppo, a causa di un grave problema al ginocchio, si è visto negare la possibilità di riprendere il comando delle spedizioni all’estero.
Costretto a prestare servizio alla base, gli viene affidato il delicato ruolo di capo istruttore delle nuove reclute:


Non mi chiamano Sterminatore a caso. Io non rendo questi uomini migliori, li faccio diventare macchine da guerra”.


Ombroso, taciturno e schivo, Jack è quanto di più vicino si può immaginare ad un uomo orgoglioso che, perduta la capacità operativa di servire con fierezza il proprio paese, si è visto relegato ad un ruolo in cui la guerra si combatte solo sul campo di addestramento.


Mi ha messo a fare l’istruttore e non nego di aver riversato a più riprese la mia rabbia sui principianti appena arrivati, dato che non avrei potuto usarla su di lui. Rabbia manifestata apertamente nel mio aspetto. Barba mai del tutto rasata, capelli troppo lunghi… Sono un dissidente, a mio modo, ma, Cristo, posso dire con assoluta certezza di essere uno tra i migliori se non addirittura il migliore.


Se ad un uomo di questo tipo fosse affidato il compito di addestrare come un vero Seal un’attricetta bionda e viziata di venticinqueanni che non ha la minima voglia di collaborare cosa accadrebbe?

Per rispondere basta pensare a due fronti opposti che sono costretti a raggiungere lo stesso obiettivo, odiandosi. Capire chi resterà in piedi non sarà facile perché se da una parte Jack è indubbiamente più forte a livello fisico, Sid con il suo atteggiamento provocatorio gioca davvero sporco. Una vera e propria guerra, resa ancora più difficile se a pelle subentra subito ostilità e pregiudizio reciproci. Ma si sa che spesso l’odio scaturisce da non accettare qualcosa che si reputa impossibile.

Jack mi è piaciuto moltissimo perché sebbene possa correre il rischio di essere un personaggio stereotipato in verità nasconde luci e ombre che, rivelandosi gradualmente nella storia, lo rendono realistico.

Sidney è chiassosa, esuberante, superficiale, sicuramente un personaggio che mi ha divertita, capace di battute al vetriolo usate spesso come proiettili in difesa di una corazza fatta di fragilità e determinazione.


Me la sento addosso di notte. Me la sento dentro di giorno. Lei è come il sole del deserto, ti ustiona anche i pensieri quando è alto nel cielo, ma poi di notte, quanto scompare oltre l’orizzonte, preghi che quel calore torni a scaldarti le ossa che sembrano frantumarsi dal freddo.


Vederli insieme è stato spassoso ma anche intenso, perché il loro rapporto evolve in qualcosa che dal puramente fisico diventa celebrale. Una lotta che si dipana sul campo di addestramento, che assume sempre più le sembianze di una battaglia innescata per affrontare qualcosa di profondamente personale. Paure, insicurezze e umiliazioni sono i muri da scavalcare e oltrepassare:


Da sola. A tre metri da terra, con la pioggia che mi ticchetta addosso. Poi penso, però, che la mia vita è già un insieme di solitudini intervallate da brevi attimi di parole e allora apro gli occhi.


Ed è in questa immagine che ho riconosciuto la firma di Laura Pellegrini, che ha inaugurato un nuovo stile di sé che mi ha convinta perché capace di offrire un romanzo che intrattiene ma delinea un convincente percorso di trasformazione. Lo stile narrativo è fluido e dal tratto quasi cinematografico, con dialoghi ironici e accattivanti che mi hanno catturata fin da subito. Un libro che, a mio avviso, rappresenta un connubio perfetto tra intrattenimento e profondità.

Mi piace pensare che con questa storia anche l’autrice abbia voluto provare, come Sid, ad oltrepassare i suoi muri per sfidare limiti e uscire dalla propria comfort zone, chiedendosi se ce la farà.

Per me la prova è stata pienamente superata, convinta che si ha a volte bisogno di storie così, ironiche, sensuali al punto giusto e accuratamente raccontate per evadere e sorridere, soprattutto in un periodo così particolare.

Non vedo l’ora di conoscere la storia di Hawk che, tra i vari personaggi secondari del libro, ha reso l’atmosfera ancora più intrigante. Per questa seconda parte io sono già in attesa della sua uscita.

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MOLTO LONTANO DA QUI di Vera Demes

Molto lontano da qui

MOLTO LONTANO DA QUI di Vera Demes

Titolo: Molto lontano da qui
Autore: Vera Demes
Serie: Autoconclusivo
Genere: Contemporary Romance
Narrazione: Terza persona
Tipo di finale: chiuso
Editing: ottimo
Data di pubblicazione: 24 Dicembre 2020
Editore: Self Publishing

TRAMA


“Un mondo nuovo. Diverso. Un mondo di colori. Lontano. Tra le sue braccia”. Flora Bresso è una bugiarda. Mente da quando era bambina, mente per scappare da una madre oppressiva e da un passato che non sente suo. Quando finalmente riesce a realizzare il proprio sogno e a farsi assumere in una blasonata compagnia aerea, però, il suo castello di menzogne inizia a vacillare. Ancora di più dopo che Giulio Da Col, un pilota di linea attraente e carismatico, entra in modo imprevisto nella sua vita.

Bugie, decine di bugie.

Flora non sa fare che questo. Mente con tutti, anche con Lucia, l’unica amica che ha e che, come lei, è diventata assistente di volo per sfuggire a una vita che non ama, illusa di aver trovato la felicità negli occhi di un uomo che non la rispetta.Flora rifiuta il presente e Giulio è lì, capace di avvolgerla nel proprio abbraccio.Lui è forte, ostinato, sa quello che vuole e come ottenerlo. Non ha mai fallito, non si è mai arreso ma c’è qualcosa che non può prevedere.La mancanza di amore, l’impossibilità di dimostrarlo, la violenza subita, la voglia di fuga e la speranza di cancellare gli errori del passato distruggono ciò che era stato faticosamente costruito.

Flora e Lucia precipitano in un abisso senza ritorno.Si può fuggire dai sogni, dall’amore, dalla verità. Ma non per sempre. E spesso ciò che crediamo lontano invece è molto vicino, così vicino da poterlo toccare. Basta solo crederci.


RECENSIONE


“Lei era la notte. Una notte di nubi trascinate dal vento nella luce lunare. Era il mistero dell’amore illimitato, della condivisione e del piacere donato senza riserve. Non c’era nulla né ci sarebbe stato nulla di diverso da questo.”


Flora Bresso, è una ragazza fragile e insicura che, pur di sfuggire ad un passato da dimenticare e alle oppressioni di sua madre, si rifugia dietro a continue bugie illudendosi,che possano aiutarla a vivere tranquilla.

Finalmente realizza il suo sogno, e una famosa compagnia aerea la assume come assistente di volo.

Complice il fatto che la hostess è una figura che spesso viene mal giudicata, continua a mentire a sua madre e quelli chesonolevicini pur di poter lavorare e avere un motivo per allontanarsi da casa sua.

Durante il suo primo volo, conosce Giulio Da Col, un misterioso e affascinante pilota dagli occhi blu come la notte, che la affascina come mai le è successo prima, rischiando di far crollare le sue certezze e tutto quello che aveva costruito nel tempo.

Potrà Flora, resistere al fascino di Giulio, continuando a svolgere il lavoro dei suoi sogni?

Riuscirà Giulio, a comprendere Flora, aiutandola ad essere finalmente sincera?


La voglia di essere diversa, una ragazza come tante in compagnia di un uomo che le piaceva così tanto da turbarla, un tremore che sapeva di attesa e di sogni languidi, racchiusi nella parte più profonda di sé. Lui era così bello , così alto, così rassicurante. Era l’uomo più attraente che avesse mai visto. Ma era anche gentile, interessato a lei.

E se lo avesse fatto?

Se si fosse lasciata andare?


Leggere questo libro per me è stato un regalo gradito e inatteso,di cui ringrazio il blog per avermi dato questa possibilità, e l’autrice, che alla fine di quest’anno complicato ha deciso di rieditarlo dopo la prima versione pubblicata nel 2013.

Un plauso particolare va alla copertina che, originale e curata in ogni particolare, rappresenta un ottimo biglietto da visita per un’avventura di certo unica.

La storia, raccontata in terza persona, è scorrevole e coinvolgente, fino al punto daessermene sentita parte immediatamente immaginando ogni minimo particolare. Il libro l’ho terminato velocemente, inserendolo meritatamentetra i cinque migliori libri letti quest’anno.

La sorpresa più bellaè che mi sono trovata da subito davanti ad un libro corale. Durantela lettura infatti è stata data la stessa importanza adtutti i personaggi, dando loro il giusto tempo e modo di colpire il lettore e di tenerlo irrimediabilmente incollato alle pagine, offrendo così un’opera davvero meritevole.

Ho conosciuto Lucia, amica e collega di Flora, con le sue infinite fragilità, nascoste dietro una maschera da ragazza sicura di sé;il capitano Bernini con il suo spiccato cinismo; Guido, fratello di Giulio, presente in modo discreto e fondamentale; la madre di Flora, eterea e responsabile delle insicurezze della figlia

Mi ha colpito la determinazione di Flora che, nonostante le sue paure, è pronta a raccontare bugie a chiunque pur di ottenere quello che vuole.

Riesce infatti a non arrendersi, trovando il lavoro dei suoi sogni e provando a condurre la vita che sua madre per troppo tempo le ha negato.


Era come rinascere mille volte. Lei lo percepiva. Percepiva Giulio come se fosse una parte di sé. Nelle ore di buio prima dell’alba. Dimenticando le rinunce. Cancellando la sofferenza e la malattia. Solo per una notte. La loro notte.


D’altra parte mi è piaciuta molto la delicatezza con cui Giulio, accorgendosi della poca sincerità di Flora, le resta vicino assicurandole supporto e comprensione per farle capire che potrebbe essere davvero felice con lui.


Un momento fatto di carne e sangue, di carezze e sospiri, degli occhi di lei, profondi come laghi oscuri, inaccessibili eppure capaci di lasciare un segno.


Lui dentro di lei.

Non sapeva se sarebbe riuscito a venirne a capo. Per ora restava solo il ricordo di loro due insieme. Come qualcosa di incompiuto.


Una storia delicata, ma al tempo stesso dura, intensa e travolgente, che mi ha fatto emozionare, ridere, piangere e arrabbiare, tanto da non riuscire a dedicarmi ad altre letture per giorni. Penso che ho avuto la fortuna di leggere il libro giusto al momento giusto e lo consiglio a chi si vuole emozionare davvero!


Fu come una rivelazione, ciò che gli era nato dentro in quelle settimane, un germoglio di emozioni tenace e coraggioso, cresciuto tra le crepe delle sue insicurezze, incurante e spavaldo come un sogno agognato da sempre.


Credo inoltre che “Molto lontano da qui” vada oltre la canonica valutazione affidata alle stelle.

Credo che quello che mi ha lasciato resterà nel mio cuore per sempre.

Grazie Vera Demes, per questo libro e per tutti quelli che verranno!

Link per l’acquisto di Molto lontano da qui qui

Recensione pubblicata da Sara precedentemente sul blog Manulandia