
ERO LI’ PER TE di Lida Bram
Titolo: Ero lì per te | |
Autore: Lida Bram | |
Serie: Autoconclusivo | |
Genere: Contemporary Romance | |
Narrazione: Prima persona | |
Tipo di finale: Concluso | |
Editing: ottimo | |
Data di pubblicazione: 26 Aprile 2021 | |
Editore: Self-Publishing |
TRAMA
Maia ha un passato sentimentale da dimenticare. Il suo unico desiderio è riscattarsi dal più grande errore della sua vita e tornare a essere felice, aiutata dalle Girls, le sue amiche che per lei sono come sorelle. Per farlo, si butta anima e corpo in una nuova attività, che la porta a lavorare a casa di un uomo misterioso.
Matteo è un ragazzo a metà, spezzato da una donna che ha corroso il suo passato. Il suo obiettivo è riprendere in mano la propria vita, il rapporto con la famiglia e gli amici, il lavoro e lo sport, che è sempre stato per lui motivo di orgoglio.
Nel turbinio del lavoro e della vita quotidiana, Maia e Matteo si troveranno spesso vicini per caso, ma non troppo. Complici, curiosi, spaventati dal passato e dalle ferite profonde delle loro anime.
Cosa può accomunare una ragazza appassionata di cucina, che balla e canta mentre spadella piatti pugliesi, a un ragazzo affascinante, tenebroso e quasi glaciale?
Un romanzo autoconclusivo, intenso, profondo e passionale, sulle seconde occasioni.
RECENSIONE
Un esordio dal sapore della giovinezza e delle svolte che può prendere la vita questo di Lida Bram con Ero lì per te, un romanzo che potrei paragonare a un piatto ben riuscito nonostante la ricetta sia stata provata per la prima volta, semplice ma equilibrata.
Ingredienti freschi e ben amalgamati, quali amicizia, sport, amore e musica, insaporiti da spezie ed erbe aromatiche che nella trasposizione narrativa sono la rinascita, l’attaccamento alla famiglia e la meravigliosa Puglia che è protagonista anche lei, non solo con la descrizione delle sue terre ma anche con i succulenti piatti tipici che cucina la protagonista.
In questo libro il cibo infatti ha uno spazio molto importante perché rappresenta un modo per accudire il prossimo, una dimostrazione d’amore che si manifesta nell’attenzione, nella spontaneità e nella cura con cui vengono preparate le pietanze non solo per le persone che si amano ma anche per professione.
Maia la protagonista trasforma infatti la propria passione nel cucinare in un lavoro con il quale trasmette l’attenzione e l’impegno che impiega nella preparazione delle pietanze, un richiamo all’infanzia, quando mamme e nonne cucinavano per noi e perché no insieme a noi, alla dolcezza della condivisione e dello stare insieme a tavola.
È una ragazza che vorrei come amica, genuina e socievole, comprensiva e spiritosa fatta della stessa pasta della sua terra, la Puglia appunto, che nelle descrizioni dell’autrice mi ha catapultata in questa meravigliosa terra.
Lo spettacolo dei contrasti di colore è stupefacente. L’acqua bassa e trasparente della riva mostra la sabbia bianca e increspata del fondo, si trasforma in azzurra, in turchese e poi in blu, man mano che diventa più profonda, in quel crescendo di intensità che Federica rende tanto bene nei suoi quadri.
Nonostante la solarità che traspare dal suo carattere Maia ha un passato amoroso complicato per cui quando incontra il freddo e tenebroso Matteo, non è proprio certa che possano essere compatibili.
Mai fermarsi alla prima impressione, come dice in un bel passaggio l’autrice, bisogna affondare la forchetta nel boccone per scoprire tutti gli ingredienti che lo compongono.
Dispongo il ripieno di una torta salata in una sorta di catartica redenzione personale, ponendo strati su strati di nuovo condimento per celare ciò che rimane sotto e che darà armoniosa consistenza al prodotto finale. Un buon piatto nasce da tutti gli ingredienti, non è solo ciò che mostra in superficie. Un pizzico di sale, quanto basta, può fare la differenza. Come per me. Come per Matteo. Quello che siamo, insicuri e tanto fragili, è il frutto delle esperienze del nostro passato. Sarebbe sufficiente una piccola emozione, ogni tanto una gioia, a spostare l’equilibrio e a renderci migliori, più vivi e brillanti.
A volte le persone di cui ci circondiamo possono farci stare bene ma può accadere anche il contrario.
Sono quelle relazioni definite tossiche che ci spengono, risucchiano via la nostra energia e minano le nostre sicurezze, facendoci diventare quasi delle ombre.
È questo che accade con dinamiche diverse a entrambi i protagonisti della storia, ma sarà un ostacolo molto più difficile da superare per il bel Matteo che grazie alle persone positive che lo circondano e soprattutto all’aver trovato in Maia una persona che lo ama e lo supporta, troverà la forza per ritrovarsi prima di tutto come individuo.
Lui che esiste come Matteo, non solo come qualcuno appartenente ad un gruppo, ma lui come individuo, con la sua vitalità, con la personalità dolce, forte e determinata, che sto imparando a conoscere. Sono sicura che quelle foto dove lui è solo un’ombra di sé, rappresentino ciò che ha sentito di essere finora e vorrei mostrargli cosa vedo in lui, e quello che vedono la sua famiglia, i suoi amici, i suoi colleghi. Molto di più rispetto a un essere sfocato o a un giocatore di pallacanestro. Cercherò di fargli capire quanto lui valga davvero e di fargli dimenticare quanto poco sia stato importante, per chi non l’ha saputo guardare davvero.
Le amiche di Maia e la famiglia di Matteo sono quelli che sanno guardarli davvero, un sostegno, un conforto, un approdo.
Ho molto apprezzato l’attenzione dell’autrice nel delineare le girls, le amiche di Maia, e il rapporto che le lega, facendomi tornare un po’ indietro nel tempo a quando aperitivi, palestra, ristoranti e sale da ballo erano ritrovo di spensieratezza ma anche l’occasione per condividere gioie e difficoltà con i propri amici, confrontarsi e confidarsi.
Lida Bram tratta anche tematiche più importanti che sebbene non approfondite riescono sempre ad aprire una porticina di riflessione che nulla toglie alla leggerezza del libro.
Lo consiglio perché emana freschezza e onestamente i piatti descritti fanno venire l’acquolina in bocca, in fin dei conti amore e cibo sono i grandi piaceri della vita.
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