TUTTO L’AMORE CHE RESTA DI NOI di Silvia Ciompi

Tutto l'amore che resta di noi

TUTTO L’AMORE CHE RESTA DI NOI di Silvia Ciompi

Titolo: Tutto l’amore che resta di noi
Autore: Silvia Ciompi
Serie: Spin Off di Tutto il buio dei miei giorni
Genere: Contemporary Romance
Narrazione: Terza persona
Tipo di finale: Concluso
Editing: ottimo
Data di pubblicazione: 9 Febbraio 2021
Editore: Sperling & Kupfer

TRAMA


È un giorno di sole in città e tra poco si giocherà la partita. Teschio e Bolo sono in macchina, diretti verso lo stadio, la loro grande passione comune. A un primo sguardo, nulla sembra cambiato: sono ancora loro, i due amici di sempre, eterni ragazzi pronti a fare casino. In realtà, basta guardarli meglio per rendersi conto che sono cresciuti, che la vita, con le sue responsabilità, li ha trasformati in uomini. Camille, dal sedile del passeggero, osserva un po’ loro, un po’ Gaia, la bambina sua e di Luca, un piccolo tornado che ha ereditato il meglio di entrambi. E intanto pensa a Gheghe, grande assente in quell’auto, ma non nel cuore di Bolo, che ne sente la mancanza ogni giorno ed è deciso a riconquistarla dopo che se n’è andata da casa senza dargli una spiegazione. O forse una spiegazione c’è, ed è tanto semplice quanto terribile: ovvero che il primo amore, se non muta e matura, è destinato a finire. Ma anche se così fosse, si può smettere di lottare per chi si ama?

RECENSIONE


Leggere questa novella è stato il compimento perfetto di due storie indimenticabili.
Camille, Teschio, Gheghe e Bolo hanno trovato il loro posto per raccontarci un epilogo per niente scontato. Una novella con la potenza di un romanzo vero e proprio, che regala attimi commuoventi di pura poesia, a dimostrazione che l’intensità di un emozione si misura in frammenti di istanti perfetti.

Quattro ragazzi feriti, spezzati dalla vita in modo profondo e capaci di resistere al vento che spezza le ossa, al sole che brucia la pelle e al mare che travolge, facendo perdere di vista l’orizzonte.

Sono passati anni da quando li abbiamo lasciati e li ritroviamo adesso di fronte a nuovi crocevia da superare e bilanci da fare, provando a lasciarsi il dolore dietro le spalle.

Imparare ad andare avanti, nonostante tutto, anche nonostante l’amore, che a volte non basta:


E imparare ad amarsi da capo, a guardarsi allo specchio, a fare pace con le cose che non ha più, che non riesce più a fare.


Perchè a predominare spesso sono proprio le paure e le fragilità più invalidanti, che assordano come voci dei cori intonati allo stadio e offuscano la vista come fumogeni lanciati dagli spalti. E nella confusione l’unica via sembra la fuga.

Lo stadio ritorna, anche qui, come rifugio per ritrovarsi e ripartire, insieme all’amore incondizionato di chi ci è restato accanto nonostante le cadute e gli errori. L’amore è in uno sguardo, in un istante che parla senza parole.


E adesso, tutto l’amore che resta di loro, è lì, tra cori e applausi. Tutto l’amore che resta di loro, agli albori d’estate, brucia feroce e perfetto.


Questa novella cesella ad arte due storie dure, difficili che straziano il cuore con ferite così dolorose che spezzano il fiato e tolgono ossigeno. E quando tutto sembra perso, il battito prende il tempo e il cuore riparte lento aggrappandosi alla vita, per ripartire gradualmente e diventare più forte.
Ed è da questo miracolo che nasce la speranza, una forza innata che proprio quando ci si sente persi nella tempesta più buia arriva sicura per trascinarci e spingerci come un’onda impetuosa, riportandoci a riva.


Perché io e te siamo così, io scappo quando ho paura e te combatti più forte, per tutti e due, e ci tieni insieme e mi sorreggi quando le mie gambe crollano.


Il ritmo narrativo è incalzante, coinvolgendo immediatamente il lettore con immagini vive e familiari, capaci di richiamare la sensazione di un ritorno a casa, già dalle prime righe.
Silvia Ciompi ha il dono straordinario di rapire il lettore per calarlo dentro la storia in modo irrecuperabile e l’uso dei flashback intensifica il racconto, riportando alla memoria accadimenti passati che aiutano a capire meglio il presente. In questa corsa a perdifiato fatta di ricordi e sviluppi in corso, non ci sono esitazioni o dubbi e anche con il fiato corto si va avanti.

A dare enfasi a questa magnifica novella il modo di raccontare i sentimenti, vissuti dai protagonisti attraverso i luoghi e la natura che li circondano, come il vento che sferza la pelle, il sole che brucia le cicatrici, il mare che luccica di ricordi.
L’ambiente amplifica le emozioni, rendendoli feroci e irresistibili.


Poi fissa il mare, quel posto così doloroso e pieno di ricordi bellissimi. C’è il sole, il vento di maggio è caldo, preludio d’estate. E contro l’orizzonte incandescente, quasi gli sembra di rivederli tutti lì.


Come colonna sonora ritroviamo Vasco Rossi con “Anima fragile” e Domenico Modugno con “Dio come ti amo”, due brani struggenti che abbracciano gli anni della nostra gioventù e quella dei nostri genitori, quasi a sigillare il significato eterno dell’amore, quello che va oltre tutto, anche di sé stessi.

Vasco canta “Perché col tempo cambia tutto lo sai, cambiamo anche noi”, ma la bellezza di queste storie resterà indelebile, come inchiostro sulla pelle, un tatuaggio in cui il mare, il vento e il sole racchiudono il significato imperfetto dell’amore, quello più autentico.


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