
VIOLETA di Isabel Allende
Titolo: Violeta | |
Autore: Isabel Allende | |
Serie: Autoconclusivo | |
Genere: Narrativa | |
Narrazione: Prima persona | |
Tipo di finale: Chiuso | |
Editing: Ottimo | |
Data di pubblicazione: Febbraio 2022 | |
Editore: Feltrinelli |
TRAMA
Violeta nasce in una notte tempestosa del 1920, prima femmina dopo cinque turbolenti maschi. Fin dal principio la sua vita è segnata da avvenimenti straordinari, con l’eco della Grande guerra ancora forte e il virus dell’influenza spagnola che sbarca sulle coste del Cile quasi nel momento esatto della sua nascita. Grazie alla previdenza del padre, la famiglia esce indenne da questa crisi solo per affrontarne un’altra quando la Grande depressione compromette l’elegante stile di vita urbano che Violeta aveva conosciuto fino ad allora. La sua famiglia perde tutto ed è costretta a ritirarsi in una regione remota del paese, selvaggia e bellissima. Lì la ragazza arriva alla maggiore età e conosce il suo primo pretendente… Violeta racconta in queste pagine la sua storia a Camilo in cui ricorda i devastanti tormenti amorosi, i tempi di povertà ma anche di ricchezza, i terribili lutti e le immense gioie. Sullo sfondo delle sue alterne fortune, un paese di cui solo col tempo Violeta impara a decifrare gli sconvolgimenti politici e sociali. Ed è anche grazie a questa consapevolezza che avviene la sua trasformazione con l’impegno nella lotta per i diritti delle donne. Una vita eccezionalmente ricca e lunga un secolo, che si apre e si chiude con una pandemia.
RECENSIONE
Violeta è una storia di profondo amore per la vita, di lutti, passioni, conquiste e sofferenze. Violeta è una bambina difficile, con un carattere ribelle ed indisponente. È, però, dotata di grande intelligenza e con il passare del tempo si trasforma in una giovane donna talentuosa.
Cosa ho amato di Violeta? Il suo essere così mentalmente indipendente, il voler inseguire ciò che ama davvero anche se questo contrasta con la morale del tempo, il suo essere così tenacemente attaccata alla propria indipendenza economica. Non ha paura di dare scandalo, è una donna che ha il coraggio di inseguire le proprie passioni.
“ Mio marito desiderava una donna che provasse un amore incondizionato come il suo, lo assecondasse e gli professasse l’ammirazione che credeva di meritare, ma ebbe la sfortuna di innamorarsi di me”.
Violeta è un turbinio di creatività, è sempre capace di reinventarsi, prende a morsi la vita. La donna narra in prima persona a suo nipote Camilo gli avvenimenti della sua vita, non tralasciando aneddoti espliciti sulla sua vita sessuale.
“ Non c’era proprio amore, ma solo puro e semplice desiderio, un desiderio brutale, schietto, senza giri di parole né rimorsi, un desiderio senza rispetto per nulla e per nessuno; eravamo l’unico uomo e l’unica donna dell’universo, abbandonati al proprio desiderio”.
La prosa elegante e la scrittura evocativa di Isabel Allende fa sentire il lettore quasi come al cinema: è come vedere un film ed assistere ad uno spettacolo lungo una vita intera. Il lato straordinario di questo romanzo è proprio questo: il racconto dell’intera esistenza di un essere umano, una vita talmente intensa che vola via come un soffio. E questo mi ha portato molto a riflettere, perché la nostra vita qui in fondo è un breve attimo e bisogna sfruttarlo al meglio, proprio come ha fatto Violeta .
Una vita di grandi passioni, di dolori terribili come quello della perdita di una figlia, lotte sociali, con un contorno di personaggi secondari ma straordinari come Torito, un domestico ingenuo e dal cuore d’oro, o anche Teresa e Mrs Taylor, due donne omosessuali in un periodo storico dove l’essere gay costituiva un enorme scandalo.
Violeta è una donna forte e coraggiosa, una donna che ammette i suoi errori ma anche consapevole delle proprie qualità e del suo fiuto per gli affari. Violeta può essere un grande romanzo di formazione anche per i più giovani, in quanto propone un modello positivo e con grandi valori: la resilienza, la tenacia, la passione. Bisogna riconoscere l’infinito talento di Isabel Allende e il suo straordinario lavoro di ricerca storica, oltre al grande amore per il suo paese natale, il Cile, un tema presente in quasi tutti i suoi romanzi.
Un altro tema affrontato è quello della perdita di un figlio, esperienza vissuta dalla stessa Allende che ha perso anni fa sua figlia Paula: questo tragico evento è in qualche modo sublimato dalla consapevolezza che in qualche modo ci ricongiungeremo ai nostri amati in un’altra vita. Violeta è un po’ il ritratto della stessa autrice: una donna volitiva, che si è saputa reinventare, una donna emancipata e che non ha rinunciato all’amore in età avanzata, un qualcosa che è ancora un tabù in effetti, come se nell’ultima fase della vita si dovesse per forza rinunciare ai sentimenti e alla sessualità.
“Dopo aver vissuto un secolo, mi sembra che il tempo mi sia scivolato fra le dita. Dove sono finiti questi cento anni?”