MAI DIRE NATALE di Adele Vieri Castellano

MAI DIRE NATALE di Adele Vieri Castellano

Titolo: Mai dire Natale
Autore: Adele Vieri Castellano
Serie: Autoconclusivo
Genere: Contemporary Romance
Narrazione: Terza persona
Tipo di finale: Chiuso
Editing: Ottimo
Data di pubblicazione: 16 Diecembre 2021
Editore: Self Publishing

TRAMA

Joshua Etienne Ducharme è tornato a Stowe. Cosa cerca un campione mondiale di hockey in una cittadina del Vermont, annidata ai piedi di montagne innevate? Forse solo Madison può rispondere alla domanda, ma l’ultima cosa di cui ha bisogno è trovarsi di fronte a qualcuno che è all’origine di tutti i suoi guai. Lei ha già fatto lo sbaglio di scommettere sull’amore e ha perso tutto: non ha voglia di partecipare a un’altra partita così pericolosa, con un uomo a cui nessuna donna può resistere. Ma Joshua scopre un segreto…

RECENSIONE


Quanto un ritorno dal passato può riaccendere sentimenti sopiti e mai dimenticati?

Si potrebbe intuire la risposta già dal titolo “Mai dire Natale” di Adele Vieri Castellano, autrice che anche nel genere contemporary conferma la sua bravura, regalandoci questo tenero racconto in occasione delle festività. Una storia di seconde possibilità quella di Madison e Joshua, che offre un tema importante su cui riflettere, proprio nel momento dell’anno dove tutti dovremmo essere più buoni, pur ammettendo che non sempre è facile mettere in pratica questo augurio, sicuramente auspicabile ma a volte difficile da perseguire.


L’amore faceva male, molto male, perché ciò che era accaduto con Joshua Etienne Ducharme l’aveva sconvolta fino al midollo. Peggio ancora, le aveva fatto dimenticare i sogni, i progetti per il futuro, la famiglia, tutto quanto.


Due giovani ragazzi che si incontrano in un luogo buio e nascosto e allo stesso tempo in grado di proteggere da un dolore, due mondi opposti che collidono divenendo subito l’uno parte dell’altra per sopperire alla solitudine, fino ad essere travolti da un sentimento forse troppo grande per la loro età, ma impossibile da evitare.


Si frequentavano da qualche settimana incontrandosi nella pineta e parlavano per ore; lui, il più bello della scuola; lei, la perdente.


Uno di quei amori giovanili così intensi da lasciare un segno indelebile nel tempo, uno di quei amori che non si dimenticano. Anche se sono passati anni basta un sogno, un ricordo, una canzone, un profumo, a riportare quei sentimenti alla luce vividi come se fossero ancora lì, come se una parte di chi li ha vissuti fosse rimasta cristallizzata a quel periodo. Forse in fondo è così perché l’amore che resta è quello che non ha finito di bruciare, che non è riuscito a consumarsi perché non è stato intaccato dalla routine e dal tempo.


Non aveva mai smesso di amarla, sentiva di poterla amare ancora di più.


Qualcuno sostiene che il per sempre non esiste, se non nelle favole. L’amore invece ci insegna che un sentimento, può durare per l’eternità anche se non è più vissuto come immaginavamo. E poi accade che a metterci lo zampino arriva il destino, e quell’amore mai dimenticato torna a emanare calore, come se la cenere degli anni non l’avesse ancora spento quel fuoco, anche se è passato tanto tempo, facendo tornare a battere il cuore solo per lui.

Adele Vieri Castellano racconta in terza persona questa storia, lo fa con la sua eleganza e quella raffinatezza propria di chi maneggia ad arte le emozioni, come una sapiente artigiana in grado di forgiare un materiale prezioso e dargli ancora più valore facendolo brillare come neve al sole.


C’era una fiducia enorme in quel bacio, era un patto, un accordo, un sogno in potenza che, insieme, avrebbero potuto realizzare.


Madison e Joshua omaggiano un racconto di seconde possibilità, che di per sé è un tema molto difficile da affrontare, perché in esso risiede una grande dimostrazione di amore e compassione, in primis per noi stessi. Ma spesso è più facile perdonare il danno che qualcun altro ci ha causato e dargli la possibilità di fare ammenda piuttosto che perdonare noi stessi e riprovarci.

Perché? Perché a volte pensiamo di non meritarlo, per il timore di sbagliare ancora e forse per essere troppo ancorati al passato. Le seconde possibilità sono anche grandi momenti per ottenere ciò che ci è sfuggito la prima volta, e la lettura di questa storia ne offre uno spunto di riflessione che vale per molti.


La torta di Madison aveva quel profumo, un aroma reso mitico dal desiderio che provava per lei e che non ne voleva sapere di andarsene, nemmeno dopo tutto ciò che era accaduto.


“Mai dire Natale” celebra la dolcezza (e scoprirete in quanti sensi!) di storie da raccontare e leggere vicino all’albero, nel periodo dell’anno in cui ognuno di noi ha la possibilità di fare del bene e farsi anche del bene, pervasi da quello spirito di gratitudine e perdono che è giusto non dimenticare.

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