FORSE UN GIORNO di Colleen Hoover

FORSE UN GIORNO di Colleen Hoover

Titolo: Forse un giorno
Autore: Colleen Hoover
Serie: Autoconclusivo
Genere: Contemporary Romance
Narrazione: Prima persona
Tipo di finale: Chiuso
Editing: Ottimo
Data di pubblicazione: 19 Febbraio 2015
Editore: Leggereditore

TRAMA


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Sydney Blake, un’aspirante musicista di vent’anni, ha una vita invidiabile: frequenta il college, ha un buon lavoro, è innamorata del suo meraviglioso ragazzo Hunter e convive con la sua migliore amica Tori. Ma tutto cambia quando scopre che Hunter la tradisce con Tori. Ora Sydney deve decidere che ne sarà della sua vita.

È attratta da Ridge Lawson, il suo misterioso vicino. Non può staccargli gli occhi di dosso e non può fare a meno di starsene ad ascoltarlo mentre suona la chitarra sul balcone della sua stanza. La sua musica le dà armonia e vibrazioni. E anche Ridge non può far finta di ignorare che c’è qualcosa in Sydney: a quanto pare, ha trovato la sua musa. Quando, finalmente, si incontrano, scoprono di avere bisogno l’uno dell’altra…

RECENSIONE


Non credevo si potesse sentire in questo modo qualcuno. Non sapevo di poter aver bisogno così di qualcuno. Non avevo idea di essere in grado di condividere questo tipo di legame con qualcuno.


Quando pensiamo al verbo sentire siamo portati a identificarlo immediatamente con il senso dell’udito senza tenere invece in considerazione che sentire può essere associato a molte altre sensazioni percepite.

Leggendo Forse un giorno mi sono soffermata a riflettere infatti a come le emozioni le sentiamo con il cuore, a volte anche con la pancia, “sentiamo” sensazioni provocate da un ricordo o da un profumo, gli sguardi sono capaci di farci sentire in un certo modo così come il tatto ci permette di sentire con il nostro corpo.


Non mi ero mai resa conto di quanto possa essere forte il desiderio. Consuma ogni parte di te, accresce i tuoi sensi di un milione di volte.


Colleen Hoover ha una scrittura che è capace di fare proprio questo, mettere in gioco durante la lettura tutti i sensi.

Ho sentito il tocco e gli sguardi tra i protagonisti, ho percepito le sensazioni e i silenzi, ho empatizzato con le loro sensazioni e i loro pensieri.

L’autrice è stata capace di far sentire al lettore le personalità dei suoi personaggi, percepire le loro emozioni come fossero nostre, le fragilità, l’intensità dei sentimenti, la difficoltà di resistere alla passione, al desiderio, le paure e le gioie delle relazioni umane.

E ultima ma non ultima, è stata capace di far sentire addirittura la musica, onnipresente altra  grande protagonista del libro.

Melodie che hanno preso forma come se le lettere stampate sulle pagine si trasformassero pian piano in note musicali e allora la mente del lettore diventava lo spartito su cui immaginare di sentir suonare i protagonisti.

Una musica composta da accordi ma anche da pause che nel racconto prendevano le sembianze di scene fatte di silenzi, molti dei quali hanno dato alla narrazione quasi una connotazione cinematografica.

E allora mi sono spesso trovata come quando in un film si assiste ad una scena particolarmente intensa e si è presi da una concentrazione ed un coinvolgimento che ti fanno isolare da tutto il resto, e aspetti l’evoluzione della vicenda in un silenzio partecipe.

È stato impossibile non affezionarsi ai personaggi che tratteggia l’autrice, giovani studenti e lavoratori, simpatici, vitali, goliardici quanto basta, che fondono convivenza e amicizia trasportando il lettore nelle vicende come se leggendo ci si sentisse anche noi inquilini del loro appartamento.

Sidney spigliata aspirante musicista, dalla vita apparentemente soddisfacente vedrà sgretolarsi molte certezze a causa di un bruciante tradimento.

Ridge, un attraente vicino di casa con la passione condivisa per la musica sarà la sua ancora di salvataggio ma anche l’oggetto di un sentimento dirompente.

Questo sentimento potrebbe forse un giorno diventare qualcosa di concreto e importante per entrambi?


So che ho bisogno di stare per conto mio. Voglio starmene per conto mio. Ma so anche che il motivo per cui mi sento così combattuta in tutta questa situazione è che nutrivo un po’ di speranza. Anche se in questo momento non ero pronta, pensavo che la possibilità ci fosse. Immaginavo che forse un giorno, quando fossi stata pronta, le cose tra noi sarebbero potute crescere.


Per scoprirlo l’autrice vi accompagnerà in un viaggio le cui tappe sono delle canzoni, i cui testi raccontano con intensità lo sviluppo della vicenda, un valore aggiunto a un libro caratterizzato da una scrittura profonda, una trama per niente banale e dei protagonisti che catturano per la loro personalità.

Ragazzi genuini, che mordono la vita, con le tipiche passioni della giovinezza, ancorati a valori importanti ma non per questo perfetti.

Tutt’altro, Colleen Hoover caratterizza personaggi generosi, leali, responsabili, ma anche fragili, combattuti, confusi, molto umani.

Il senso di colpa sarà un compagno costante dei due protagonisti perché le vicende li porteranno a tentare un’impresa pressoché impossibile: dominare i sentimenti con la ragione.


Non ci stiamo toccando. Non stiamo parlando. Non mi sta nemmeno guardando. Eppure il semplice fatto di osservarla mi fa sentire terribilmente in colpa, come se stessi facendo qualcosa di sbagliato.


Faranno di tutto per fare la cosa giusta trasmettendo emozioni contrastanti attraverso i testi delle canzoni che accompagnano la lettura.


Ma si tratta di arte. L’arte è solo un’espressione. Un’espressione non è un’azione, anche se a volte sembra che lo sia. Scrivere canzoni non è come confessare a qualcuno i propri sentimenti. Vero?


La musica diventa così non solo parte integrante del romanzo ma quasi il romanzo stesso dando la possibilità non solo di leggerlo ma anche di ascoltarlo, grazie alla playlist list che l’autrice ha creato in collaborazione con il cantante americano Griffin Peterson.

Meritano una menzione anche i personaggi secondari, autentici e per niente scontati, che camminano in perfetto equilibrio sui fili che compongono la trama.

Warren in particolare è il personaggio che ho sentito con maggior empatia perché la sua apparenza indolente è in realtà un guscio che racchiude al suo interno un ragazzo di sostanza.

Non posso che consigliare questa lettura che vi riserverà molte sorprese inaspettate, spunti di riflessione interessanti sulla fiducia, la lealtà, l’amicizia, e la speranza.

La definirei una vera e propria playlist dei sentimenti,  appassionata ed emozionante, le cui canzoni sono state un accento, un tasto percosso o una corda pizzicata con più vigore, per amplificare un coinvolgimento emotivo già vivido nelle parole.

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