
UN DESTINO DIVERSO di Dan Ruben
Titolo: Un destino diverso | |
Autore: Dan Ruben | |
Serie: Autoconclusivo | |
Genere: Thriller Gialli | |
Narrazione: Terza persona | |
Tipo di finale: chiuso | |
Editing: ottimo | |
Data di pubblicazione: 14 Maggio 2020 | |
Editore: PubMe |
TRAMA
Alexander e Dominica, una promessa d’amore, un vincolo che unisce le loro vite anche contro un destino avverso che si accanisce contro di loro. Un romanzo dal ritmo incalzante dove la crudezza delle descrizioni e l’ambientazione particolare si miscelano sapientemente all’amore puro e sincero di due ragazzi. L’avventura si mischia al thriller d’azione, in una lotta contro la malavita e contro un destino crudele. Una fuga verso la libertà dalla Bielorussia alla Polonia, dove i due giovani protagonisti dovranno affrontare un viaggio attraverso il labirinto della sorte, che li guiderà infine verso l’unica via d’uscita.
RECENSIONE
La parola destino ha radice dal latino de-stinare e indica un avvenimento che “sta”, che “si trova” già prestabilito, prefissato, il succedersi degli eventi ritenuto come preordinato e necessario, al di sopra dell’umana capacità di volere e di potere.
Penso che tutti almeno una volta ci siamo domandati se abbiamo una strada già scritta che percorriamo inconsapevoli di dove ci porterà o siamo noi a deciderla con le nostre scelte e le nostre azioni.
Onestamente non saprei rispondere, probabilmente la verità sta nel mezzo, a volte siamo in balia del fato, altre siamo noi a fargli prendere la direzione che desideriamo.
Il titolo di questo libro di Dan Ruben, autore che non conoscevo e di cui questo è il primo lavoro che leggo, rimanda proprio al sogno di cercare un destino diverso da quello toccato in sorte.
Il fato si era accanito contro di loro, stava giocando una partita dolorosa con le loro vite, con i loro cuori, con le loro anime. Una partita che durava ormai da anni.
La cover può far pensare di apprestarsi a leggere un romanzo intriso di violenza.
Senz’altro questa è una componente della trama ma nulla può contro la potenza del messaggio d’amore che esalta questo libro, mostrando la lotta di un sentimento perso e ritrovato negli anni che fa di tutto per resistere alla depravazione e al male che cercano di distruggerlo.
Dan Ruben con una scrittura molto fluida, descrittiva, equilibrata e introspettiva, crea un legame coinvolgente con i suoi personaggi e attraverso di loro enfatizza i due lati esattamente opposti dell’animo umano.
Da una parte mostra la violenza nella sua massima espressione verso altri esseri umani, dall’altra l’immenso amore che può esistere tra le persone, al di là del tempo, delle origini, dei vincoli di sangue.
I protagonisti sono due ragazzi Alexander e Dominica, che in una notte vedranno cambiare il proprio destino in modo diametralmente opposto.
La vita li porterà a reincontrarsi per cercare finalmente di scrivere la loro storia come vogliono.
Alexander è un ragazzo di una dolcezza disarmante, un personaggio che emerge di gran lunga rispetto alla coprotagonista Dominica che sarà un personaggio più fumoso, proprio in virtù dei loro diversi trascorsi.
Mentre Alexander è affettuoso e premuroso ma anche caparbio e sicuro di quello che vuole, Dominica sarà più confusa, combattuta, insicura rispetto ai suoi desideri e al futuro.
Le accarezzò la testa dolcemente, trattenendo un singulto: avrebbe combattuto ogni giorno, tutti i giorni della sua vita, per riuscire a liberare finalmente la sua mente da quegli incubi, si ripromise, guardandola con un affetto che in realtà non era altro che amore. Loro erano destinati a stare insieme, era questo che si ripetevano sempre da bambini, ed avrebbe fatto in modo di scrivere lui stesso quel nuovo destino.
A testimonianza di quanto le esperienze che ci capitano hanno la capacità poi di plasmare il nostro approccio alla vita.
Per queste ragioni l’empatia con i due personaggi è scattata per me in modo diverso, più immediata e spontanea per Alexander che accompagna il lettore dentro le vicende fin dall’inizio, molto più graduale e costruita passo passo con Dominica.
Non è stato semplice immedesimarsi con lei perché, svuotata dalla sorte che le è toccata, dovrà ritrovare se stessa per permettere anche al lettore di scorgere dentro di lei e la confusione del suo animo.
Ogni giorno di nuova vita che passava con lui costruiva un muro sempre più spesso tra ciò che era stata e chi voleva diventare, la gioia di vivere che aveva perso stava lentamente ritornando a darle speranza, stava provando a lasciarsi andare, abbandonando la persona che era stata costretta ad essere per gettarsi tutto alle spalle, come un serpente che si libera dalla sua vecchia pelle. Voleva rinascere con lui, per lui.
L’autore è riuscito ad accompagnarmi in questo viaggio facendomi entrare dentro la storia.
Questo libro non è una corsa dei 100 metri ma una maratona o forse ancor più una corsa in montagna, con salite ripide e improvvise discese, costellata da punti di “ristoro” in cui riprendersi dalle emozioni.
Inizialmente le vicende hanno un ritmo più lento per poi aumentare d’intensità in maniera alternata.
Si passa infatti all’interno di uno stesso capitolo da ambientazioni e situazioni familiari velate da tenerezza e intrise di amore puro a quelle più cupe e avvelenate da violenza e degrado.
Ciò produce un’altalena di emozioni che a tratti fa tendersi in attesa del peggio e poi fa tirare un sospiro di sollievo.
Questo stile mi è piaciuto particolarmente perché tiene sulle spine, invoglia a continuare la lettura e dà un senso di attesa, perché non sai cosa capiterà nella pagina successiva.
Non me ne vorrà l’autore ma io ho adorato e forse anche preferito, alcuni personaggi comprimari, una coppia che esce dalle pagine pur non essendo i diretti protagonisti.
Un uomo e una donna che avranno vitale importanza per la crescita di Alexander come uomo e soprattutto sono testimonianza e simbolo di quel tipo di amore puro e incondizionato che il libro celebra in molte forme.
La costante dualità tra male e bene trova espressione anche nelle ambientazioni: ho trovato particolarmente originale, intenzionalmente quasi grottesco, ma geniale l’utilizzo della fattoria come luogo che nel libro assume due significati completamente agli antipodi.
Tutto sommato, il luogo sembrava il set di un film di cowboy e indiani; pittoresco, non fosse stato una prigione per donne sfortunate.
Questo libro è un contenitore con molti vani: è una denuncia contro lo sfruttamento delle donne, un ritratto di cosa significa vivere senza sapere quali sono le nostre radici, un omaggio all’amore puro e forte che resiste alle avversità e un omaggio al senso di comunità e fratellanza, il tutto speziato da toni suspence.
Tutta questa carne al fuoco è stata ben distribuita dall’autore con una scrittura diretta, capace di grande trasporto nel raccontare i sentimenti tra i protagonisti, segnati dal destino ma decisi a riscriverlo, una capacità la sua di comunicare l’amore con passione, dolcezza e intensità.
Non aveva mai provato nulla del genere in tutta la sua vita, solo lei gli faceva sentire quella beatitudine al centro del petto. Non capiva fino in fondo quello che sentiva, ma si era reso conto che gli sarebbe mancata l’aria se non l’avesse avuta almeno alla distanza di un respiro. Dominica era il suo ossigeno: gli anni che aveva passato senza di lei li aveva trascorsi in apnea.
Un libro avvincente, capace di emozionare fino all’ultima riga, l’autore mi ha tenuta col fiato sospeso fino all’epilogo.
La conclusione della vicenda è a dir poco adrenalinica, una resa dei conti finale, che come già aveva precedentemente fatto l’autore, mescola bene e male senza lasciar capire al lettore quale dei due avrà la meglio fino al punto di chiusura.
Vi invito a scoprire questa storia originale che con uno stile e una trama accattivanti lascia intendere come a volte basta veramente poco per far prendere alla vita una direzione piuttosto che un’altra.
Accade così che a volte intenzionalmente, a volte casualmente e ci troviamo di fronte ad un destino diverso.
A volte basta un niente per cambiare le cose, un foglio che cade, un incontro inatteso, una manica che si impiglia in una porta, un niente rovescia le sorti del nostro destino. A volte basta un temporale improvviso e la vita prende un’altra strada, completamente diversa, completamente inattesa.
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