
DAL TRAMONTO ALL’AMORE di Alice Winchester
Titolo: Dal tramonto all’amore | |
Autore: Alice Winchester | |
Serie: Autoconclusivo | |
Genere: Contemporary Romance | |
Narrazione: Terza persona | |
Tipo di finale: Concluso | |
Editing: Ottimo | |
Data di pubblicazione: 15 Gennaio 2020 | |
Editore: Self-Publishing |
TRAMA
Soara Demi è una donna forte con un passato da dimenticare e un futuro promettente. Sposata con Sebastiano, pianifica e sogna una famiglia, ma poi una rivelazione scottante sgretola il suo mondo e le sue certezze, trascinandola nella disperazione.
L’unica soluzione è fuggire lontano da tutto. Così torna a Capoliveri, tra le braccia di nonna Odosca, unico rifugio sicuro, anche se macchiato dagli orrori della sua giovinezza.
Tra le mura che l’hanno vista bambina, però, si muove oggi Leòn Parisi, un giovane coinquilino di Odosca, un uomo affascinante e misterioso, galante e maledettamente sexy, ma soprattutto dai trascorsi oscuri e pericolosi.
Soara cercherà di non lasciarsi ammaliare dal suo fascino. Come può, dopo le vicende che l’hanno annientata, fidarsi di nuovo dei sentimenti?
Tra i chiassi antichi e le spiagge meravigliose di Capoliveri, Soara tenterà di scendere a patti con il suo passato. Tuttavia, saprà lasciarsi andare alla vita?
Riuscirà a capire che, forse, Leòn rappresenta il nuovo inizio che stava aspettando?
RECENSIONE
«Qui c’è il mare, ci sono i tramonti, ci sono le buone cene, il vino e le risate. Perdere la testa è semplice. Il difficile è tenersi per mano affrontando le difficoltà della vita. Questa è la parte dura. Ma è anche la parte che consolida l’amore.»
Il mare di cui si parla è quello di Capoliveri, un antico borgo dell’arcipelago toscano che viene accuratamente descritto dall’autrice sia nei paesaggi che nei costumi e nelle tradizioni del luogo. Soara ha rimosso la bellezza del mare e si porta dietro solo una valigia di ricordi dolorosi che hanno sporcato colori e profumi; questo posto rievoca in lei i lividi, le urla, l’umiliazione e la rabbia. Presa dalla disperazione, dopo la confessione del marito che fa crollare i suoi progetti di famiglia, si rifugia dalla nonna, Odosca. Da una parte le fa piacere perché non la vede da troppi anni ma, dall’altra, Capoliveri riapre vecchie ferite ancora aperte. Soara aveva raggiunto una vita equilibrata con il marito, allontanandosi da tutti per dimenticare e ora si ritrova, di nuovo, nel suo incubo. Questa è la frase che Soara si è ripetuta come un mantra per anni per riuscire ad andare avanti:
“Il passato è passato. Sei tu che decidi quanto potere dargli. Puoi scegliere di stare male rivivendolo, oppure concentrarti e impedirgli di impossessarsi del tuo presente.”
Odosca è una donna dolce, forte e ancora attiva per avere ottant’anni; sa tenersi in disparte e lasciare alla nipote i propri spazi e il proprio tempo ma, all’occorrenza, dispensa i suoi preziosi consigli, insieme al calore dei sorrisi e degli abbracci di cui Soara ha bisogno in questo momento. Posso rivelarvi che è la persona senza la quale questa storia non avrebbe un lieto epilogo. Il rapporto tra nonna e nipote mi ha commosso, soprattutto leggere la dedica dell’autrice all’inizio del libro e il capitolo finale. Le giornate di Odosca sono riempite dalla presenza di Leòn, un ragazzo dal passato misterioso che nessuno conosce e che da qualche mese vive con lei. È una persona tranquilla, disponibile con tutti e un gran lavoratore. Vive sereno, godendosi un giorno alla volta e apprezzando la libertà che è riuscito a conquistare. Per poter sopravvivere ai ricordi e al suo passato ha però alzato un muro ai sentimenti
“Ho costruito una barriera per proteggere il mio cuore e mi sono illuso che fosse diventato d’acciaio, impenetrabile, ma Soara si è messa in mezzo e ha cambiato ogni cosa.”
La convivenza in casa non è facile all’inizio, Soara sta male per la situazione con il marito, ricade nella depressione ma è incuriosita e attratta da Leon; anche a lui la ragazza non è indifferente. La vede così vulnerabile che da subito prova un inaspettato e inspiegabile senso di protezione. Man mano che passano i giorni i due giovani di confidano. Leon riesce a farla uscire dalla sua apatia e tristezza e Soara si riprende, rivede gli amici di un tempo e il buio dei ricordi pian piano si allontana. Tutta la vicenda viene narrata attraverso il doppio punto di vista che ti fa entrare nella storia.
“Forse è inutile rivangare il passato. Cioè, a cosa mi servirebbe? Scavare, riportare a galla, elucubrare e rivoltare. Trovare un perché. Sono stati tutti quei perché che mi hanno mandato in terapia. Non servirebbe a nulla adesso. Devo solo imparare a conviverci. Per il mio bene. Ci sono riuscita in passato e lo farò ancora.”
L’elettricità tra Leon e Soara aumenta sempre più e complica tutto, ma non si può arrestare e quando si sprigionerà sarà un crescendo di passione.
Giorno dopo giorno diventano prima amici, confidenti, poi amanti che si nascondono. Mentre il loro amore cresce, Soara non riesce a prendere una decisione e Lèon si trova intrappolato in una rete di segreti che dovrà prima o poi rivelare.
Soara è una donna che non sono riuscita a capire inizialmente: fragile, complicata, indecisa, poi l’ho vista affrontare con coraggio i fantasmi del passato ed è emersa la sua vera natura dolce, romantica e combattiva. Leòn invece appare da subito una persona affabile che si fa voler bene da tutti e quando finalmente rivela il suo passato ci si rende conto del profondo cambiamento che è avvenuto dentro di lui.
Questa è la storia di un amore inaspettato che si rivelerà avvolgente e intenso, un amore che vale la pena di vivere lasciandosi alle spalle rancori e rabbia per apprezzare quanto sia prezioso ogni attimo della nostra vita.
“Di vita ne abbiamo una sola, e viverla con la rabbia dentro al cuore è come stare dietro le sbarre.”
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