
QUELLO CHE NON TI ASPETTI di Giovanna Roma
Titolo: Quello che non ti aspetti | |
Autore: Giovanna Roma | |
Serie: Autoconclusivo | |
Genere: Contemporary Romance | |
Narrazione: POV alternato (Hope e Trevor) | |
Tipo di finale: Concluso | |
Editing: ottimo | |
Data di pubblicazione: 6 Dicembre 2020 | |
Editore: Self Publishing |
TRAMA
Sono noto per i miei scatti di rabbia. Ho il numero maggiore di penalità nella squadra di hockey e la faccia sulle riviste scandalistiche. Metto nei guai chi se lo merita e Hope Harley lo merita più di tutti.
Questo finché scopro che qualcosa di più grande di lei manovra la sua vita. All’improvviso i miei soldi sono carta straccia, i muscoli inutili. La mia sregolatezza diventa un’esistenza vuota.
Hope è cieca ai rischi. Sfida Golia, si lancia nel dirupo, non rimanda e ricomincia da zero ogni giorno.
La lezione più dura che mi abbia impartito? Lei è la verità, mentre io sono una bugia.
RECENSIONE
“Quello che non ti aspetti” offre già dal titolo il tema ricorrente del libro, ovvero le aspettative, su di sé e sugli altri. Un concetto che a mio avviso l’autrice ha raccontato in molteplici aspetti.
Una storia dura, in cui dolore, speranza, morte e vita si mischiano continuamente creando un circolo di sensazioni contrastanti che mi ha lasciato con il fiato sospeso fino alla fine.
Hope è una ragazza di vent’anni, metà dei quali passati in ospedale per sconfiggere una malattia terribile che ha cambiato per sempre la sua vita, appendendola ad un filo che rischia di spezzarsi ogni giorno.
All’uscita dell’ospedale dopo uno dei suoi tanti controlli incontra Roy, capitano dei “Falchi”, celebre squadra di hockey su ghiaccio che lei ovviamente non conosce. Tra loro nasce una bella amicizia, fatta di messaggi e racconti di vita, che danno a Hope un po’ di ossigeno per vivere, dopo tantissimo tempo, come una ragazza normale.
Quando scrive… io mi sento coinvolta nella sua vita… meno sola, ecco. Non ho mai giustificato quello che si crea tra noi, neanche nella mia testa.
Non mi è mai interessato l’hockey, ma oggi lo vedo come l’occasione per agire di testa mia e divertirmi come mai. Voglio uscire, stare tra coetanei, farmi trasportare dalla vita.
Roy è quanto di meglio ci si possa aspettare da un ragazzo: premuroso, gentile, paziente, protettivo e capace di immensa comprensione per una ragazza particolare come Hope.
Sembrerebbe che tutto fili liscio e che l’amicizia che sembra legarli sempre di più si possa trasformare in qualcos’altro. A scombinare le carte però si insinua l’imprevisto, ovvero Trevor, migliore amico di Roy nonché attaccante della sua stessa squadra di hockey.
Trevor è irruento, irriverente, allergico ad ogni tipo di sentimentalismo e quanto di più lontano dallo stereotipo di bravo ragazzo. Il suo unico obiettivo nella vita è vincere il campionato.
Ho la stoffa del campione cucita addosso. Governare il disco e schivare chi si intromette nella mia traiettoria dà un senso di onnipotenza.
Le ragazze per lui sono solo oggetti di divertimento da usare a piacimento. Non si fida dell’amore, anzi lo rinnega totalmente, credendo che le donne lo cerchino solo per visibilità e successo sociale. Un animo arido di cui, ammetto, avrei voluto conoscere maggiormente il passato, per capire le ragioni di atteggiamenti tanto spietati.
«Eccoti un prezioso insegnamento: l’amore è una buffonata. Se l’hai inserito nella lista, risparmiati di perdere tempo e cancellalo.»
Il loro incontro li vedrà scontrarsi in tutti i sensi, tra il tragico e il comico. Il preludio di una storia che investirà entrambi in modo appassionato e turbolento.
«Hope Harley» allungo la mano. «Trevor Reeves.» La scuote e assottiglio lo sguardo. L’ho già sentito. I occhi scorrono sul mio corpo e lenti tornano sul viso, puntandomi in modo diretto.
Un doppio filo in cui Roy e Trevor incarneranno due poli opposti di vivere, in cui a farla da padrone saranno proprio l’approccio alla vita e le reazioni agli ostacoli che si presentano.
Da una parte l’amicizia forte e pura verso Roy, protettivo e innamorato, e dall’altra la passione irruenta verso Trevor, cinico, incapace di amare e dai modi quasi disumani.
Una sfida difficile, tortuosa, due strade opposte che Hope percorrerà in parallelo, portando con sé una persistente voglia di vita, che me l’ha fatta amare profondamente.
Mi è piaciuta perché incarnazione di un’eroina piccola ma forte, con le sue paure, le sue insicurezze e la sua tenacia. Giovanna Roma ha accuratamente raccontato la sua quotidianità, fatta di passioni come quella per il blog di cucina. Un mondo che Hope si è costruita per evadere ma anche per condividere con chi soffre come lei, ricette per l’alimentazione particolare che deve seguire, offrendo inconsapevolmente speranza a più livelli. In questo libro c’è il suo dolore, quello di una ragazzina giovane e forte, che convive con la sua malattia con dignità e coraggio. Ma c’è anche altro, ovvero la lotta per vivere ogni minuto come se fosse l’ultimo, lasciando spazio ai sogni e la lista delle cose da fare come obiettivo di vita.
Ed è stato bello come Trevor, sbagliato e imperfetto, sia l’unico che le crederà, spingendola ad alimentare quella voglia di vivere che i suoi familiari le negano. Un legame che li farà crescere entrambi, nonostante tutto.
Questo è il messaggio più bello: il cuore e la mente spingono a volte verso direzioni inaspettate, verso chi concede più tempo, più vita, un istinto alla sopravvivenza, a vivere fino all’ultimo respiro con fame ed emozione.
Niente sarà facile in questa storia, lunga e turbolenta, ma Hope e Trevor, insieme anche a Roy, mi hanno offerto una visione completa su un concetto importante, ovvero quello delle aspettative a 360°.
Avere aspettative troppo alte nei confronti di chi ci circonda può diventare un atteggiamento egoista e può farli sentire in obbligo di soddisfare tutti i nostri desideri. In questo modo però limitiamo la loro libertà, quando, in realtà, l’unica persona da cui dovremmo aspettarci tutto ciò siamo noi stessi.
«Costruisci le tue giornate su delle liste. Ogni settimana, ogni mese sai cosa fare, ma che mi dici dei momenti?»
«Sono quelli che sfuggono agli schemi, quelli che non vedi arrivare.»
Passiamo la maggior parte della nostra vita “aspettandoci qualcosa”: aspettando che accada ciò che desideriamo, aspettando che le persone si comportino in modo coerente con la nostra opinione su di loro. “Aspettarsi” è a volte sinonimo di “desiderare”, il che implica una piccola manipolazione da parte nostra.
In questa storia desideri, aspettative si sveleranno fino infondo, offrendo una bella riflessione sull’approccio alla vita.
Un libro da leggere.
Recensione precedentemente pubblicata da Alessia sul blog All Colours of Romance
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