MILLION KISSES BABY di Laura Pellegrini

MILLION KISSES BABY di Laura Pellegrini

Titolo: Million kisses baby
Autore: Laura Pellegrini
Serie: American Navy Raiders Series
Genere: Contemporary Romance
Narrazione: POV alternato (Scott e Nada)
Tipo di finale: Concluso
Editing: ottimo
Data di pubblicazione: 2 Aprile 2021
Editore: Self Publishing

TRAMA


Cosa potrebbe accadere se la donna più refrattaria all’amore si innamorasse a prima vista di un Seal abituato ad attendere con pazienza il momento perfetto per centrare il suo obiettivo?Nada è un’agente immobiliare, che ha fatto della sua vita perfetta uno scudo per proteggersi da qualsiasi emozione, soprattutto dai sentimenti. Scott, invece, dalla sera in cui l’ha conosciuta a Hollywood, è determinato a rubarle il cuore. Tra le praterie innevate del Colorado, tormente di neve e passeggiate a cavallo, riuscirà il nostro capitano a far capitolare la bella Nada tra le sue braccia una volta per tutte e tornare incolume dall’ultima missione?

«Million kisses baby, da oggi ti chiamerò così.»

«E perché mai?»

«Perché un tuo bacio vale milioni.»

RECENSIONE


Aspettavo questa storia con grande curiosità, da quando Scott e Nada, i due protagonisti del libro, hanno fatto una fugace apparizione alla fine del primo capitolo di questa serie. Potrei dire fugace ma anche indimenticabile, tanto da farmi attendere questo secondo capitolo con molta trepidazione.


Dio, può un uomo abbattere in poche ore tutti i muri che con dovizia ho innalzato per l’intera vita? Può un uomo essere così… perfetto?


Un libro intenso, coinvolgente che parla di un colpo di fulmine, un’attrazione inspiegabile e potente al pari di un corto circuito, causata dallo scontro di due correnti opposte, una fredda e una calda. Uno sbalzo di tensione seguito da un blackout, che genera un danno così irreparabile, un sentimento così invalidante da cui non tornare più indietro, nonostante il tempo e la distanza.

Perché innamorarsi al primo sguardo può aprire ferite e diventare una condanna per chi l’amore non se lo può permettere, fino ad escluderlo dalla propria vita, come Nada.

Caparbia, determinata e abituata a concedere nulla di sé agli altri. L’unica eccezione alla sua perenne lotta alle emozioni sono le amiche più intime, che ne conoscono i lati più fragili e abilmente nascosti sotto un’impenetrabile maschera di rigore.

Cosa succede se ad una personalità così apparentemente impassibile divampa improvvisa la fiamma di un trasporto emozionale fuori scala, capace di colpire al cuore?

Per ovviare ad un problema di così “alta tensione” potrebbe essere sufficiente non oltrepassare gli “standard di tolleranza” e fare in modo che non si verifichino più sbalzi di tensione. Ma se il limite è già stato superato tornare indietro è impossibile, il danno è fatto.


È diverso. Lui è diverso. Lui non è come tutti gli altri. Lui non scivola via come acqua. Lui si infiltra, lui sconfina. Lui mi spezza.


Amico fidato, soldato encomiabile, fratello presente, Scott è tutto questo e anche di più. Chi lo conosce e gli è vicino lo cerca per avere conforto e sostegno. Un uomo solido che ama le sue radici, immerse nelle montagne del Colorado dove la natura avvolge e protegge, un luogo speciale in cui rifugiarsi insieme ai suoi cavalli e l’adorata famiglia. Uno spirito puro, incapace di fingere con sé stesso e con gli altri.


Nada è un turbine di emozioni sopite, di necessità infrante contro i muri del raziocinio. Lei è la quinta essenza della privazione, della negazione. La ragione che supera ogni cosa.


Due protagonisti che si fanno sentire profondamente, nelle loro paure e insicurezze, e che trasportano il lettore in una dimensione in cui la comunicazione si basa su di un linguaggio speciale, intimo, che tocca l’anima in profondità e si manifesta attraverso un semplice sguardo, una vibrazione appena percepita, un battito accennato:


«Cosa?» Mi giro verso di lui che mi sta così vicino da togliermi la razionalità. La sua mano lascia definitivamente la mia, la spazzola cade tra la segatura a terra. «Quello che si prova.» «A fare cosa?» Sfiora il collo di Misae con una mano, sorride senza guardarmi. «A lasciarsi andare» specifica cristallino. «Pensi che…?» «Io non penso, Nada, io ti vedo.»


Lo stile di narrazione è intenso ed evocativo, la descrizione delle scene è sapiente e accurata, attraversata da immagini e suoni vivi che amplificano le percezioni durante la lettura rendendo coinvolgenti i dialoghi.
Il candore della neve, il rumore della pioggia insieme al sole che rifrange sui vetri costruiscono ad arte la fotografia di questa storia, in cui le ambientazioni sono parte fondamentale della narrazione.


La pioggia ancora cade, le auto passano, le sirene urlano tra i palazzi alti, ma nonostante tutto la sento. La sento come una musica bellissima, come la delicatezza di questa pioggia. Come la meraviglia che è.


Una storia profonda scritta in modo trascinante e avvincente, al cui centro non c’è solo l’amore ma anche l’amicizia, quella salvifica, che definirei il filo conduttore di questa appassionante trilogia, a conferma che spesso a fare la differenza sono gli amici veri.

E con le parole della canzone Candy di Paolo Nutini, al centro di una delle più belle scene del libro, chiudo questo mio pensiero, sperando di conoscere a breve la storia di Predator e Emily, che temo mi faranno impazzire, letteralmente.

Darling, I’ll bathe your skin
I’ll even wash your clothes
Just give me some candy before I go
Oh darling, I’ll kiss your eyes
And lay you down on your rug
Just give me some candy after my hug

Grazie Laura di questa ennesima storia da ricordare.

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