
FIORE DI CRISTALLO di Angela White
Titolo: Fiore di cristallo | |
Autore: Angela White | |
Serie: Angeli caduti vol.5 | |
Genere: Contemporary Romance | |
Narrazione: Terza persona | |
Tipo di finale: Concluso | |
Editing: ottimo | |
Data di pubblicazione: 16 Marzo 2021 | |
Editore: Amazon publishing |
TRAMA
I debiti si onorano sempre, principessa
Crystal King è bellissima, fragile e preziosa. Eterea e irraggiungibile, è come un fiore di cristallo che nessuno può cogliere.
Demian Osbourne è il tenebroso principe di Las Vegas. Un avventuriero spregiudicato che ha costruito la propria fortuna al tavolo verde e trasgredisce tutte le regole, tranne quelle del gioco che domina come un maestro.
Non esiste nulla in grado di sorprendere questo angelo caduto, eppure Crystal, la principessa di Manhattan diversa da qualunque altra donna, rappresenta una sfida a cui Demian non può resistere. Però, quando la posta sul tavolo è il cuore, il gioco diventa pericoloso. Ma anche molto eccitante…
RECENSIONE
Crystal di cristallo, che tutti guardano, ma senza mai vederla davvero. Gli sguardi le sono sempre passati attraverso come se fosse di vetro.
Il diamante a volte si può confondere con il cristallo quando non si guarda in profondità e con attenzione.
È quello che accade alla bellissima sorella del principe del vento Jackson, Crystal King la protagonista dell’ultimo capitolo degli angeli caduti, il cui titolo è perfettamente calzante perché a prima vista Crystal può sembrare proprio avere la delicatezza di un fiore e la fragilità del cristallo, ma si sa a volte l’apparenza inganna.
Se dovessi pensare a due parole chiave che riassumano l’anima del romanzo vi direi lo specchio e la fame.
Lo specchio è il mezzo attraverso cui Crystal vede riflesse tutte le due debolezze, le sue mancanze, i suoi fallimenti, che alimentano in lei una profonda e crescente angoscia, un malessere costante che si nutre del suo senso di inadeguatezza nei confronti di un padre assente, di una madre perfetta, e dei due fratelli dal carattere determinato.
L’ autrice vi farà entrare nella testa e nell’anima di Crystal con una sensibilità e una capacità introspettiva che io ho trovato penetranti, giocando proprio su questo richiamo allo specchio che torna in fasi alterne durante flashback, in cui la protagonista rivive gli anni adolescenziali quando l’unica passione a farla sentire viva e appagata era la danza classica.
Questi però sono anche gli anni durante i quali comincia a mettere radici dentro di lei un profondo male interiore, prodotto dell’immagine distorta che la ragazza ha di se stessa, frutto del desiderio di raggiungere un ideale di perfezione che non esiste.
Dovrebbe essere ancora più sottile. Ancora più leggera. Ancora più perfetta. Come sua madre, così perfetta da aver vinto l’amore di John Roland. Crystal sbaglia un passo e lo specchio cattura il suo errore, mostrandoglielo impietoso. “Lo specchio dice sempre la verità. Imparate a guardarlo, bambine, perché non troverete mai spettatore più sincero e giudice più onesto” ripete sempre Madame, la direttrice dell’accademia di danza frequentata da Crystal.
Inizia così per Crystal il calvario dell’anoressia nervosa, una tematica questa dei disturbi alimentari quanto mai attuale, di cui è sempre importante parlare con attenzione e consapevolezza.
Ed è così che fa Angela White, affrontando l’argomento in modo delicato, ma realistico e toccante non tralasciando di lasciare nel lettore attraverso la sua protagonista il messaggio più importante, e cioè che ognuno ha i propri demoni ma se determinati e soprattutto se aiutati questi si possono sconfiggere.
Siamo proprio sicuri che questa ragazza sia fatta del cristallo che richiama il suo nome?
«Acciaio, Demian. Eppure tutti quelli che mi amano temono io possa andare in pezzi da un momento all’altro. Per loro sono fragile come cristallo.» «Io non ti vedo così. Sei trasparente e preziosa… come lo è anche il diamante. Tu sei una delle persone più determinate che io abbia mai incontrato, signorina King.»
Cosa potrebbe accomunare una donna con un passato così complicato, principessa del jet set newyorkese, ereditiera dal cuore gentile, elegante e aggraziata come un angelo, al tenebroso principe della città del peccato, campione incontrastato di poker, imperscrutabile, spregiudicato, implacabile ma affascinante Demian Osbourne ?
La risposta è la fame l’altra parola chiave del libro: per lei fame d’amore per lui fame di rivalsa.
Perché Demian è arrivato ad essere il più famoso e imbattibile giocatore di poker di Las Vegas risalendo dal fango, dalla povertà e dal degrado di uno dei peggiori bassifondi di Chicago, da cui tenacemente emergerà a modo proprio sfruttando un dono speciale.
Demian Osbourne, soprattutto, se ne infischia della predestinazione ed è convinto che niente sia prestabilito. Crede nelle libere scelte e, profondamente, in se stesso. Perché, a parte se stesso, non aveva altro quando ha capito che la vita nel South Side faceva schifo e allora lui l’avrebbe cambiata.
Poteva contare solo sulla sua mente e i sui numeri: quelli non lo avrebbero mai tradito.
Per quanto apparentemente diversi e appartenenti a due ambienti completamente agli antipodi, in realtà i due protagonisti sono molto simili, vittime di un passato che ha tatuato nel loro animo un senso di inadeguatezza che li rende incapaci di sentirsi accettati e quindi ai loro occhi non degni di essere amati.
Sarà un weekend a Las Vegas a cambiare le carte in tavola facendo incontrare Crystal e Demian: l’autrice esplorerà l’evolversi della loro relazione proprio come se i due stessero giocando una partita decisiva, la più importante della loro vita e per questo metteranno sul piatto per la prima volta tutti loro stessi, per usare il gergo del poker un “All in”.
Attraverso questi personaggi sebbene così distanti dal mio personale vissuto, l’autrice ha toccato corde che ho sentito molto vicine.
La scrittura di Angela White è capace infatti di toccare fili invisibili che avvolgono e si intrecciano in ogni animo umano, facendo leva su emozioni universali e personali insieme.
Perché se è vero che il dolore e la sofferenza interiore di Crystal così come la solitudine e la durezza del cuore di Demian appartengono a loro, è anche vero però che simbolicamente incarnano i sentimenti e le difficoltà che si provano quando nella vita capita di sentirsi inadeguati, invisibili, soli e fragili, incompresi.
La vera vincita in questa partita sarà venire a patti con il proprio passato e le proprie insicurezze per capire ed accettare che siamo tutti degni di essere amati.
Lo sconvolge la felicità assoluta che prova ad averla tra le braccia. Perché quella felicità libera tutte le emozioni che per una vita si è impegnato a soffocare. Smarrimento e inadeguatezza.
Come non ringraziare l’autrice anche per averci regalato piccole apparizioni nel romanzo di tutti i precedenti angeli caduti della serie, che ci hanno fatto sognare quando hanno trovato uno dopo l’altro il loro paradiso personale.
Una serie questa, che mi ha conquistata dal primo volume e che riconferma Angela White come una scrittrice di elevata bravura, che io trovo particolarmente intensa nel delineare le anime dei suoi personaggi, nelle quali riesco sempre a trovare un pezzetto di me stessa o di un percorso intrapreso.
Sì perché lungi da me voler inserirmi nella categoria degli angeli, ho ritrovato nelle loro vicende piccole e grandi universali sconfitte e vittorie.
A tutti nella vita capita di cadere, l’importante è rialzarsi e Angela White con la maestria che caratterizza l’intensità della sua scrittura ci ricorda come molto spesso l’amore nelle sue molteplici forme è la leva che ci aiuta nello sforzo di farlo.
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