
LUDA: E gli occhi han preso il colore del cielo… di Gianni Mazza
Titolo: Luda: E gli occhi han preso il colore del Cielo… | |
Autore: Gianni Mazza | |
Serie: Autoconculsivo | |
Genere: Narrativa | |
Narrazione: Prima persona | |
Tipo di finale: Concluso | |
Editing: ottimo | |
Data di pubblicazione: 5 Giugno 2014 | |
Editore: Self-publishing |
TRAMA
Welcome to the City! Ludovica Caruso vi invita a visitare Londra, la città per lei più bella al mondo, dove vive da un paio d’anni, dove ha trovato il lavoro dei suoi sogni al British Museum, dove divide la casa con la sua miglior amica Cristina e dove, tra mille difficoltà e divertenti contrattempi, andrà alla ricerca della sua vera identità… Già, perché ventisei anni prima una ragazzina quindicenne senzatetto di una cittadina russa vicina al confine polacco aveva dato alla luce una piccola cucciola… Ventisei anni prima quella ragazzina aveva dovuto rinunciare a tutto ciò che la faceva sentire viva… Ventisei anni prima quella ragazzina aveva dovuto dire addio alla sua piccola Occhi Cielo!
RECENSIONE
Questa storia inizia in un povero paese della Russia, dove una ragazzina di 15 anni, rimasta incinta per sbaglio, dà alla luce la sua bambina.
Nonostante ami molto la piccola Lyuda, Ljuba si rende conto che, a causa della sua povertà non avrebbe mai potuto darle una vita tranquilla; quindi, grazie alla suora che l’ha aiutata a nascere la piccola trova una famiglia italiana che la accoglie come una figlia vera.
Purtroppo però le cose belle non durano per sempre e Luda,(nomignolo cha ha acquisito in Italia) diventata ormai grande non riesce più a trovare nella sua famiglia adottiva l’amore che l’ha cresciuta e amata quando era più piccola.
E’ solo grazie a Cristina, la sua “hermanita”, la sua migliore amica, che Luda decide di cambiare vita e si trasferisce con lei a Londra.
“Amo questa città perché a nessuno importa se sei bianco o nero, bello o brutto, se giri con venti piercing in faccia o se vai a fare la spesa in pigiama, qui non conta la maschera che indossi, qui l’unica cosa che conta è ciò che sei davvero.”
Presso il British Museum trova il lavoro dei suoi sogni, e prova a vivere la sua vita circondata da tanti amici e da persona che le vogliono bene.
“Mi ritrovo a sorridere. Non ricordavo quasi più come suonasse la mia voce quando non è impegnata a dire cose tristi.”
Dopo storielle senza significato trova finalmente l’amore grazie ad Alex ed è molto felice ma dentro è incompleta, le manca qualcosa, quindi grazie ad alcuni racconti delle persona che l’hanno cresciuta inizia a desiderare di cercare la sua mamma biologica per incontrarla.
“Lo stringo a me come prima che il mio cuore si rinsecchisse, come prima che le lacrime prendessero possesso della mia anima. Lo stringo a me come se questi quattro anni non fossero mai passati. Lo stringo a me come sei nostri cuori non avessero mai smesso di battere insieme e mi perdo in un bacio pieno di me, di lui, di noi.”
Potrà davvero abbracciare chi l’ha messa al mondo e poi abbandonata per salvarla?
Potrà ritrovare l’amore vero, quello che solo una mamma può dare?
Sono molto grata a Gianni Mazza per avermi dato la possibilità di leggere questo libro, una lettura semplice raccontata in prima persona dalla voce di Luda.
I capitoli brevi rendono la letture scorrevole, emozionante e coinvolgente.
E’ molto bello come l’amicizia tra Luda e Cristina sia al centro della “rinascita” della protagonista; a prova che in ogni momento della nostra vita l’amicizia, quella vera, ci può davvero salvare.
Ed è altrettanto emozionante come Luda non si spaventi davanti alle difficoltà e cerchi in tutti i modi di reagire e vivere la sua vita.
Secondo me Luda è la voce di tutti i bambini non riconosciuti e poi dati in adozione, che per svariati motivi non hanno la fortuna di crescere in una famiglia amorevole, e che con tenacia hanno fatto di tutto per essere comunque come gli altri.
Sarebbe bello se questi piccoli avessero la possibilità di conoscere chi li ha messi al mondo, per far capire loro che il dono della vita è più prezioso della loro rinuncia, fatta a fin di bene.
“Non ho bisogno di dire nulla, le guardo semplicemente con gli occhi sognanti di una bambina che, dopo essersi persa, ha finalmente ritrovato casa.”
Consiglio a tutti questo libro, è una semplice ma perfetta lezione di vita!
“E gli occhi han preso il colore del cielo….”
“Vola. Lascia che le tue ali si spieghino. Senti il soffio divino su di te. Godi della bellezza della vita. Vola. Lascia che l’aria ti renda leggiadra. Senti l’abbraccio dell’universo. Godi della potenza delle cose. Vola. Lascia che i sogni ti prendano. Senti l’amore di chi ti ama. Godi della gioia del nostro sentire.”
Recensione precedentemente pubblicata sul blog “il mio mondo di libri “
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