IL TAGLIATORE DI TESTE di Miss Black

IL TAGLIATORE DI TESTE di Miss Black

Titolo: Il tagliatore di teste
Autore: Miss Black
Serie: La autoconclusivo
Genere: Erotic
Narrazione: Prima persona (Onie)
Tipo di finale: Chiuso
Editing: Ottimo
Data di pubblicazione: Febbraio
Editore: Self publishing

TRAMA


Nella cittadina del Texas in cui vive Onie c’è un’unica grande azienda, un mobilificio che dà lavoro a molti degli abitanti, compresa la sua migliore amica. Quando l’azienda viene venduta e si annuncia una razionalizzazione del personale Onie, che scrive per un piccolo giornale locale, si offre di scoprire chi verrà lasciato a casa e usando quali criteri. Chiede un’intervista all’esperto di risorse umane – il “tagliatore di teste” – che la casa madre ha spedito in città per decidere chi tenere e chi licenziare e tenta di estorcergli qualche informazione. Sfortunatamente il tagliatore di teste si accorge del suo gioco. Ancora più sfortunatamente, è un uomo che non si fa scrupoli nell’usare il proprio fascino. Onie scoprirà presto che a scherzare con uno come lui le conseguenze possono essere imprevedibili…

RECENSIONE


Il pomeriggio in cui conobbi Riley Morgan mi sbronzai di brutto, ci finii a letto e mi ritrovai a dormire nuda sul divano della sua suite mentre lui parlava con i suoi due assistenti a un metro e mezzo di distanza. Purtroppo mi svegliai prima che se ne andassero. Se non l’avessi fatto mi sarei persa il momento più umiliante della mia vita fino a quel momento, pensate un po’. Ma facciamo un passo indietro, come dicono i giornalisti da due soldi (io ero una di loro).


Ennesima perla di Miss black che con questa storia trasporta il lettore nella realtà della provincia americana, vita semplice e gente di campagna. Il tipico paese dove sembra non succedere mai niente, in cui la maggior parte dei suoi abitanti lavora presso la stessa azienda, un mobilificio, che per la spietata legge di mercato del pesce grande che mangia quello piccolo. viene acquisito da un colosso del settore.

A razionalizzare le risorse interne sopraggiunge una società di HR. Faccenda che spaventa tutti perché si sa che “razionalizzare” è il preludio di licenziare.

A indagare sulla faccenda, quanto mai sospetta, si espone Onie, giovane giornalista locale che si ritrova faccia a faccia con Rylie Morgan, carismatico proprietario della società. Bello da far girare testa e intelligente in quel modo raffinato da farti dire o confessare cose di te senza neppure fartene accorgere.


Esatto, la sua società di consulenze aveva il suo nome, oltre che il suo cognome, tanto per rispondere a ogni vostra possibile domanda sulla grandezza del suo Ego.


Che accadrà tra i due? Già dalle prime righe del libro si scopre che a complicare tutto basta pochissimo, tipo un divano e un bicchiere di bourbon di troppo. Sul resto lascio al lettore scoprire la trama perché il piacere va sempre concesso (quando ci sono le condizioni, ovvio) e quando si tratta di Miss Black la faccenda è assicurata, anche perché in questo libro il tasso erotico è piuttosto alto. Ma non solo l’eros vola altissimo, perché come sempre questa autrice irresistibile come la panna nella brioche più morbida che si possa gustare (e pare che la panna le piaccia pure) una tematica tanto ostica quanto spietata ovvero il revenge porn.


Quello che aveva fatto poteva non essere un reato, ma era una cosa schifosa. Se fosse stata resa pubblica io sarei morta di vergogna, è vero, ma lui sarebbe stato linciato dalle donne di mezza America.


Un reato vigliacco e crudele che lascia spesso nelle vittime ferite irreparabili che non possono mai essere sminuite, mai parlare di “reazioni eccessive”, perché viverlo sulla propria “buccia”, come ama dire lei, è un’altra faccenda per cui meglio alzare le mani, astenersi dal facile giudizio e immaginarsi Onie per un giorno. Un’ingenua ragazza di provincia, una “campagnola” come viene definita da lui, sedotta fino al midollo (e anche in modo stratosferico, va detto) per poi ritrovarsi inghiottita in una spirale oscura, quella dell’abisso più nero: scegliere se sopravvivere o lasciarsi affondare non sarà per nulla facile.


Non ero triste, arrabbiata, disgustata. Non-ero. Ma sotto quello spesso strato di nulla, soffrivo. Provavo un dolore costante, cronico. Una pena dell’anima che scorreva sotto alla cappa grigia in cui vivevo.


Ma si sa che le donne di Miss Black si amano proprio per la loro capacità di salvarsi da sole. Un saliscendi di incontri fatali tra sedili di auto e camere di albergo, in un viaggio così bello da togliere il fiato. Perché tutto sembra molto diverso da quello che in realtà è, perlomeno così pare. Capire quale sarà l’elisir da poter raggiungere sarà bellissimo.


Stava solo a me cercare di essere felice e dopo aver imparato che non importa che cosa pensano di te gli altri; quello che conta e che cosa tu pensi di te.


E non solo per Onie, ma anche per Rylie. Perché le lezioni di imparano meglio se condivise, no? Una storia da leggere in una serata, ma da ricordare una vita.

Miss black stupisce sempre.