
ITHAKA: LUNA IN CIELO E ROSE IN TERRA di Federica Baglivo
Titolo: Ithaka: luna in cielo e rose in terra | |
Autore: Federica Baglivo | |
Serie: autoconclusivo | |
Genere: Narrativa | |
Narrazione: Terza persona | |
Tipo di finale: Chiuso | |
Editing: Ottimo | |
Data di pubblicazione: Giugno 2019 | |
Editore: Dario Abate Editore |
TRAMA
Ithaka ha venti anni, vive su un’isoletta greca sperduta in mezzo al mare a metà degli anni sessanta e porta lo stesso nome della patria di Ulisse, che l’eroe omerico sognò di raggiungere per una vita intera. Ithaka ha passato l’infanzia con suo padre ma una malattia che ha colpito il suo cuore, glielo ha strappato all’età di dieci anni. Le rimangono di lui il fermaglio a forma di rosa bianca con cui le legava la treccia e due misteriose poesie, una delle quali dedicata alla sua vera patria, la Baviera, da cui egli è fuggito anni addietro senza che nessuno ne sappia il motivo preciso. Ithaka, spinta dalla voglia di sapere e di capire, intraprende un viaggio alla volta della Germania. Si ritroverà nell’apparentemente tranquilla cittadina di Kreuzbach. Ma l’apparenza inganna, infatti, tra le casette con giardino e sotto il cielo azzurro si nascondono in realtà inquietanti segreti e conti in sospeso. La vita che stenta a ripartire, le ferite aperte, i rimandi della guerra, una comunità ebraica chiusa, una politica ristagnante, un gruppo di neonazisti che pratica violenze incontrastate.Una luce nel buio: Ithaka conosce un gruppo di ragazzi animati da un autentico desiderio di cambiare le cose. Al loro fianco Ithaka ricostruirà i tasselli di un passato che da anni sembra attenderla nei luoghi, nella gente e nelle parole.
RECENSIONE
Ho avuto l’opportunità di conoscere la scrittura di Federica Baglivo, una armonia di poesia e prosa, che mi ha incantato, apprezzandone l’intensità e il modo in cui è riuscita a fondere questi due mondi creativi. E oggi vorrei parlarvene e farvi entrare nel suo mondo.
Il romanzo vede come protagonista Ithaka: una ragazza intraprendente e coraggiosa che decide di partire dalla Grecia e di fare un viaggio in Germania alla ricerca del suo passato; lì scoprirà gli ideali per cui vale la pena lottare e le cose importanti della vita. Sarà un viaggio doloroso ma appagante dentro sé stessa; al suo arrivo il passato la travolgerà e la sconvolgerà ma è forte e, grazie all’amore che ha intriso la sua infanzia, alla curiosità e alla ingenuità dei suoi vent’anni, riuscirà ad integrarsi e a superare le avversità. Il suo motto è:
L’importante è che non spegniate le vostre luci, anche se il mondo intorno a voi è buio.
Praticamente un inno alla vita che va sempre vissuta fino in fondo, apprezzandone la luce e accettando e superando il buio. Ithaka è sempre alla ricerca del giusto, della luna e delle rose bianche, una costante della sua vita. Così come la costante è la poesia che traspira e prende possesso delle pagine. Il viaggio è dedicato al padre, Frederick, un uomo con l’animo di un poeta immortale ma con il cuore di un bambino. Un uomo straordinario che ha fatto della poesia il mezzo di evasione dal mondo che non va inteso come fuga dalla realtà, ma come un modo di andare oltre ciò che è evidente, ciò che si vede con gli occhi.
Le sue poesie mi hanno commosso per l’intensità dei sentimenti che sprigionano, per l’amore che è racchiuso all’interno e che grazie alle parole si sprigiona; ma anche per l’affinità con mio padre che è stato poeta nell’animo e nei pensieri. Ithaka incontrerà tante persone durante questo viaggio, tanti amici che la aiuteranno nella sua ricerca, che apriranno i suoi orizzonti e le insegneranno che per avere il mondo che vogliamo occorre darsi da fare, scendere in campo e combattere, senza farsi abbattere. E capirà che, se si vuole davvero una vita meritevole di essere vissuta, bisogna riuscire a trovare qualcosa per cui sei disposto a vivere ma, soprattutto, a perderla la vita. Ithaka ha sempre respirato amore in famiglia e nella sua vita ma si troverà a sperimentare l’odio e la distruzione della guerra. Sarà però molto fortunata perché anche lei troverà il suo punto di riferimento, il suo sole. Qualcuno infatti le dirà che:
Ognuno a questo mondo ha due soli che gli nutrono lo sguardo: uno lo ammira lassù in cielo e l’altro lo cerca sulla Terra.
Quello che colpisce nel romanzo è l’entusiasmo di questa giovane scrittrice e la poesia che sprigiona dal suo libro; il prologo è meraviglioso, così come la poesia “incomprensibile” che la ragazza riuscirà a capire, non solo leggendola più volte, come ho fatto io, ma immergendosi nelle parole e guardando oltre.