
CARROZZA 12 di Paolo Navi
| Titolo: Carrozza 12 | |
| Autore: Paolo Navi | |
| Serie: Autoconclusivo | |
| Genere: Thriller Gialli | |
| Narrazione: Prima persona | |
| Tipo di finale: chiuso | |
| Editing: Ottimo | |
| Data di pubblicazione: 25 luglio 2020 | |
| Editore: Self-publishing |
TRAMA
Un incidente ferroviario, una bufera di neve, otto sopravvissuti, un bosco misterioso e delitti apparentemente inspiegabili. La tempesta straordinaria che si รจ abbattuta sulla Baviera ha bloccato lโaeroporto di Monaco, mettendo in crisi il rientro di Giovanni, il quale deve assolutamente essere a Milano per la serata. Il treno รจ lโunica possibilitร . La tempesta, perรฒ, trasformerร il viaggio in un incubo per lui e per i passeggeri che gli sono vicini, perchรฉ, in fondo, noi siamo sempre in balรฌa di chi ci capita accanto. Guardiamo le persone e crediamo di conoscerle, ma a volte il mondo allโimprovviso si capovolge e tutto diventa sbagliato, cattivo, irreale. Ecco che allora serve il coraggio, se c’รจ, oppure una svolta, una casualitร , un incidente per mandare via i mostri. E la tempesta arriva comunque a sovrastarci e a travolgere tutto, prima che il dolore passi e il mondo si capovolga di nuovo per rimettere tutto a posto.
RECENSIONE
“ร come se qualcuno avesse passato sulla mia vita una mano di bianco… Ora ho davanti a me una parete bianca e immacolata, sulla quale posso cominciare a mettere nuovi quadri delle dimensioni che voglio e nella posizione che piรน mi piace. E pian piano imbrattarla, coi giorni e con gli anni che passano, di nuove macchie e di nuovi segni. I miei.”
Ci sono momenti in cui sembra che un imbianchino abbia reso la nostra vita uniforme e pulita per darci la possibilitร di ricominciare e ripartire da zero.
Anche la neve dร la stessa sensazione, con i suoi fiocchi bianchi copre ogni segno, ogni sfregio, ogni macchia. E sarร proprio la neve che fermerร il ritorno di Giovanni alla sua casa e moglie perfetta. Ci sarebbe da chiedersi se tanta perfezione rende davvero felici.
Non saprei, a volte si tratta di gesti, abitudini che non si ha tempo nรฉ voglia di esaminare e si vai avanti per inerzia. In questo romanzo seguiamo le vicissitudini e il viaggio del protagonista bloccato in Germania per la neve.
Non semplici e innocui fiocchi perรฒ ma la nevicata del secolo; con l’aeroporto chiuso Giovanni รจ costretto a prendere un treno per tornare a Milano. Nel convoglio, oltre al protagonista, ci sono sette persone. Lโautore le descrive minuziosamente, a volte in modo troppo meticoloso, menzionando particolari dell’abbigliamento, l’acconciatura dei capelli, i monili indossati; come se qualsiasi minimo dettaglio potesse aiutare il lettore a farsi un’idea della persona. Ed รจ proprio vero perchรฉ ogni caratteristica elencata contraddistingue le persone e, bene o male, aiuta a conoscerle. Ma sarร proprio cosรฌ? Mi spiego meglio, come appariamo esteriormente fa davvero capire agli altri come e chi siamo nella realtร ?
“ร la casualitร di chi ci capita accanto durante i viaggi. La convergenza astrale di una molteplicitร di traiettorie alla fine crea la combinazione finale. Ed eccoci qua! Otto persone messe assieme dal caso per una foto di gruppo.”
Eccoci nella carrozza 12 dove incontriamo il narratore di questa storia, un professore universitario alto e magro, reduce dal ritiro di un prestigioso premio. Vicino al finestrino, una impettita e burbera signora tedesca e di fronte a lei, un vecchio russo, che sembra appena ritornato dalla Seconda Guerra Mondiale. Di fronte al professore cโรจ un altro russo, probabilmente il figlio dellโaltro, che ha lโaria di essere essere appena uscito di prigione. Sullโaltro lato del corridoio, una giovane bella, moderna e indipendente; al suo fianco cโรจ un nero raffinato ed educato e un ragazzo biondo trasandato e sempre pronto a polemizzare. Finisce il gruppo un portoghese elegante e distinto. Quando accadrร lโincidente, che viene descritto dall’autore in tutta la sua tragicitร , i passeggeri si troveranno accomunati dall’evento ma racchiusi ognuno nella propria solitudine disperata, cercando un modo per tenersi aggrappati alla vita. Quello che sorprende รจ la natura implacabile, la neve che continua a cadere senza sosta, quasi si preoccupasse di coprire i corpi aggrovigliati tra le lamiere.
“La neve, invece, รจ infida, maligna. Scende silenziosa, come un ladro in punta di piedi, e si insinua dappertutto leggera, fredda, invadente. Si appropria dei colori, dei prati, delle strade, addirittura dei rumori, stendendo su tutto un unico lenzuolo bianco. E poi non se ne va. Rimane lรฌ a marcire, a imbrattarsi, a trasformarsi in una melma lurida e scivolosa.”
Per tutti gli occupanti del treno ci saranno momenti di terrore, sgomento e di riflessione. Scampato il pericolo unโombra si aggiunge al disagio, omicidi inaspettati riempiono il buio e il gelo del bosco. Tutti sospettati, nessuno escluso. Bisogna guardarsi le spalle e la gola, perchรฉ ognuno puรฒ essere il prossimo. Chi riuscirร a salvarsi tra i sopravvissuti? Il piรน intraprendente, il piรน furbo, forse lโegoista. La storia si legge con apprensione e con il fiato sospeso fino allโultimo capitolo che rivela tutto. Si ipotizza sul probabile assassino senza venirne a capo. La domanda che aleggia tra tutti รจ perchรฉ uccide, quale รจ il movente e cosa nascondono tutti dietro la facciata di normalitร che indossano. 150 pagine lette in un giorno e con un finale che ha sciolto i dubbi e capovolto la situazione da tragica a serena.
Ogni esperienza ci insegna qualcosa, anche un treno che si accartoccia su sรจ stesso e inghiotte neve e corpi.
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