NON POSSO ESISTERE SENZA DI TE di Virginia Dellamore

NON POSSO ESISTERE SENZA DI TE di Virginia Dellamore

Titolo: Non posso esistere senza di te
Autore: Virginia Dellamore
Serie: Autoconclusivo
Genere: Historical Romance
Narrazione: Terza persona
Tipo di finale: chiuso
Editing: ottimo
Data di pubblicazione: 29 Novembre 2016
Editore: Self Publishing

TRAMA


Inghilterra, 1814. È una gelida notte di novembre, nel Northumberland, quando Ophelia Northon, sedici anni, lunghi capelli rossi, un’aria da folletto e un’anima romantica, sgattaiola fuori dalla sua camera in segreto. Il batticuore del primo amore la accompagna mentre raggiunge Joshua, il ragazzo dei suoi sogni, in procinto di partire per un paese lontano. Intende fargli un giuramento, assicurargli che lo aspetterà fino al suo ritorno, e donargli se stessa come pegno della propria promessa.
Purtroppo non arriva a destinazione: lungo la strada, un incidente imprevisto infrange ogni suo sogno, trasformando le speranze in chimere. Per giunta, il responsabile della sciagura che si abbatte sulla sua vita è qualcuno che lei già detesta: Lord Philip Percy, nipote ed erede del conte di Alnwick, un ragazzo arrogante, superbo e scontroso.
A distanza di otto anni da quella tragica notte, Ophelia è una giovane donna disillusa che vive isolata in un remoto villaggio scozzese. Non ha mai smesso di pensare a ciò che è accaduto, immaginando la vita desiderata insieme a Joshua e detestando Philip con tutta l’anima.
Ma cosa accade se il destino decide di rimescolare le carte?
Inaspettatamente, in forza di una strana disposizione testamentaria, Ophelia deve tornare in Inghilterra. Ad Alnwick si ritrova ad affrontare i fantasmi del passato: incontra di nuovo Joshua, appena rientrato dall’America, e Philip, ormai diventato conte, sempre più sprezzante e perfino più detestabile di quando era ragazzo. Riuscirà, Ophelia, a colmare il tempo perduto, recuperando i propri sogni, nonostante le profonde ferite impresse nella sua anima e nel suo corpo?
E se, nel frattempo, i sogni fossero cambiati? Se l’amore, quello vero, avesse altri progetti per il cuore?
Un romanzo sul valore delle prime impressioni, sul senso di colpa, il perdono e il riscatto. La storia di una passione fortissima e di un sentimento assoluto che travalica il tempo e l’apparenza.

RECENSIONE


È risaputo che la condizione della donna nell’Inghilterra del 1800 era molto difficile, le conquiste di cui oggi possiamo godere sono il frutto del coraggio e della personalità che ritroviamo anche nella protagonista di questo romanzo.


Se voglio rimanere eterna nella sua anima, devo fare qualcosa che abbia un sapore di prima volta e di per sempre.


Non solo il genere femminile aveva la sola funzione procreativa, e la scelta della moglie ideale ricadeva spesso sul lustro che poteva dare alla famiglia e all’appetibilità della dote.

Ma anche, l’aspetto esteriore doveva essere adeguato ad eventi o a serate speciali in cui era necessario apparire.


La bellezza è un bene fragile, dura troppo poco per farci affidamento, è più effimera di un sogno.


 Restare nubili significava portare sventura alle famiglie che non avrebbero avuto la sicurezza di dare un futuro al loro buon nome.

Quasi sempre ci si sposava per convenienza, raramente per amore. Le unioni erano organizzate dalle rispettive famiglie quando i futuri sposi erano molto piccoli o addirittura ancora nel grembo materno.

Tutto questo soffocava i sentimenti rendendo uomini e donne schiavi di regole sociali che nulla avevano a che vedere con l’amore.

Ne sa qualcosa Lord Philip Percy, erede del conte di Alnwick, costretto per una volontà testamentaria di suo nonno, a sposare Ophelia una ragazza all’apparenza fragile, spezzata da un tragico incidente che trasforma la sua esistenza lasciando che le paure prevarichino sui suoi sogni.


Eppure, nonostante il peso della coscienza che talvolta affiora e mi pungola, non posso fare a meno di affrontare queste piccole evasioni come avventure alle quali non vorrei in alcun modo rinunciare.


Tra i due inizialmente non scorre buon sangue, il conte sopraffatto dal suo titolo nobiliare, tiene distante Ophelia in maniera altezzosa e non la considera adatta al suo rango.

La ragazza dal canto suo detesta Philip, considerandolo l’emblema di una classe sociale che ritiene donne come lei non alla propria altezza.

Ma è soprattutto l’orgoglio a tenerli distanti, offuscando i loro occhi e guidando i loro gesti per nascondere quello che provano davvero.


Il destino era sempre un nemico, concedeva brevi illusioni, parentesi di amore, variazioni di sole e speranza, per poi far calare ogni sipario e seminare inganni, solitudine e tempesta.


Ho accettato volentieri la sfida, e con piacere mi sono trovata catapultata indietro nel tempo, grazie anche ad una scrittura scorrevole e accattivante, per vivere una storia romantica e a tratti ironica che mi ha aiutata a sognare e a riflettere molto su come pur essendo ambientata nel diciannovesimo secolo, possa richiamare a tematiche dei nostri giorni.

Troppo spesso, le donne sono costrette a vivere situazioni che le portano ad apparire piuttosto che ad essere, per trovarsi all’altezza di una società che pretende un fisico perfetto o un viso che non vada incontro allo scorrere del tempo.

Donne rese insicure da rapporti malati o da situazioni lavorative che le costringono per lo più ad essere quello che non sono.


Quasi venticinque anni, per una donna, rappresentano pressochè la fine di ogni speranza di matrimonio. Soprattutto con questa faccia. Denaro non ne ho mai posseduto e sono stanca di vivere in ristrettezze. Dunque, desidero diventare contessa più di ogni altra cosa; non avrete possibilità di liberarvi di me se non uccidendomi.


L’aspetto esteriore di certo non offre la chiave dell’anima di una persona, a volte ci si basa su un giudizio troppo superficiale.

 Questo emerge anche dall’iniziale atteggiamento dei due protagonisti, influenzato dai pregiudizi di classe, dall’orgoglio, dal senso di inadeguatezza e dalla loro giovane età.

Le stupende ambientazioni capaci di trascinare il lettore nel vivo della storia mi hanno aiutata ad immaginare ogni scena senza fatica, passando dallo sfarzo dei palazzi nobiliari alla modestia delle abitazioni più semplici ma riscaldate dal cuore dei suoi abitanti, dandomi il privilegio di emozionarmi e di sorridere insieme ai molti personaggi, che sebbene fungano solo da contorno lasciando spazio a Philip e Ophelia saranno decisivi nell’evoluzione della loro relazione.


Voglio essere all’altezza di Ophelia e diverso da mio padre e dalle lezioni di egoismo che mi ha sempre impartito.


Concludo augurandomi che ogni donna possa essere sempre amata sinceramente, trovando in ogni momento della vita solo motivi per sorridere annullando ogni paura.

Consiglio questa lettura agli amanti dei romanzi storici, vi troverete davanti ad una protagonista forte e coraggiosa che non rinuncia alla propria dignità, e a un conte capace di rendere il suo cuore nobile degno del titolo di cui è investito.

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