
IL RUMORE DEL PALLONE SUL CEMENTO di Dario Santonico
Titolo: Il rumore del pallone sul cemento | |
Autore: Dario Santonico | |
Serie: Autoconclusivo | |
Genere: Narrativa | |
Narrazione: Prima persona | |
Tipo di finale: Concluso | |
Editing: ottimo | |
Data di pubblicazione: 6 Settembre 2018 | |
Editore: Bookabook |
TRAMA
Domenico e Giulio si conoscono da quando hanno dieci anni. Più precisamente da quando, nelle campagne della provincia romana, un pallone calciato male da Giulio unì le loro vite per gli anni a venire. Ormai adulto, Domenico ripercorre con la memoria il tortuoso percorso della loro amicizia. Dalle giornate passate a costruire casette sugli alberi alle prime gite scolastiche. Dai primi amori alle scazzottate. Dalle fughe improvvise ai ritorni inattesi. Nonostante le loro evidenti diversità, i due si ostinano a mettere in gioco la loro costante e incessante forza per tentare di colmare l’uno le rugosità dell’altro, ritrovandosi, infine, entrambi completati. Una storia che parla di una profonda amicizia, dell’evoluzione dei sogni e della riscoperta di quelle strade che sembravano dimenticate per sempre.
RECENSIONE
Domenico racconta come è nata l’amicizia con Giulio partendo dal loro primo incontro, un pallone rimbalzato al di là di un cortile e una richiesta di aiuto per recuperarlo
“Alzai lo sguardo verso quella voce sconosciuta e vidi Giulio per la prima volta. La nostra prima conversazione avvenne grazie a un pallone. Effettivamente, ora che ci ripenso, tutta la nostra amicizia partì da quello. Non posso fare a meno di pensare che se la rete fosse stata un po’ più alta da non permettere al pallone di passare o i suoi piedi fossero stati più precisi, oggi non sarei qui.”
Tutta la storia scorre davanti agli occhi, come sfogliare un album di fotografie; segui due bambini di dieci anni sfrecciare in bicicletta, correre nei prati, provare a pescare; tutto raccontato con un linguaggio semplice, diretto ma condito con tante metafore vere e poetiche. Ti ritrovi a sentire il rumore sordo di un pallone che rimbalza, le risate dei bambini che si divertono e ripensi a quando giocavi spensierata da piccola. Questa è la storia di un’amicizia così forte tra due bambini che hanno caratteri ben delineati ma opposti; l’autore li descrive analizzandoli in modo semplice e intenso, tanto da farti credere di conoscerli veramente anche tu. Domenico ha una famiglia solida alle spalle e ha sempre bisogno di stare con gli altri per avere l’approvazione del gruppo ma questo espediente non lo rende sempre soddisfatto; Giulio invece, per fuggire da un famiglia opprimente, sogna con la testa tra i libri, ha una fantasia sconfinata, insieme a una curiosità negli occhi che lo porta sempre a voler conoscere le cose a fondo e a esplorare il mondo.
“Eravamo complementari. Io lo portavo nel mondo reale, come quel giorno, lui mi spingeva a inoltrarmi nelle tortuosità della mia mente.”
Nel libro ci sono solo Domenico e Giulio che prendono tutta la scena, tenendo in secondo piano i genitori, i compagni che incontreranno e gli amori che gli faranno palpitare il cuore. Anche se le persone intorno a loro cambieranno e influenzeranno la loro vita, tutti e due lavoreranno sodo per realizzare i propri sogni; sbaglieranno, affonderanno ma sempre con una grande forza di volontà e la voglia di voltare pagina per essere gli artefici del proprio destino.
“Negli anni seguenti la vita ci avrebbe insegnato che le ambizioni mutano. Prendono il colore dello scenario che si ritrovano intorno, come camaleonti che necessitano di cambiare pelle per sopravvivere a un predatore… I mesi scorrevano velocemente e noi, come i salmoni, tentavamo di risalire la corrente dei giorni che passavano, senza riuscirci.”
Le loro strade si divideranno portandoli a differenti destinazioni che non avevano previsto o programmato; cambieranno scuola e città ma l’intensità della loro amicizia rimarrà la stessa, anzi direi quasi che si rafforzasse malgrado la distanza tra loro. Ho apprezzato da romana l’ambientazione nella periferia e nel centro della città, ho rivisto con piacere luoghi conosciuti.
“Roma è fatta così. Ti avvolge nella sua tentacolare morsa fatta di storia, gas di scarico, bestemmie urlate tra automobilisti nervosi e monumenti eternamente in piedi che sfidano i secoli.”
Leggendo ci si dimentica che si tratta di un racconto, sembra tutto così reale, i personaggi, le ambientazioni, quasi si tratti di un diario autobiografico. Dovrei chiederlo all’autore se ha davvero vissuto una amicizia così.
Ho letto il libro in un pomeriggio, le pagine scorrevano senza che me ne accorgessi, sorrisi, risate, lacrime, tante lacrime, quelle dei protagonisti e le mie. Non saprei dire se mi sono commossa per le loro vicende o per me; so solo che la storia di Domenico e Giulio ha riattivato la corrente del mio cuore riportando a galla sentimenti che tenevo nascosti. È bastata la storia di un’amicizia per fare scattare l’interruttore dei ricordi e della nostalgia.
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