
IO SONO PIU’AMORE di Francesca Fioretti
Titolo: Io sono più amore | |
Autore: Francesca Fioretti | |
Serie: Autoconclusivo | |
Genere: Narrativa | |
Narrazione: Prima persona | |
Tipo di finale: Concluso | |
Editing: ottimo | |
Data di pubblicazione: 6 Maggio 2021 | |
Editore: La nave di Teseo |
TRAMA
Quando in un istante la tua vita esplode cancellando ogni cosa per come l’avevi conosciuta, non hai altra scelta che attraversare il dolore e ricostruire un nuovo senso di te, capace di abbracciare il passato e di slanciarsi in avanti.
Francesca e Davide si incontrano e si innamorano con la forza del perfetto incastro di chi non ha gli stessi occhi ma vuol vedere il mondo con lo sguardo dell’altro. Francesca è arrivata nel mondo dello spettacolo quasi per caso, lasciando gli studi universitari per tracciare una strada che le somigliasse di più: indomita, artistica, sempre vera a costo di farsi impervia. Davide è un calciatore dal talento nitido e dall’umanità luminosa, amato, riservato, leale.
La loro è una storia d’amore lanciata in corsa verso il futuro: i viaggi liberi e spericolati, la convivenza a Firenze dove Davide è il capitano della Fiorentina, l’arrivo di Vittoria, una figlia amatissima che è anche la prova della caparbietà del destino. Tre anni fa, durante una trasferta, Davide non si risveglia: una malattia cardiaca non diagnosticata lo porta via nel sonno, lontano da casa. Se il mondo è attonito, per Francesca in quel momento inizia una nuova esistenza, in cui nulla somiglia più a quella di prima. Ma Vittoria, l’amore sconfinato per lei, e il desiderio inesausto di credere in una rinascita, nella possibilità di una futura, sconosciuta felicità, la esortano a non rimuovere il dolore e contemporaneamente a non cedervi mai del tutto. Così Francesca impara da capo, giorno dopo giorno, a sognare, a volere, a ricostruire: inseguendo un’idea di libertà assoluta, di silenzio e cura, combattendo difficili battaglie legali. Impara a fare posto alla sofferenza per lasciare che a crescere e vincere sia sempre l’amore per gli altri e per se stessa.
Un libro intenso, imprevedibile, un inno poetico alla fragilità umana e alla sua irriducibile capacità di sorprendere, la voce di una donna che canta parole di eternità e che eternamente lotta perché, anche quando tutto appare perduto, non si smetta mai di credere nella luce.
RECENSIONE
Il 4 marzo del 2018 l’Italia intera, sportiva e non, si è svegliata apprendendo la triste notizia dell’improvvisa e prematura morte di Davide Astori, calciatore e capitano della Fiorentina.
Davide si è addormentato, per non svegliarsi più, in un albergo di Udine dove si trovava in ritiro con la squadra lasciando sgomenti l’allenatore e i suoi compagni.
Il sorriso che lo contraddistingueva si è spento per tutti, ma continua a vivere fervido nel cuore di Francesca, la sua compagna, e negli occhi della piccola Vittoria, la loro bimba di soli di due anni.
Se lui non c’era più, ci saremmo strette a sufficienza per sentirlo ancora; se la nostra vita era cambiata per sempre, ne avremmo inventata un’altra abbastanza libera per cambiare ancora.
Ho letto questa storia tutta d’un fiato, rapita e ammirata da ogni singola parola; non è solo l’omaggio ad un amore perduto, ma è un inno all’amore in tutte le sue forme, quello unico e insostituibile che ti prende per mano e ti accompagna per sempre, anche quando la vita decide di togliertelo così presto.
Ogni giorno la sofferenza palpita, si muove e cambia esattamente come lo fa una forma di vita. E ogni giorno l’amore l’accoglie, e vince.
Francesca è una mamma giovane, che da un giorno all’altro si è ritrovata ad affrontare una realtà triste, provando ad andare avanti soprattutto per il bene della sua bambina.
Ed è proprio l’amore per la piccola Vittoria che le dà la forza di reagire, e di affrontare passo dopo passo la vita senza Davide.
I viaggi, la ricerca di una nuova casa, il suo lavoro da attrice, tutto in funzione della sua famiglia, perché Davide non è più accanto a loro fisicamente ma lei continua in ogni istante a sentire la sua presenza confortante accanto.
Francesca scrive questo libro con l’intento di impedire che quello che è successo a Davide possa accadere di nuovo.
A volte i protagonisti dello sport vengono poco tutelati al fine di continuare a giocare, di fare spettacolo; ma anche loro hanno diritto a fermarsi quando situazioni gravi e delicate indicano che sia la cosa più giusta.
Davide Astori resta per tutti un calciatore di spirito onesto e leale, spero che i ragazzi in futuro possano crescere col suo esempio rendendo il calcio un momento di aggregazione e mai solo di competizione accanita.
Questo libro è una bellissima dimostrazione di resilienza, affrontare qualcosa di insormontabile riorganizzando positivamente la propria vita è possibile, e la forza per farlo la troviamo da chi, in un modo o nell’altro è costantemente accanto a noi.
Scrivo senso dove c’è rumore, cerco senso dove a volte non ci sono nemmeno parole. In assenza di suono o di cambiamento, essere noi stessi il suono e il cambiamento. In assenza di speranza e coraggio, attendere che qualcosa giunga a dirti che tutto è possibile, che tutto è nelle tue mani.
Se Davide è vivo in ogni cosa che sono e che faccio, allora si merita che io sia e faccia i sogni migliori.
Consiglio questa lettura a chiunque abbia il desiderio di accoglierla a cuore aperto, non pensando alla tristezza della storia ma dando importanza alla bellezza dell’amore vero.
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