
MAI SFIORATO di Miss Black
Titolo Mai sfiorato | |
Autore Miss Black | |
Serie: Red Oak Manor Collection | |
Genere: Contemporary Romance | |
Narrazione: Terza persona | |
Tipo di finale: Chiuso | |
Editing: Ottimo | |
Data di pubblicazione: 117 Maggio 2022 | |
Editore: Self Publishing |
TRAMA
Vash Cole è uno pseudo-umano. La sua serie di cloni è stata concepita per lavori in condizioni proibitive. Molto più forti degli umani, con un sistema respiratorio più efficiente, abili nel pensiero strategico, i cloni della sua serie hanno però scarse capacità comunicative. D’altronde, quando lavori in una miniera a gravità zero su un asteroide non ti serve saper discutere dei massimi sistemi. Pensa che la sua vita sarà tutta lì, duro lavoro e sempre più acciaio pensante al posto della carne, visto che gli incidenti nello spazio capitano di continuo. Ma l’Assemblea passa una nuova legge in favore degli pseudo-umani e Vash si trova a essere merce avariata, troppo danneggiato per lavorare ancora. Cosa peggiore, i padroni della compagnia mineraria, appartenenti a una nobile e antica famiglia di Teti, la capitale dell’Alleanza, sono costretti a riassorbire in qualche modo gli pseudo ora non più impiegabili nelle miniere.
È così che Vash conosce Galia, la prima persona che gli abbia mai accarezzato una guancia, una che lo tratta da essere umano e vuole insegnargli a vivere in un altro modo, con un po’ di tenerezza. Una donna così in alto da sembrare una vertigine.
RECENSIONE
È il primo libro di fantascienza che leggo di Miss Black, autrice che non risparmia ai propri lettori di vagare tra molteplici generi, offrendo storie che spaziano dal romance, ai paranormal, ai gialli fino ai fantasy. Mai sfiorato segna il ritorno, a sua ammissione, al primo amore.
Un’affinità elettiva quella di immaginare mondi futuri che si percepisce intensamente tra le pagine di questa storia originale, grazie alla quale la sua inesauribile fantasia prende campo trovando un appagamento sublime, fino a disegnare i tratti (tanto spaventosi quanto genialmente ideati) dell’evoluzione del genere umano.
Un mutamento genetico della nostra specie che Miss Black concepisce senza risparmiarsi in dettagli, delineando con grande accuratezza alcuni aspetti inquietanti di questa futura società: il totale controllo della procreazione, la produzione in laboratorio di schiavi ideati per ogni tipo di bisogno, l’assenza dell’importanza dei legami familiari, lo spadroneggiare del pregiudizio e dell’ingiustizia e una stratificazione sociale esasperata, in cui i privilegiati predominano su un esercito di pseudo-umani, concepiti per essere al loro servizio e distinti per grado di umanità e consapevolezza:
Gli pseudo-umani dovevano essere “individuati”, ossia resi individui unici con un chip, ed equiparati agli umani nati dal grembo di una madre. O da una gravidanza in utero artificiale, il sistema preferito dalle classi sociali più elevate. Era così che Galia e Endor avevano avuto due bambini.
Una società cinica in cui si è umani solo per scopi specifici e dove le emozioni sono quasi dimenticate, come accade a Galia, moglie per contratto e madre su progetto che si ritrova ad avere a che fare con una guardia del corpo del tutto speciale.
Lo pseudo-umano era come una freccia puntata verso terra, con le spalle larghe, mastodontiche, il petto ampio, i fianchi stretti e le gambe lunghe, nerborute. Anche se nerboruto lo era in generale. La tuta da lavoro di polimeri grigi era del tipo che si adatta automaticamente al corpo e mostrava… rigonfiamenti e stretti canyon di muscolo duro, distese bugnate, contrafforti e scivoli, percorsi da tendini come corde e vene a fior di pelle.
Dall’aspetto quasi minaccioso, Vash Cole è uno pseudo-umano con parti di metallo, ideato per lavori di fatica e che viene rimosso dal suo lavoro dopo anni in miniera. Una macchina a fine ciclo, fondamentalmente, divenuta inutile se non per proteggere (e forse compiacere) un’umana di nobile rango.
Un colosso di carne e metallo che fin dalle prime battute sembra incapace di parlare ma non di provare emozioni, come la paura:
Cole era ancora preoccupato e confuso. Disorientato. Non capiva la situazione in cui era, non ne capiva il senso e la logica. Perché i suoi padroni l’avevano portato lì?
In un mondo immaginario dove le regole sembrano scritte nella pietra e dove nessuno sembra libero di creare il proprio destino, Miss Black ci rincuora, offrendo a noi lettori la speranza più semplice ed efficace, quella che i sentimenti mantengono i loro poteri salvifici. Ovvio che per crederci la sfida esiste, e va affrontata, a partire dal presente, ovvero vincendo l’inganno di fermarsi in superficie, sia essa di metallo o di carne, e rinunciare a vedere oltre.
Spinta da un impulso difficile da spiegare, accarezzò una guancia irsuta dello pseudo-umano con il dorso delle dita. Per qualche motivo le sembrava che avesse bisogno di essere confortato.
Un libro godibilissimo, in cui la dolcezza e l’innocenza di un ragazzone di quasi due metri scioglie il lettore fino a commuovere. Una creatura dotata di una facoltà straordinaria: la purezza del cuore.
Per il sentimento che provava per Galia, Vash non aveva un nome. Sapeva solo che era grande e fatto di tante cose.
E l’eros? Il livello erotico è altissimo, soprattutto perché segnato dalla riscoperta di sensi ed emozioni perdute, raccontando un viaggio di connessione mentale e fisica struggente, che sfiora per poi travolgere. Un’umana di nobili natali ed uno schiavo quasi-umano da rottamare; due estremi che a dispetto di ogni probabilità annullano distanze e demoliscono i muri della diversità, gettando una luce confortante su un futuro alquanto buio.
Galia e Vash sono semplicemente perfetti insieme, nei dialoghi, nei silenzi e in amplessi dal gusto liberatorio, che risvegliano corpo e cuore. E non solo i loro.
Una delizia imperdibile.