IO RESTO di Valentina Macchiarulo

IO RESTO di Valentina Macchiarulo

Titolo: Io resto
Autore: Valentina Macchiarulo
Serie: Autoconclusivo
Genere: Narrativa
Narrazione: Prima persona
Tipo di finale: Concluso
Editing: ottimo
Data di pubblicazione: 10 Dicembre 2020
Editore: Edizioni Effetto

TRAMA


La libreria è piccola, di paese. Ha gli scaffali ricoperti di carta crespa colorata e una sola vetrina, dalla quale entra imperiosa la luce del giorno. Dentro, una scrittrice – Lei – presenta il suo libro, il raggiungimento di un sogno. A guardarla, Emil. Coppola in testa e posa strafottente… o forse no. Perché le parole di Lei gli cadono addosso, dentro. E non può evitare di consegnarle di nascosto le sue, di parole, anche se solo su un biglietto scritto a matita e infilato di nascosto nel libro che la scrittrice porta sempre con sé. Poi, aspetta di vederla uscire e allontanarsi prima di andare a casa e attenderne l’arrivo. Quando entra però non è solo, perché altri sono già arrivati prima di lui. Li conosce bene, ognuno ha un nome e un peso in questa serata calda che sa di teatro. Tati e le sue scarpe col tacco, seduta sulla poltrona di velluto verde che chiede del vino, Nané che pettina una bambolina, Donna Melina e il suo foulard di seta floreale che le nasconde gli anni e la storia. E il Signor Tim, che fuma.Ma Lei dov’è? Sa che la stanno aspettando? Tra una sigaretta, una Rossana e dell’Amarone servito in un calice, cinque persone attendono la voce di colei che decreterà il loro futuro, chi tra loro potrà restare quella notte e quella dopo ancora.

RECENSIONE


L’autrice dedica questo romanzo a tutte le persone che, almeno una volta nella vita, hanno avuto il coraggio di restare.


“Di fermare i propri passi e alzare lo sguardo per osservare tutto ciò che c’è intorno. Di respirare e cercare in quell’atomo di ossigeno tutta la libertà di scelta. È importante lasciare andare, lasciarsi andare, ma è essenziale anche trattenere, capire cosa è giusto accettare che sia vivo ed evidente in noi.”


In questo romanzo ho conosciuto cinque personaggi diversi tra loro, ma che hanno in comune la voglia di stare insieme, aiutarsi, comprendersi con un fortissimo desiderio di vivere. Il primo che ho incontrato leggendo è stato Emil una persona vitale, sempre in movimento con il corpo e la mente, un artista e soprattutto un grande sognatore. Emil è l’anima della compagnia, trascina tutti con progetti e desideri, a volte impossibili da realizzare.

Ecco arrivare dopo qualche pagina anche il Sig. Tim; lui ed Emil sono amici, di quelli che si compensano perché insieme riescono a superare i loro limiti; Tim frena l’esuberanza di Emil e quest’ultimo lo aiuta a superare la sua estrema serietà.

Di lui Tim dice che “è quel brivido di scelleratezza che non avrei mai provato se non fosse diventato mio amico.” Il Sig. Tim ha un animo buono e gentile ma e’ troppo attaccato alla realtà, al controllo, sempre pieno di “se” e di “ma” che frenano il suo entusiasmo. È il personaggio che preferisco tra tutti, forse perché sono così anche io, sincera e leale ma a volte il mio rigore allontana le persone.

L’autrice fa parlare Tim con queste parole:


“conosco il mio peso: non sono piuma, neanche polvere e resto. Fermo. Resto, perché io non so andare via senza fare rumore, senza causare un brivido.”


Tim sta vicino a tutti, è il mediatore della compagnia che ricorda agli altri che hanno dei limiti ma devono provare a superarli restando ancorati a sé stessi.Nel gruppo di amici c’è anche una donna, Tati, immaginatela con un tubino nero, scarpe alte che sorseggia sensualmente un calice di vino rosso.

Tati odia aspettare, vuole tutto e subito e sa come ottenerlo. Può sembrare una persona superficiale e frivola, sempre a pensare a vestiti e trucchi ma è anche una amica fedele che non ti lascia mai sola.

Continuo nella lettura ed ecco che fa la comparsa Donna Melina che con la sua saggezza riesce a spazzare via la polvere dai pensieri delle persone. Nella sua vita ha affrontato tante strade, tante salite e ha nel cuore ricordi felici e dolorosi che difficilmente condivide con gli altri; ma non è così brava a nasconderli perché i suoi occhi e la valigia che si porta sempre dietro aiutano ad interpretare tutto il suo mondo. Questa è la sua filosofia di vita, il modo in cui Donna Melina affronta le difficoltà e le distanze, sempre cercando di farlo senza avere pene sul cuore:


«Bisognerebbe imparare presto a capire che a definire una strada difficile o faticosa da percorrere non è la distanza dalla sua meta, né le sue salite o i passaggi più ripidi e irti. Il suo grado di difficoltà è dato dallo stato d’animo con cui la affrontiamo.”


Mentre leggo vengo attirata da una carta rossa che riconosco bene, e’ l’incarto delle famose caramelle Rossana che adoravo da bambina e adoro ancora; e incontro la piccola Nane’ che pettina la sua bambola e guarda il mondo attraverso la plastica rossa trasparente della caramella e tutto lo spazio attorno a lei assume un intenso colore.Se pensate che la compagnia sia al completo sbagliate di grosso perché, in questo mix di personalità, c’è anche una scrittrice; questa donna si barcamena tra il suo ruolo di mamma, moglie e lavoratrice e  sta faticosamente cercando di far ripartire la sua vita e di dedicarsi nuovamente a sé stessa. Riuscirà ad amalgamarsi con gli altri, a gioire di nuovo della compagnia, a camminare libera e sorridente?Lo saprete continuando a leggere questo romanzo che vi incuriosirà e vi farà fare un viaggio dentro voi stessi; sono sicura che vi commuoverete fino alle lacrime come è successo a me. E vi renderete conto che per raggiungere gli obiettivi a cui aspiriamo ci vuole tanto coraggio, una dose di consapevolezza di sé e, perché no, anche un pizzico di follia che aiuta sempre.


“La verità è che siamo composti da mille strati di noi stessi, stesi e attaccati l’uno all’altro, che mischiano odori, umori, sapori.”


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