Il giorno del mio diciottesimo compleanno pensai che la vita stesse per sorridermi, lungi dall’immaginare cosa in realtà stesse per serbarmi. Qualcosa più grande di me mi avrebbe presto travolta, scossa alle fondamenta, gettando il mio corpo e il mio cuore in pasto a una persona con l’animo di un lupo selvatico. Per tutti sarebbe stato uno scandalo e una vergogna: nessuno avrebbe compreso, perché nessuno conosceva le molteplici verità che quel lupo era stato così bravo a celare. Forse un cuore, seppur logoro, l’aveva anche lui. E forse, se avessi lottato e ignorato le apparenze, prima o poi lo avrei scoperto.
RECENSIONE
Ho conosciuto la Chillon grazie a Alakim e mi sono innamorata all’istate della sua penna. La particolarità, oltre all’eleganza, è il saper esprimere in maniera sottile ma potente il senso del proibito. È un’autrice eclettica, che spazia dallo Urban Fantasy, allo storico, fino all’erotico. E lo fa in maniera egregia, con quella fluidità propria di chi ha un vasto bagaglio culturale e un talento raro per l’arte del raccontare.
Ne ho avuto l’ennesima conferma con l’erotico Giada, un amore colpevole, primo volume autoconclusivo della trilogia pietre preziose.
La storia gira intorno a uno dei cliché più controversi, ovvero il legame tra un uomo maturo e una ragazzina. Tuttavia, l’illecito non si riduce alla sola differenza anagrafica tra i due protagonisti.
Vincent ha quarantatré. È il miglior amico del padre, frequenta da sempre la loro casa, tanto che per Giada è un secondo genitore. A un certo punto, però, smetterà di essere lo zio acquisito che giocava con lei da bambina, si accorge, infatti, di tutta una gamma di peculiarità che lo schermo dell’infanzia le impediva di vedere. Lui possiede quella cupezza che è la cifra del suo fascino. Vincent è oscuro, pericoloso, è il salto nel buio che nessuna brava ragazza si sognerebbe di fare. E Giada è una brava ragazza: ha appena diciotto anni, è studiosa, pacata, introspettiva, insicura di sé, non si crede bella né interessante, per tale motivo cerca conforta nel dolore.
Il punto però è un altro: chi seduce chi?
Il lupo cattivo che attende la vittima nascosto nell’ombra, o la fanciulla che perde consapevolmente la strada maestra? A dividerli c’è un abisso che appare incolmabile e che loro riempiranno di sotterfugi, baci rubati, bugie, carezze e morsi. E mentre il loro amore si plasma intorno a una voracità insaziabile, verità inconfessabili vengono alla luce e rimescolano le carte.
Non è certo la prima volta che viene trattato questo argomento scabroso – come dimenticare Vladimir Nabokow e la passione scandalosa del maturo professor Humbert per la dodicenne Dolores – ma la vena sensuale dell’autrice, il sottofondo proibito e non ultimo lo stile raffinato e introspettivo fanno di questo romanzo un indimenticabile.
Recensione a cura di Estelle Hunt in esclusiva per Reading Marvels
Link per l’acquisto di Giada. Un amore colpevole. QUI
Nina Ferretti, ventisei anni, ha sempre dovuto fare i conti con il proprio corpo. Un corpo a cui manca qualcosa, un corpo a cui è stata preclusa la possibilità di scegliere. Da anni colleziona una serie di relazioni con la data di scadenza, senza futuro e senza promesse. Lavora di notte e dorme quando fuori la città si sveglia, incastrata in un eterno presente che la tiene al sicuro dalle sofferenze e dalle paure ma che non le fa neanche battere il cuore. Tranne quando incontra Mattia Bernini, trent’anni, affascinante fotografo con il quale instaura subito una delle sue relazioni senza futuro. E quando sembra che i due non riescano a fare a meno l’uno dell’altra, i fantasmi del loro passato rischiano di compromettere tutto ciò che stanno faticosamente costruendo insieme.
Dopo la serie “How to disappear completely” e gli autoconclusivi “Invisible Sun” e “Close to me”, Elle Eloise torna con “Cosmic Love”, non soltanto una storia d’amore, ma una storia sull’amore.
RECENSIONE di Sara
Di certo ognuno di voi, almeno una volta nella vita si sarà sentito imperfetto o poco adatto a condividere con gli altri emozioni o sensazioni ritenute importanti.
Questo perché quasi sempre, i nostri difetti e le nostre mancanze prendono il sopravvento sul resto rendendoci incapaci di trovare il nostro posto nel mondo.
È quello che succede a Nina, una ragazza di 26 anni, provata e ferita dalla vita tanto da essere costretta a nascondersi dietro abiti informi e comportamenti che non le rendono giustizia.
Una vacanza, ecco cosa potevo essere per loro. Ecco cos’erano i ragazzi per me. Una breve vacanza dalla monotonia della mia vita.
Le sue certezze crollano quando incontra Mattia, un ragazzo diventato uomo troppo in fretta, che la colpisce da subito ma che come d’abitudine cerca in tutti i modi di tenere lontano.
Stavolta però è diverso, Mattia è un fotografo, un professionista capace di cogliere il bello in ogni cosa, di mettere in evidenza particolari che agli potrebbero rivelarsi insignificanti.
Allora non lo sapevo ancora, ma alcune creature hanno bisogno del buio per brillare.
Conosce Nina e trova il bello in lei, la aiuta a sentirsi compresa, sicura di sé, finalmente completa.
E aiuta sè stesso finalmente ad amare senza riserve, a donarsi completamente ad un altra persona accogliendola in maniera completa.
Da quando c’era lei non avevo più sentito quell’urgenza, quel bisogno di andare dall’altra parte del mondo per essere felice. Stavo bene ovunque, anche nel giardino di casa mia.
Ormai seguo e stimo Elle Eloise da anni, aspettando in trepidante attesa ogni storia che ci regala grazie alla sua brillante penna.
Dopo “Invisible sun” pensavo che nessun’altro libro potesse toccarmi tanto nel profondo, emozionandomi in modo delicato e unico.
“Cosmic love” ha smentito le mie convinzioni, e ancora una volta mi sono trovata di fronte ad una storia talmente vera da sentirla mia dalla prima all’ultima parola.
Durante la lettura colpisce come la semplicità del vissuto di due ragazzi fragili come Nina e Mattia, possa diventare il loro punto di forza per provare a ripartire cercando insieme la vera felicità.
Ero perfettamente consapevole di essere nei guai. Ero perfettamente consapevole che il treno della mia vita stava per deragliare. Ero perfettamente consapevole che mi sarei schiantata. Ciò nonostante, da quel momento in poi non fui più in grado di governarne la rotta e decisi di godermi almeno il viaggio.
È proprio questo il segreto della scrittura di Elle Eloise, storie mai banali, personaggi straordinariamente veri, e talmente reali da riuscire senza fatica a sentirli, a immaginarli e a condividere con loro ogni momento.
È difficile vivere con un vuoto dentro, e soprattutto con la consapevolezza di non poterlo colmare mai; ti senti fuori luogo, inadeguato a stare con gli altri, incapace di provare le loro stesse emozioni e sensazioni.
Fino a che non ti fermi ad analizzare il motivo di quella mancanza, e ti rendi conto che la vita ti ha dato comunque un’altra possibilità, per sorridere, per amare, per godere a pieno di ogni momento; solo apprezzando questo si riesce davvero ad accettare quello che purtroppo mancherà per sempre.
Forse ci piaceva quel brivido, il non sapere esattamente cosa stessimo facendo e perché. Era bello, quello era tutto ciò che contava. E ce lo facevamo bastare.
Consiglio questo libro a chi a voglia di emozionarsi davvero, mettendo a nudo la propria anima per ritrovare la fiducia in sé stessi e la voglia di amare davvero.
RECENSIONE di Alessia
“Allora non lo sapevo ancora, ma alcune creature hanno bisogno del buio per brillare. “
E’ in questa citazione che si racchiude una delle più belle immagini simbolo di questo libro, parole suggestive che evocano il potere dei ricordi come fossero flash indelebili in grado di predire il nostro destino.
Ed è quello che avviene a Mattia, protagonista maschile dell’ultimo romanzo di Elle Eloise, autrice che attraverso i suoi libri ci ha fino ad oggi abituati a metterci lo zaino in spalla per esplorare i sentieri tortuosi dell’animo umano.
Stavolta però siamo difronte ad una storia più intima e matura, in cui il filo conduttore che detta l’itinerario del viaggio è l’evoluzione dei sentimenti che si sviluppano all’interno di una coppia. Un percorso che in questo libro mette a fuoco con estrema lucidità le fasi della nascita di un amore in cui si alternano luci ed ombre, salite e discese, equilibri e squilibri.
Una storia dalla struttura essenziale, senza fronzoli, che per questo lascia spazio ad un percorso introspettivo di rara intensità. Un racconto potente amplificato da uno stile di narrazione scandito ad arte dai punti di vista dei due protagonisti, Mattia e Nina, che alternano riflessioni interiori e flashback portando il lettore ad un coinvolgimento crescente della storia.
“Cosmic love” prende il titolo da una canzone di Florence & the Machine, gruppo britannico dalle sonorità sofisticate tipiche dell’indie rock, scelta che conferma la passione dell’autrice verso le arti visive e sonore, come la musica e la fotografia, professione del protagonista del romanzo.
Ero cresciuto abbastanza in fretta da eliminare in modo precoce e permanente alcuni atteggiamenti del tipico “scazzo adolescenziale”. Mai stato quel tipo di adolescente, e sicuramente non sarei stato quel tipo d’uomo.
Mattia è un ragazzo cresciuto più in fretta dei suoi coetanei a causa della prematura morte del padre. Di professione fotografo, fin da adolescente è abituato a occuparsi di sé stesso fino a divenire col tempo un uomo solido e sicuro, un porto in cui rifugiarsi nelle giornate di tempesta, capace di offrire un abbraccio di conforto e una protezione dal dolore.
A un certo punto, notai che aveva abbassato la testa di scatto, lasciando scivolare in avanti quei capelli lunghissimi, a chiuderla dietro una tenda.
Nina è una ragazza in fuga da sé stessa e in perenne ricerca dell’anonimato, dopo un evento del passato che l’ha segnata in modo irreparabile. Una creatura notturna che vive sentendosi a proprio agio solo nel buio e che ho sentito profondamente per la sua estrema fragilità e per la consapevolezza della sua diversità, aspetti che la rendono un personaggio sfaccettato e di grande spessore umano.
Due ragazzi con bagagli di esperienze profondamente diversi e che, nonostante opposte visioni della vita, intraprendono una relazione inizialmente dominata dalla passione e dall’attrazione fisica, prima ancora di frequentarsi.
Come può una storia nata con questi presupposti diventare amore, soprattutto se il futuro non è contemplabile? Se da una parte non tutti gli amori sono uguali come non lo sono tutti i legami, dall’altra è utile ricordare quanto sia importante cogliere le sfumature, capire le differenze, distinguere i contesti in cui l’attrazione si mischia alla paura, la passione ai dubbi, l’infatuazione alle preoccupazioni su un futuro da condividere.
Con Mattia c’era stata una scintilla. Un momento. Uno sguardo, un tocco diversi.
La scintilla che nasce improvvisa tra Mattia e Nina ha i colori straordinari dell’alba e del tramonto, attimi ordinari in cui la natura sfoggia il suo abito più bello attraverso il mistico sfioramento della notte con il giorno e viceversa, creando così istanti di pura e solenne magia.
Ma come questi fenomeni tanto meravigliosi quanto fugaci possono durare?
Scoprirlo è possibile leggendo questo romanzo che esplora la particolare dimensione che si crea quando nasce un legame difficile da ignorare e che cresce, per poi fermarsi e poi ripartire fino a costruire patti, a negoziare, imparando a fare pace anche con sé stessi.
Mattia e Nina sono come una coppia di ballerini che devono controllare i propri passi senza trascinare l’altro in una danza in cui l’empatia, la reciprocità, la cura e la tolleranza devono brillare per celebrare l’amore, oltre la paura e la sofferenza. Solo se si eseguono questi passi con efficacia e intelligenza si potrà creare le basi necessarie ad affrontare le fasi seguenti, seppur sia difficile ballare con un dolore invalidante che blocca gli arti.
La mia era una malattia, che mi rendeva zoppa nel vorticoso balletto della vita.
Un romanzo maturo, ricco di tenerezza in cui identificarsi è facile, ricordando quanto l’evoluzione dei sentimenti non dipende dal tempo e che le modalità in cui le varie fasi si susseguono non sono regolamentati. L’amore richiede un lavoro artigianale che compromette e arricchisce, in cui lo sguardo comprende, l’udito ascolta e il cuore capisce, cede e accoglie. Non di meno, una storia come simbolo della difficile condizione in cui molte donne si ritrovano a vivere sulla loro pelle per molteplici motivi e che lascia la profonda amarezza della mancanza di libertà, quella di poter scegliere.
Il percorso di Nina non offre sconti ma lancia un messaggio universale di coraggio e speranza verso le donne come lei: credere di valere la pena e di essere amate fino a costruire un futuro con qualcuno, al di là di tutto.
Sollevai il braccio a indicarla. Anche Nina l’aveva vista, ne ero certo. Eppure, nessuno dei due disse nulla. Io però espressi il mio desiderio. Anche se erano tutte bugie, anche se la donna accanto a me era convinta di farmi del male, io l’avrei voluta lo stesso. Preferivo soffrire con lei per le nostre mancanze che star bene con un’altra che non amavo.
Non vi è luce più bella di quella di una cometa che spruzza nel cielo milioni di stelle, quella di una lucciola da inseguire in un prato d’estate, visioni che ci ricordano la magia di quando siamo stati bambini, ancora pieni di sogni e con lo stupore negli occhi. Perchè spesso la luce più bella è quella che ci illumina dentro e che ci fa brillare.
Un romanzo che porta lontano nel cuore di tutte le donne e di tutti coloro che hanno scelto di amarsi nella loro unicità.
In the shadow of your heart
I took the stars from my eyes, and then I made a map
Nina Ferretti, ventisei anni, ha sempre dovuto fare i conti con il proprio corpo. Un corpo a cui manca qualcosa, un corpo a cui è stata preclusa la possibilità di scegliere. Da anni colleziona una serie di relazioni con la data di scadenza, senza futuro e senza promesse. Lavora di notte e dorme quando fuori la città si sveglia, incastrata in un eterno presente che la tiene al sicuro dalle sofferenze e dalle paure ma che non le fa neanche battere il cuore. Tranne quando incontra Mattia Bernini, trent’anni, affascinante fotografo con il quale instaura subito una delle sue relazioni senza futuro. E quando sembra che i due non riescano a fare a meno l’uno dell’altra, i fantasmi del loro passato rischiano di compromettere tutto ciò che stanno faticosamente costruendo insieme.
Dopo la serie “How to disappear completely” e gli autoconclusivi “Invisible Sun” e “Close to me”, Elle Eloise torna con “Cosmic Love”, non soltanto una storia d’amore, ma una storia sull’amore.
TEASER
Mi girai, appoggiandomi al lavello con un fianco, per ritrovarmela di fronte, piccola come un albero solido ma acerbo. Io che la osservavo dall’alto, lei che mi guardava spaurita e agguerrita, anche se tentava di dissimulare il nervosismo. Forse era proprio quello a intrigarmi. Il fatto che lottasse dentro se stessa, dentro quegli occhi che assorbivano ogni cosa, ogni luce, ogni ombra, ogni colore e diventavano un universo privo di stelle.
Le spostai una ciocca di capelli dietro l’orecchio.
Melody nasconde il suo passato sotto la maschera da ribelle, una spessa armatura di irriverenza e aggressività.
Insieme ai suoi migliori amici, Junior, Arden e Dustin, crea scompiglio tra i corridoi della scuola, fino al giorno in cui si spinge troppo oltre ed è costretta a scappare.
È un giorno di pioggia quello in cui Mansel inchioda con il suo pick-up, per evitare di investire la ragazza che sfreccia tra le auto in corsa. Quel momento cambierà ogni cosa. Per Melody, la ragazzina sfrontata che dissimula la gamma di grigi che macchiano il suo animo. Per Mansel, che è disorientato dal suo atteggiamento provocatorio e si sentirà, di volta in volta, sempre più responsabile per lei.
Per un cuore che ha finora vissuto nelle tenebre, il mondo inizierà a colorarsi di mille diverse sfumature.
Eppure…
Scaglie di Colore è il primo romanzo della dilogia Colors.
Una storia di sofferenza e allo stesso tempo di crescita, di amicizia e d’amore.
Tocca tematiche delicate e forti, quali il disagio giovanile, abusi e dipendenze. Se ne consiglia una lettura consapevole.
TEASER
“Attenta Melody, non senti quell’allarme che risuona in lontananza?
Fai attenzione, bambina, i neri e i grigi pretendono un risarcimento.
E tutti i colori che hai creduto di scorgere potrebbero ridursi in frantumi, lasciandosi dietro solo scaglie a disperdersi nel vuoto.”
Jeremy Rivers è un enigma. Ragazzo schivo e solitario, vive la sua vita in modo ossessivamente razionale e senza mai abbandonarsi troppo alle emozioni e ai legami affettivi. Le ombre cupe che cerca di lasciarsi alle spalle convivono in lui e minacciano ogni volta di distruggere la stabilità ritrovata nel corso degli anni. È un’anima colorata e luminosa, quella di una ragazza dalle labbra rosse come il peccato, che scuote il suo mondo in bianco e nero, creando, pennellata dopo pennellata, sfumature di colore in grado di convincerlo ad affrontare fantasmi mai sopiti. Due mondi opposti che si incontrano e si amano in modo viscerale, alla ricerca di un’armonia imperfetta, ma autentica, capace di sanare ferite dovute a imposizioni passate e mai del tutto dimenticate.
Questa è la storia di un pettirosso che vive la vita fino in fondo, attimo dopo attimo, senza mai scoraggiarsi, perché un bonsai può sopravvivere anche in un luogo inospitale, se lo si cura con devozione, e di una balena, un mostro gigante immerso in un oceano di caos, maestosa e terribile, che ricerca la propria dimensione, affamata di verità e sentimenti reali.
TEASER
Vago come un’anima in pena, carceriere e vittima della mia stessa mente. Corro da un lato all’altro del locale, guardo ovunque, ma non vedo nulla. La mia mente è già al collasso, completamente focalizzata verso ciò che la attende, da qui a un paio di giorni.
Non incrocio lo sguardo di Laure nemmeno una volta, nemmeno per sbaglio. Non posso permettere che lei mi legga dentro, ancora. Non posso lasciarla entrare in quella che è la mia essenza, fatta di piscio e fango, e che, come ogni volta che mi appresto a tornare a casa, risale a galla, come una papera di gomma abbandonata in uno stagno.
Alyssa Gardner ha scoperto di avere un dono speciale: riesce a sentire i sussurri dei fiori e degli insetti. Tutte le donne della sua famiglia hanno avuto la stessa sorte, fin dai tempi della sua antenata Alice Liddell, colei che ha ispirato a Lewis Carroll il suo celebre libro. E lei sta per compiere una scoperta che le cambierà completamente la vita: il Paese delle Meraviglie esiste davvero, non è una finzione ma un’incredibile verità. È un luogo molto più oscuro di come l’abbia dipinto Carroll e quasi tutti i personaggi sono in realtà perfidi e mostruosi. Per sopravvivere e per salvare sua madre da un crudele destino che non merita, Alyssa dovrà rimediare ai guai provocati da Alice e superare una serie di prove straordinarie. Tra insidie, pericoli e creature spaventose (dal Bianconiglio alla malvagia Regina Rossa) avrà al suo fianco Jeb, il suo migliore amico, di cui è segretamente innamorata e l’ambiguo e attraente Morpheus, la sua guida in quelle ignote lande incantate.
RECENSIONE
Mi è stato chiesto di scrivere una recensione di un romanzo che mi piace e io ho subito pensato in grande, non a un solo libro, ma a una saga, questa incredibile serie urban fantasy di A. G. Howard.
La serie è composta da:
Splintered (che in inglese significa scheggiato), pubblicato in Italia col titolo Il Mio Splendido Miglior Amico.
Uninged (scardinato, svitato), Tra Le Braccia Di Morfeo.
Ensnared (intrappolato), Il Segreto Della Regina Rossa.
Untamed (selvaggio) 6 Cose Impossibili (sequel, tre racconti)
The Moth In The Mirror (novella che si colloca tra Splintered e Unhinged, solo in inglese)
Alice The Absent: A Splintered prequel story (novella prequel, solo in inglese)
Il primo volume, Splintered, che poi dà il nome alla serie, è uscito nel 2013. Se riuscirete a superare il fastidio per il ridicolo titolo in italiano che richiama più un film con Carlo Verdone che un fantasy, rimarrete coinvolti in una storia eccezionale, dichiaratamente ispirata ai romanzi di Lewis Carroll, Le Avventure Di Alice Nel Paese Delle Meraviglie, (1865) Attraverso Lo Specchio E Quel Che Alice Vi Trovò, e ambientata parzialmente in quel mondo magico.
Se soffrite di entomofobia, ossia della paura verso gli insetti, inizialmente questo primo capitolo potrà farvi storcere la bocca ma vi posso assicurare che alla fine riuscirete a guardare una falena con sguardo diverso, visto che il fascinoso e misterioso protagonista maschile, Morpheus, si trasforma appunto in falena, ed è proprio lui che dà il titolo alla novella The Moth In The Mirror (La Falena Nello Specchio) purtroppo non tradotta in italiano a causa delle solite motivazioni prettamente economiche delle case editrici.
Il primo libro si apre nell’assoluta normalità, con una disincantata occhiata sulla vita dell’adolescente Alyssa Gardner, ragazza problematica, dalla famiglia disfunzionale da quando la madre è stata ricoverata in una clinica per malattie mentali. La sua passione è lo skateboard e l’arte; e il suo miglior amico, il bellissimo outsider e artista di talento, Jeb.
Sembra l’inizio di un romanzo giovanile di denuncia della società contemporanea ma, già dopo poche pagine, il sovrannaturale, come in un’opera teatrale di Harold Pinter, irrompe improvvisamente in quella quotidianità borghese e noi cadiamo in una serie di eventi paranormali che ci conducono nella fiabesca tana del Bianconiglio, per scoprire che di fiabesco non c’è proprio niente ma, anzi, è un mondo completamente reale, con le sue leggi, le sue regole, i suoi strani abitanti.
Partendo dal famoso libro di Carroll, la Howard lo rivisita magistralmente, a mio modesto avviso. Dimenticate la versione, seppur affascinante, del cartone animato della Disney, qui ne siamo ben lontani. La scrittrice costruisce una storia onirica, con scenografie caleidoscopiche e punkeggianti, irresistibili, un ritmo veloce, trascinante, che ci avvince nelle sue spire magiche senza darci tregua, catapultando il lettore accanto ad Alyssa (un nome che non è altro che un’altra versione del classico Alice), discendente dell’originaria Alice Liddell che finì in quella che è un’Altra dimensione, reale tanto quanto quella umana. La Howard pesca e mescola sapientemente da Carroll, da Neil Gaiman e da Tim Burton, ottenendo un effetto finale fantasmagorico, e caratterizza il personaggio più affascinante, Morpheus, come sosia di Brendon Lee, l’attore morto tragicamente durante le riprese del film Il Corvo.
Il personaggio di Morpheus è il mio preferito in tutta la saga, egli esercita quel fascino misterioso che da una parte ci fa temere delle sue buone intenzioni, dall’altro ci spinge ad abbandonarci fra le sue braccia. Da Morpheus ci si sente attratti come ci si può sentire attirati dal Lato oscuro di Anakin Skywalker in Star Wars: multisfaccettato, ambivalente, misterioso, pericoloso ma maledettamente affascinante.
Lui solleva una mano e inclina il cappello con un gesto incredibilmente sexy «Tu mi desideri, ammettilo!»
Anche se quello che ha detto non è del tutto falso, non glielo confesserò mai «Perché dovrei desiderarti?
Lui mi mostra tre dita e fa il conto alla rovescia «Misterioso. Ribelle. Inquieto. Tutte qualità che le donne trovano irresistibili.»
(Morpheus e Alyssa, da Splintered)
L’autrice, non paga di aver trasformato Alice in una ragazza punk e averla affiancata a un Brucaliffo uguale a Brendon Lee, unisce alla magia del Mondo delle Meraviglie anche il richiamo della vita terrestre, rappresentato da Jeb, l’artista umano pieno di talento e di guai, che ricorda vagamente lo splendido James Dean di Rebel Without A Cause (Gioventù Bruciata), ma con più testa sulle spalle, capace di gettarsi attraverso lo Specchio pur di seguire e proteggere la ragazza di cui è innamorato.
Proseguendo con la serie, i libri seguenti, ovviamente, non sono più intrisi da quel senso di straniamento che ci ha assaliti col primo capitolo, quando la quotidianità borghese di un romanzo che pare di denuncia alla società, viene rotta dall’erompere del sovrannaturale; con gli altri siamo già totalmente immersi in quell’atmosfera, anzi, le piccole parti nel mondo umano sono, stavolta, quelle ad apparirci maggiormente strane, perché sappiamo già che sono destinate ad avere un ruolo marginale. La Howard costruisce una trama originale pur ispirandosi largamente a una storia già nota, aggiunge particolari geniali e personaggi di contorno che non hanno nulla da invidiare a quelli principali: anche noi cadiamo nella tana del Bianconiglio e veniamo condotti laddove vuole la scrittrice, ricostruendo pezzo per pezzo un puzzle che potremo capire totalmente soltanto una volta sistemato l’ultimo tassello: niente è scontato.
I personaggi sono del genere che preferisco: vividi e multisfaccettati, con lati in ombra e lati alla luce, non i classici tipi fissi delle fiabe come il buono più puro della neve e il malvagio fino al midollo. Sono personaggi contrastanti, che mutano, che si evolvono, che possono crescere o regredire, come gli esseri umani, e quello che farà il percorso più lungo e difficile sarà Morpheus, e forse proprio per quello lo ameremo di più.
«Hai aperto il vaso di Pandora dentro di me, liberando le fantasie e le emozioni di un Netherling, e ora non è più possibile richiuderlo.»
(Morpheus e Alyssa, da Ensnared)
La saga si conclude in modo geniale con il terzo capitolo Il Segreto Della Regina Rossa, dove l’autrice supera ogni aspettativa, soprattutto nella scelta di come sciogliere l’intricatissimo nodo dell’amore fra tre creature. Il triangolo è sempre un’arma a doppio taglio, in un romanzo, come nella vita vera, poiché, inevitabilmente, qualche lettore rimarrà deluso dalla scelta dell’autore, qualcuno soffrirà. In Letteratura, spesso uno del trio si rivela non degno d’amore oppure, semplicemente, finisce per soffrire più degli altri due; o, se possibile all’interno del proprio genere letterario, gli viene inventata una scappatoia (basti pensare alla famosa saga Twilight e al modo in cui finisce Jacob Black, l’altro aspirante al cuore di Bella Swan). Ma la Howard, qui, ha inventato qualcosa di strepitoso, aiutata dal genere proprio del romanzo: è un fantasy, molto è concesso, appunto, alla fantasia, alla magia, si possono prendere strade che un romanzo classico non può permettersi.
Il quarto libro, Untamed, 6 Cose Impossibili, titolo ripreso da una frase della Regina di Cuori nel romanzo di Carroll, (Alice rise: «È inutile che ci provi», disse; «non si può credere a una cosa impossibile.» «Oserei dire che non ti sei allenata molto», ribatté la Regina. «Quando ero giovane, mi esercitavo sempre mezz’ora al giorno. A volte riuscivo a credere anche a sei cose impossibili prima di colazione.») contiene tre racconti che ci mostrano eventi che, credetemi, vorrete assolutamente approfondire una volta finiti i primi tre libri, per me è stata una graditissima conferma scoprire che questo quarto capitolo non era un mero espediente editoriale per racimolare ancora denaro da una saga che vende.
Consigliatissimi, a chi sa leggere in inglese, anche le due novelle seguenti, che ci danno ancora qualcosina in più.
La saga è disseminata da citazioni che ho apprezzato moltissimo ma, anche per un lettore non in grado di cogliere i tanti riferimenti, la storia è davvero piacevole, intensa, la forma scorrevole, induce a continuare la lettura anche quando i basilari bisogni primari c’indurrebbero a smettere. Le atmosfere sono ipnotiche, cupe e sensuali, una rivisitazione davvero particolare di un classico come Alice ritenuto erroneamente un libro per bambini, la Howard coglie tutto ciò che sta dietro, laddove un bambino, leggendo il romanzo di Carroll o guardando il film d’animazione della Disney, coglie soltanto la superficie stramba e giocosa.
La scrittura è accattivante, le parti più tormentate vengono talvolta alleggerite dalla figura ironica e sarcastica di Morpheus, che, per il senso dell’umorismo, a una lettrice fantasy come me ha ricordato quel personaggio eccezionale che è Magnus Bane della saga Shadowhunters di quell’altro genio urban fantasy che è Cassandra Clare.
Un motivo in più per leggere questa straordinaria saga, soprattutto se acquistate in cartaceo, è per le artistiche copertine.
Assolutamente consigliato a chi ama l’Urban Fantasy, il Paranormal Romance, i retelling, la cultura Punk, i visionari film di Tim Burton; e gli onirici racconti e il fumetto Sandman di Neil Gaiman.
Per alcune tematiche affrontate e la passione sprigionata dal triangolo, consiglio la lettura a un pubblico dai quattordici anni in su.
Sconsigliato a chi ha la fobia degli insetti ma, se riuscirete a vincerla almeno un poco, come ho fatto io, scoprirete un meraviglioso mondo.
Recensione a cura di Paola Garbarino, in esclusiva per Reading Marvels.
Samuele sta per laurearsi come antropologo, ama la scienza, non crede nell’amore, si sente a proprio agio in mezzo a tribù indigene, forse anche perché sua madre era una sami finlandese.
Cecilia è una studentessa di Lettere, ama leggere romanzi, la sua eroina è Elizabeth Bennet di Orgoglio E Pregiudizio, vorrebbe vivere dentro a un romance storico, corteggiata tra tazze di tè e passeggiate in calesse.
Si conoscono a una festa in uno sperduto casale toscano e, nonostante i propositi romantici di Cecilia, è proprio lei a fare il primo passo con lui, per una sola notte.
Ma le stelle, che dall’alto dirigono i passi, li fanno rincontrare all’altro capo dell’Europa, in Finlandia: Cecilia vi passerà del tempo per l’Erasmus, Samuele per terminare la tesi.
Per Cecilia, le romanticherie e la ricerca del vero amore, sono tutto. Samuele, in cuor suo, vuole invece dimostrarle che il romanticismo è soltanto una tecnica evolutiva per giungere all’accoppiamento.
Tra orgoglio, pregiudizi e fraintendimenti, i due ragazzi si ritroveranno a dover guardare in sé stessi, e l’uno dentro l’altra, molto più profondamente di quanto si aspettassero.
Dalla romantica penna di Paola Garbarino, una nuova storia d’amore e di passione, sui desideri troppo a lungo sognati e sulla realtà che non bisogna lasciarsi sfuggire mentre inseguiamo quei sogni.
RECENSIONE di Sara
Il potere più potente della lettura è quello di portarvi in posti da sogno, immaginando di vivere le esistenze quasi perfette dei personaggi che popolano le vostre storie del cuore.
E’ quello che succede a Cecilia, una studentessa universitaria che ama a tal punto i grandi classici della letteratura da desiderare di viverne ogni particolare, ritrovando se stesse nelle protagoniste femminili.
Delusa però dalla vita reale, che le ha sempre messo davanti qualcosa di ben diverso, decide di accettare l’esperienza dell’Erasmus e parte insieme ai suoi fratelli per la Finlandia.
A differenza dei suoi compagni di avventura però, vive questa esperienza in maniera “anacronistica”, pensando solo allo studio senza distrazioni fino a che non ritrova Samuele.
A me sembrava di non aver niente da spartire con gente simile. Ero nata nell’epoca sbagliata, mi sarebbe bastato un secolo prima, magari uno e mezzo, e mi sarei sentita a mio agio.
Vi è mai capitato che una persona sappia leggervi dentro in maniera spiazzante fin dal primo incontro?
E’ quello che succede a Sami e Cecilia.
Lui così pratico, ama la scienza e l’antropologia ma crede poco nell’amore, lei così romantica persa tra le scene dei suoi romance del cuore fino a vederle parte del suo vissuto; loro così diversi, ma anche così simili da riuscire a trovarsi, ritrovarsi, condividendo piccole cose che rendono meraviglioso il loro quotidiano.
Non sapevo perché le stelle, stanotte, avessero incrociato il mio destino col suo. Non lo conoscevo, non era nessuno per me, un perfetto sconosciuto. Non capivo come avessi potuto lasciarmi andare così tanto. Non l’avevo mai fatto.
Nella suggestiva cornice della Finlandia, un paese freddo ma con una storia e delle tradizioni molto affascinanti, prende vita l’ultimo romanzo di Paola Garbarino, che ho avuto il piacere e il privilegio di leggere in anteprima per “Reading marvels”.
Ho imparato ad amare la penna delicata di quest’autrice, capace di coinvolgere ed emozionare in maniera unica; la storia è narrata in prima persona e durante la lettura vi regala dei flashback che arricchiscono e aiutano a comprendere meglio il vissuto dei due ragazzi.
Sami e Cecilia sono due anime pure che hanno sofferto, e anche se molto giovani hanno vissuto situazioni più grandi di loro.
Incontrandosi vivono qualcosa di magico, sognerete insieme a loro, li vedrete correre nella neve di un freddo inverno scaldati da qualcosa di forte e duraturo che va oltre quello che di solito si legge e si sottolinea nei libri.
Sperai che anche lei si rendesse conto di quanto avremmo potuto star bene insieme. Desideravo che smettesse di inseguire la vita dentro ai romanzi, e vivesse questa, con me.
L’autrice ama profondamente la musica, e come per ogni sua opera, arricchisce ogni capitolo con una bellissima playlist che sarà di sicuro un ottimo sottofondo per la vostra lettura e per vivere al meglio le emozioni dei nostri protagonisti.
Perdetevi in questa storia, tra luoghi da sogno e scene da vivere immaginando qualcosa che desidererete davvero nel vostro cuore.
Sami e Cecilia vi regaleranno qualcosa di unico, e avrete voglia di condividerlo con le persone a cui volete bene.
RECENSIONE di Alessia
Credere nell’amore più romantico che il destino ci riserva oppure nell’incastro perfetto di due individui che si piacciono e decidono di stare insieme, senza sogni o illusioni?
Qualsiasi possa essere la risposta, l’importante è riflettere senza fretta perché è il tempo a discriminare quale sia la strada giusta per noi, per avere modo di conoscerci meglio, maturare, fare le esperienze necessarie per capire quali siano i nostri desideri, senza condizionamenti o radicate convinzioni.
Sami e Cecilia sono due ragazzi appena poco più che ventenni e non potrebbero essere più diversi.
Sami è razionale e cerca nella scienza le risposte ad ogni cosa. Non crede in niente che possa andare aldilà di una spiegazione logica, una dimostrazione scientifica. Ama osservare i comportamenti delle persone per studiarne curiosità e particolari antropologici.
Cecilia è un’anima romantica, una sognatrice in balia delle proprie emozioni. Vive costantemente all’interno di una dimensione personale in cui i libri sono il rassicurante rifugio dove trovare conforto da una realtà spesso amara e deludente, molto lontana dagli struggenti e perfetti protagonisti dei suoi libri.
Due giovani con visioni antitetiche non solo dell’amore ma soprattutto della vita: razionale realtà da una parte e irrazionale fantasia dall’altra. Come possono avere a che fare l’uno con l’altro?
Spesso si dice che la maggior parte degli eventi più significativi siano anche improbabili.
Nella loro storia è proprio il loro primo incontro a coniare questa credenza, in cui una serata improbabile diventa l’inizio di qualcosa di così straordinariamente intimo e familiare da sconvolgere le loro esistenze. Una notte vissuta come un viaggio tra le stelle, così indimenticabile da oltrepassare il tempo e lo spazio, capace di portarli in un universo parallelo dove scoprire una familiarità istantanea e perfetta e trovare il punto di congiunzione tra realtà e sogno.
Il fato me l’aveva rimessa sotto agli occhi, c’era un suo perché, qualcosa che io ancora non capivo, e probabilmente neppure lei, ma che meritava un approfondimento.
Impossibile spiegare come a volte il destino decida per noi, mettendoci in mano nuove opportunità da cogliere oppure a cui rinunciare. Sta a noi decidere cosa fare, che strada prendere. Sami e Cecilia si ritroveranno in Finlandia, terra di meraviglie naturali come l’aurora boreale e luogo che segnerà l’inizio di un viaggio di crescita e cambiamento, in cui certezze e paure si mischieranno come il ghiaccio e la neve per fondersi, confondersi fino a compenetrarsi.
La bellezza di questa storia si condensa nel messaggio di come sia il cambiamento la costante delle nostre vite, non nel decidere in quale tipo di approccio credere. Non vi sono visioni vincenti o perfette, che possano preservare dal dolore o dalla delusione, perchè è attraverso la crescita e l’evoluzione personale che si possono superare paure e fragilità, adattandosi, sconfinando la nostra confort zone per maturare e capire meglio gli altri, oltre che sé stessi.
Un libro che offre, tra l’altro, tematiche interessanti su cui riflettere come gli studi antropologici che appassionano Sami, che spiega con accuratezza le dinamiche distorte delle nostra società in un epoca pervasa dai social. Oltre a questo, le ambientazioni magnifiche della Finlandia omaggiano la realtà di minoranze etniche spesso sconosciute, tra i quali il popolo dei Sami, tutt’oggi rimasto l’unico popolo indigeno in Europa che continua a lottare per la sua autonomia e profondamente legato a leggende e tradizioni, che ne riecheggiano la storia e il territorio, non facile per la sopravvivenza umana ma di un fascino indiscutibile.
“La cultura, le tradizioni, le usanze, ci danno identità, ci danno un ruolo all’interno della nostra società, ma ci ingabbiano anche.” “Preferiresti vivere come un animale, selvaggio e anarchico?” mi provocò. “No, ma bisogna essere consapevoli delle gabbie che ci creiamo intorno. Che siano anguste o ampie, sono comunque gabbie.”
Una storia in cui si viaggia a molti livelli, tramite i luoghi, la storia e il cuore, raccontata ad arte da un’autrice ricercata che ammiro molto per la capacità di offrire un significato autentico ai sentimenti, radici del nostro modo di essere e che ci mostrano i percorsi da seguire e i traguardi da raggiungere, come l’amore, capace di far arrivare due giovani ragazzi, apparentemente inconciliabili, a verità profonde.
E per finire, le musica si conferma protagonista costante delle storie di Paola Garbarino, che stavolta rende omaggio ai Deep Purple a partire dalla scelta del titolo, “Perfetti sconosciuti”, intensificando l’atmosfera già satura di elettricità con il potere smisurato della musica, quella eterna.
“E se mi senti parlare al vento Devi capire Dobbiamo restare Perfetti sconosciuti”
Cecilia Rachel Romano, per i fan di tutto il mondo Moonlight, è una popstar dalla voce potente, il ritmo nel sangue e un carattere esplosivo. Il suo tour mondiale è alle porte e dato il successo cui è destinata, la casa discografica le impone di collaborare con Ludovico J. Alberti, un genio della musica che sembra irritato tanto dalla sua ecletticità quanto dai suoi pezzi pop. Nonostante l’esuberanza dell’una e l’apparente invulnerabilità dell’altro, i due si trovano a convivere sotto lo stesso tetto, costretti in una collaborazione che ne metterà a dura prova i nervi. nella meravigliosa cornice di Cortina d’Ampezzo, le loro personalità entrano in collisione, emergendo per quelle che sono: un vulcano con le ali da farfalla lei, un astro che sembra inamovibile lui.
RECENSIONE di Sara
Moonlight, per tutti Moonie, è una popstar famosa e acclamata, abituata a non fermarsi mai con la carica che l’ha sempre caratterizzata sta preparando il nuovo tour quando un imprevisto la costringe ad annullare tutto.
Le sue corde vocali, stressate all’inverosimile dai tanti concerti, la costringono ad un intervento urgente e ad annullare tutte le tappe previste.
Per Moonie inizia quindi un periodo complicato, dove è costretta al silenzio per poter riabilitare al meglio la sua voce una volta guarita.
Paradossalmente però anche se non può esprimersi a parole, si ritrova ad ascoltare sè stessa, dedicandosi le giuste attenzioni e meravigliandosi di quanto il suo cuore possa parlare più della sua voce.
Durante la convalescenza il suo quotidiano si incrocia con quello di Justice, un talentuoso musicista con un passato complicato alle spalle e il bisogno di ritrovare sé stesso.
Quello che i suoi occhi hanno visto e le sue orecchie hanno sentito possono aver compromesso la capacità di lasciarsi andare al sentimento, ma non il sentimento stesso.
I due ragazzi, sorvegliati attentamente da Fergus e Regina, i loro assistenti, scoprono di essere anime affini uniti da qualcosa di unico come la musica, che guida le loro vite in maniera silenziosa e perfetta.
Decidere di leggere questo libro per me è stata come una folgorazione, appena l’ho visto ho deciso subito che era quello giusto, una lettura piena di spunti utili a riflettere e a celebrare la meraviglia.
La meraviglia di ascoltarsi e di lasciar parlare il proprio cuore, di scoprire che siamo ancora in grado di amare anche se la vita ci ha messo davanti a tante prove difficili, lo stupore di riuscire a condividere tanto insieme ad una persona all’apparenza così diversa.
Insieme al mio nuovo singolo, vorrei presentarvi la nuova me. Credo, penso e spero che sia quella definitiva, perché mi piace parecchio la grafica e le funzionalità di questo ultimo mio aggiornamento e ho capito che il verde è il mio colore preferito tra tutti quelli del camaleonte. A volte quando si perde, si vince. Solo che serve tempo per capirlo.
Sto scoprendo a poco a poco questa autrice, e devo dire che ogni volta resto colpita dalla sua scrittura intensa ed emozionante e al tempo stesso delicata e perfetta.
Grazie anche alle stupende ambientazioni affidate a luoghi affascinanti del nostro paese, verrete catapultati in una storia davvero travolgente che tocca corde difficili e dolorose, ma che celebra la speranza e sono sicura che rimarrà nel vostro cuore per sempre.
Sarete inebriati dalla musica, vi assicuro che durante la lettura ho immaginato i concerti di Moonie e ho visto la figura di Justice al pianoforte e restando incantata da queste scene ho sentito davvero la loro melodia, che celebra le piccole cose che ogni giorno rendono grande la nostra vita e ogni nostro attimo.
Un plauso particolare al personaggio di Regina, l’assistente nonché migliore amica di Moonie, un concentrato di saggezza e follia che arricchisce la storia di ironia e dolcezza; ognuno di noi meriterebbe una persona così accanto, tutto sarebbe più facile.
E’ come la melodia delle piccole cose, che trascende lo spazio e il tempo e accarezza l’eternità, perché sono le piccole cose che penetrano nelle falle invisibili e sfondano le difese per vincere la guerra.
Consiglio di leggere questo gioiello a chiunque abbia voglia di emozioni semplici per riuscire ogni giorno a meravigliarsi di ogni gioia che la vita ci regala.
RECENSIONE di Alessia
Quanto sono importanti le emozioni nella nostra vita? Ogni istante che viviamo ne viene definito da qualcuna, possa essere questa rabbia, felicità, paura, speranza. Parti essenziali di una bussola interna che è dentro di noi e che rivestono un ruolo fondamentale nei processi della nostra vita.
Le emozioni sono il centro di questa storia particolare e bellissima, che abbiamo scelto per celebrare il terzo mese di vita di Reading Marvels, uno spazio ideato per condividere le sensazioni più intense dei libri indimenticabili. “La melodia delle piccole cose” racconta un percorso di rinascita difficile e doloroso, un viaggio che non lascia indifferenti e in grado di generare un caleidoscopio di sentimenti diversi. Un libro toccante e poetico, capace di trasportare altrove, laddove è possibile credere nella speranza di tornare a vivere e imparare ad amare, in primis sé stessi, aldilà della sofferenza e di un passato difficile.
Moonie e Jus sono gli intensi protagonisti di una storia profonda che parla al cuore e lo riempie di vibrazioni sublimi, come le note perfette di uno spartito che chiede di essere ascoltato nel silenzio più assoluto, quando non servono parole, perché basta una melodia a definirci ed esprimere le nostre emozioni.
Ho letto da qualche parte che il corpo umano cura le falle nel proprio sistema, compensando con quello che invece abbonda o che può migliorare. Finora avevo la voce che compensava tutto. Era il sole nei giorni più bui, la sfrontatezza nella mia indole pudica. Grazie a quella ero consapevole di essere una cantante, ma adesso… non so più chi sono.
Una giovane popstar e un affermato compositore, dotati di personalità contrastanti e anime ardenti. Due talentuosi ragazzi graffiati dalla vita e uniti dalla stessa passione, quella per la musica.
Si incontrano su un palcoscenico che cambierà le loro vite per sempre, che li vedrà perdersi nel dolore e ritrovarsi nell’amore per la musica, luogo e rifugio dove evadere e comunicare attraverso la stessa lingua, per imparare gesti, capire sguardi e interpretare silenzi.
Respiro la sua paura. Palpito insieme al suo cuore. Ascolto le grida della sua anima. È incredibile quello che ho imparato di lei attraverso il silenzio della nostra improbabile convivenza.
Un amore salvifico che va oltre sé stessi, capace di sacrificarsi e rendere liberi, nell’attesa del tempo giusto che detti le note per amarsi davvero.
Lo stile di narrazione è evocativo e ricercato, in cui ogni parola è accuratamente scelta per dare spessore e profondità ai sentimenti che vivono sovrani sulle pagine di questo romanzo raffinato.
Personaggi secondari originali e di grande carattere, come Regina e Fergus, entrambi assistenti personali e amici fidati dei due giovani protagonisti, amplificano l’eco potente di una storia articolata e impeccabile, capace di parlare di diversità ed emarginazione, temi non facili e terribilmente attuali, con delicatezza e intelligente ironia.
Un romanzo perfetto, che racchiude al suo interno la sinfonia di tutte le note del pentagramma, dalle più alte alle più basse, come a rappresentare le molteplici sfumature della vita che definiscono i nostri momenti, sia quelli belli che quelli brutti.
Leggere questa storia trasporta altrove, come solo la musica più bella riesce a fare, arricchendo l’anima con la consapevolezza che è nelle piccole cose che spesso si nasconde la meraviglia e lo stupore per apprezzare ogni attimo, ogni vibrazione che ci connette con il mondo e le persone che amiamo.
Un messaggio semplice che troppo spesso la vita di tutti i giorni ci fa dimenticare e che noi proviamo a ricordare tramite le letture meravigliose, racchiuse nel nostro spazio.
Ringrazio di cuore Carlotta Pugi, autrice di rara bravura e poetico talento, che con questa meraviglia si è unita ai nostri festeggiamenti, regalandoci una storia indimenticabile e soprattutto offrendoci l’opportunità di parlare di meraviglia, tramite la bellezza della musica.
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