
IL TRENO DEI BAMBINI di Viola Ardone
| Titolo: Il treno dei bambini | |
| Autore: Viola Ardone | |
| Serie: Autoconclusivo | |
| Genere: Narrativa, storico | |
| Narrazione: Prima persona | |
| Tipo di finale: Chiuso | |
| Editing: Ottimo | |
| Data di pubblicazione: 24 settembre 2019 | |
| Editore: Einaudi |
TRAMA
ร il 1946 quando Amerigo lascia il suo rione di Napoli e sale su un treno. Assieme a migliaia di altri bambini meridionali attraverserร l’intera penisola e trascorrerร alcuni mesi in una famiglia del Nord; un’iniziativa del Partito comunista per strappare i piccoli alla miseria dopo l’ultimo conflitto. Con lo stupore dei suoi sette anni e il piglio furbo di un bambino dei vicoli, Amerigo ci mostra un’Italia che si rialza dalla guerra come se la vedessimo per la prima volta. E ci affida la storia commovente di una separazione. Quel dolore originario cui non ci si puรฒ sottrarre, perchรฉ non c’รจ altro modo per crescere.
RECENSIONE
Una fetta di storia italiana forse poco nota quella che racconta con pathos genuinamente partenopeo Viola Ardone ne Il treno dei bambini, libro di successo dellโ autrice che รจ stato anche trasposto in un film per Netflix.
La vicenda prende spunto dal trasporto in treno di molti bambini indigenti del sud verso il nord, negli anni del dopoguerra a opera dellโ Unione donne italiane.
Un viaggio della speranza che vuole essere un gesto di solidarietร nei confronti dei piccoli passeggeri in stato di povertร , per la durata di qualche mese, ma che invece cambierร il corso delle vite di alcuni di loro.
La Rosa ha dei parenti a Sassuolo, se non sbaglio. Sei venuto da loro?โ No, sono venuto dal treno. Il treno dei bambini.
Accanto al piccolo irresistibile protagonista del libro che ci racconta in prima persona questo viaggio non solo fisico ma evolutivo, che cambierร il corso della sua esistenza, le donne raccontate in questa storia sono i veri pilastri delle vicende.ย
Antonietta e Derna figure che incarnano lโamore materno con tutto il suo carico di responsabilitร e forza: la prima, mamma taciturna di Amerigo, spigolosa e irruvidita dalla vita, la seconda pragmatica donna del nord che invece dalla vita si รจ messa in pausa rifugiandosi nellโ attivitร politica.
Osservo mia mamma attraverso il finestrino. Lei si stringe nello scialle, in silenzio. Il silenzio รจ arte sua.
Come non citare poi Maddalena, Rosa, la Zandragliona e la Pechiochia, un esercito di donne volitive, eccentriche e autentiche, che sebbene appartenenti a zone diverse dello stivale lottano per ciรฒ in cui credono e per la sopravvivenza di chi amano.
Queste signore del sud e non solo accompagnano Amerigo, piccolo uomo alle prese con la difficoltร di crescere e di non rinunciare ai propri sogni, un vero e autentico โscugnizzoโ napoletano che ha fatto dellโ arte di arrangiarsi un abito da sfoggiare con lโ innocenza, la scaltrezza ma anche la fragilitร dei suoi 7 anni.ย
Conquista il lettore con la sua intelligenza e sfacciataggine e insieme commuove per la fragilitร dellโ essere un figlio spezzato a metร .
Gli altri grandi protagonisti sono i luoghi, la cui anima Viola Ardone fa vibrare di contrasti e peculiaritร .
Dalla Napoli del dopoguerra in cui le persone sono piegate dal conflitto, ma non hanno perso il gusto della vita che questa terra ha inciso nel loro dna, alla Bologna dei cibi inconsueti e dei paesaggi cosรฌ diversi che a volte capita di osservare come velati da una lieve coltre grigia.
Ovviamente non si puรฒ non finire soggiogati come รจ successo a me, dalla bellezza dei vicoli chiassosi di Napoli che urla la vita anche in mezzo alle macerie del conflitto.
Tutti dormono ma io no. Non mi piace il silenzio. Nel vicolo mio รจ sempre mezzogiorno, anche la notte: la vita non smette mai, pure se cโรจ stata la guerra.
La vita si aggrappa in queste pagine, agli amici, agli sconosciuti, al lavoro, alle passioni, ai sogni e lo fa attraverso la dignitร , un valore in nome del quale si รจ disposti anche al sacrificio piรน grande. Passando attraverso il dolore inferto e ricevuto da coloro che ci amano per arrivare a far pace con esso, attraverso scelte dโamore, in primis quello materno, piรน forte delle distanze e del rancore.
Una prosa quella di Viola Ardone che รจ teneramente asciutta, un poโ come i suoi protagonisti, spigolosi nella scorza esterna ma amorevoli allโ interno, e alla fine di questo viaggio in loro compagnia anche il lettore si trova diviso a metร , con il cuore sparpagliato tra nord e sud, tra durezza e dolcezza.
Toccante e commovente, sensazioni ed emozioni trasportate dalle pagine anche alla pellicola di Netflix, che personalmente ho trovato ben confezionata e coerente con il libro.
Unโ opera quindi che sa parlare una lingua bellissima indossando abiti diversi e che entra di diritto nei miei personali imperdibili.
Viola Ardone non smette di regalare scrigni di parole, per dirla come Amerigo: lo scrivere รจ arte sua.
