LA STORIA DI KYLE di Nina Pennacchi

LA STORIA DI KYLE di Nina Pennacchi

Titolo: La storia di Kyle
Autore: Nina Pennacchi
Serie: Autoconclusivo
Genere: Contemporary Romance
Narrazione: Terza persona
Tipo di finale: chiuso
Editing: Ottimo
Data di pubblicazione: Gugno2023
Editore: Self publishing

TRAMA


Kyle Turner ha quasi diciotto anni e fa tutto nel modo sbagliato. Affronta i conflitti con la violenza, tratta le ragazze come oggetti e odia l’autorità e la scuola.
Kyle Turner non si è mai innamorato.
Per fortuna.
Perché lo farebbe come fa sempre ogni cosa: nel modo sbagliato.
Kyle Turner non si è mai innamorato…
finora.

Victoria Morales è una ragazza solare e allegra. Nonostante il viso insignificante e i chili di troppo, le piace sognare a occhi aperti; e, al centro di questi sogni, c’è sempre lui: Kyle Turner, il ragazzo bello e impossibile di cui da anni è innamorata. Victoria sa che le sue speranze di conquistare Kyle sono inesistenti, perché certe cose succedono solo nelle favole. E in nessuna favola il principe azzurro si chiamerebbe Kyle Turner…

RECENSIONE


Lei, una volta, gli aveva chiesto di non portarle via i suoi sogni, perché poi non le sarebbe rimasto più nulla. Kyle aveva riso di questa affermazione; come si ride di una sciocchezza.


Questa è una storia che parla di sogni, paure, desideri, di orchi e draghesse innamorate, di lupi mascherati da principi azzurri. La storia di Kyle è un libro che ricorda una favola moderna, in cui però la rappresentazione dei diversi aspetti emotivi dell’essere umano come l’amore, la rabbia, il senso di inadeguatezza, l’insicurezza è raffigurata non in modo semplificato o netto, bensì attraverso sfumature graduali e complesse.

Kyle Turner ricalca la figura del tipico bello e dannato, il più ambito della scuola. Tutte le ragazze lo desiderano. Un bullo temuto dai ragazzi, scaltro con le sue conquiste, un bugiardo abile a raggiungere i suoi obiettivi con destrezza. Kyle non si fida di nessuno, il conflitto che ha col mondo è ancestrale, proviene da lontano, da quando era solo un bambino.

Victoria Morales è una ragazza solare, dal corpo abbondante, una fisicità ben lontana da essere quella standard di una ragazza popolare, aspetto che l’ha resa un’insicura cronica. Eppure, tutti le vogliono bene perché non innamorarsi della sua gentilezza è impossibile. Vicky vuole bene a tutti; la sua visione della vita è di un’ingenuità spiazzante.

Un cinico disincantato, una sognatrice tenerissima. Una coppia di protagonisti originale, che supera gli stereotipi tipici del genere romance, che intriga fin dall’inizio e che coinvolge proprio per la capacità di immedesimazione che genera in chi legge.

A chi non è capitato di sognare di essere considerato, perfino notato, dal bello o dalla bella della scuola? Chi non ha fantasticato nell’essere desiderato dal proprio oggetto dei desideri?
Un miracolo, proprio come accade a Vicky, da sempre segretamente innamorata di Kyle, lui così irraggiungibile. Lui che improvvisamente sembra notarla:


Blocca la mano con la carta umida sulla guancia e chiude gli occhi. Il collo le si riscalda nonostante l’acqua che ci sgocciola sopra. Ci cascano perché, quando Kyle ti bacia, ti fa sentire unica. Bellissima. Persino lei: che non si sente mai bella, neppure in sogno.


Cosa succede se il sogno diventa realtà? Cosa succede però se la realtà diventa amara come il fiele, se la verità è molto lontana dalla fantasia?
Quanto, dall’altra parte, un inatteso desiderio travolge e sconvolge fino a ossessionare, a annebbiare i sensi, senza comprenderne le ragioni?


Lo senti cosa mi fai? Sei tu che mi riduci così. Quello era vero, almeno. Il desiderio di Kyle per lei. Le tremava addosso, mentre la baciava. E la sua bocca era calda e aveva un sapore celestiale. Uno strano mix di cioccolato, basilico di pizza, e una nota piccante, anche, come pepe nero.


Vicky è accogliente, il suo cuore ha la forma rotonda del suo corpo, infarcito di una tenerezza disarmante, di una generosità che non si può non amare. Lei che si offre agli altri senza risparmiare nulla. Lei che dona tempo, attenzioni, pensieri.

Kyle è di una durezza inscalfibile, spigoloso come un sasso appuntito, spezzato da un senso di abbandono che l’ha lesionato fin nel profondo. Difficile per lui dare, lui vuole solo prendere. E possedere, per impedire di essere lasciato solo.

Nina Pennacchi, autrice bravissima a sondare le dinamiche umane che l’essere umano vive nelle sue oscurità, racconta una storia meravigliosa, che affronta tematiche attuali e difficili, come il pregiudizio sulla diversità, il più feroce bullismo ma soprattutto l’innegabile epidemia a cui assistiamo delle relazioni tossiche, fondate sulla dipendenza psicologica e sentimentale. Legami capaci di incatenare, limitare, fino a invalidare inesorabilmente chi ne è vittima.
Quando un amore che emargina, isola, divide, allontana dai propri sogni smette di essere tale? Può ancora considerarsi tale?


Vicky non lo sa; non sa più niente. Non si era accorta neppure di aver cominciato a piangere; ma ora le sente, le lacrime. Le scendono sulla pelle, e si infilano nello scollo della maglia. L’ha scelta con attenzione, quella maglia, per piacere a Kyle; per rendere felice Kyle, perché lei lo ama. E, visto che lo ama, le fa piacere vederlo contento. Ma lui? Vuole vederla contenta, lui?


Un libro scritto con uno stile impeccabile, a tratti ironico, con un ritmo narrativo incalzante che alterna scene dure a momenti di una dolcezza incredibile, in cui i pensieri dei protagonisti svelano l’anima di chi li vive.
Ad aggiungere valore, personaggi comprimari autentici, coerenti, come Jake, migliore amico di Kyle, ragazza centrato e diligente presente nella vita di Kyle come un riferimento indispensabile; Gaby, migliore amica di Vicky, irreprensibile e con un senso di protezione ad ampio spettro; il signor Carter, mentore di Kyle, suo datore di lavoro ma anche la stampella all’assenza di una solida figura paterna. Ognuno di loro esce dalle pagine insieme ai due protagonisti come fossero persone vere, grazie all’incredibile accuratezza che l’autrice utilizza nel descrivere il loro aspetto, i tratti caratteriali, i dialoghi perfetti nei toni, nelle parole appropriate ad ognuno.

Dalla scelta del titolo si comprende la centralità del protagonista, Kyle, che durante il libro dovrà affrontare un complicato percorso di ricostruzione emotiva e rinascita. La sua evoluzione alterna cadute, rivelazioni, delusioni, senso di fallimento, la conquista della fiducia verso gli altri e dagli altri, il raggiungimento del perdono, la paura della perdita, il bisogno ossessivo dell’altro per sopperire al vuoto interiore.
Passi difficili da compiere, elaborazioni che richiedono tempo, attesa, pazienza e la capacità di chiedere aiuto, per lasciare andare e mettere distanza. Ad affiancarlo Vicky, una delle più centrate protagoniste femminili mai lette, che con il suo candore conquista il suo cuore, ma anche quello del lettore. Una ragazzina tanto insicura e fragile all’inizio che diventa forte attraverso il dolore, insegnando quanto l’amore per sé stessi sia il centro focale di ogni unione, aspirazione.
Capire e scoprire il vero significato non solo dell’amore ma anche dell’amicizia sarà la sfida da intraprendere, per entrambi:


La voce di Mr. Carter si fa risentire, sommessa. «Sai qual è il segreto della felicità, Kyle?». Lui fa un’amara risata. «Ti sembro uno che sa qual è il segreto della felicità?». «Guarda che non è una cosa difficile come credi. Devi solo ricordarti che al mondo esistono due tipi di cose, quelle che puoi controllare e quelle che non puoi controllare. Se dedichi il tuo tempo alle cose che non puoi controllare, allora sarai infelice. Perché non hai il potere di cambiare le cose che non puoi controllare. Se invece dedichi il tuo tempo alle cose che puoi controllare, e ti impegni a migliorarle con tenacia e determinazione… ecco, questo ti permetterà di essere felice».


Amare una donna, un uomo, un amico, un familiare è permettere all’altro di essere felice, anche quando il suo cammino è diverso dal nostro. È un sentimento disinteressato che nasce dalla volontà di donarsi, di offrirsi completamente dal profondo del cuore.


Le aveva risposto che sognare non è la vita vera. Eppure, è lui che ora vorrebbe, se non altro, sognare.


Grazie Nina Pennacchi per avercelo ricordato con questa storia bellissima e profonda. Uno dei più bei libri letti quest’anno.

Chapeau.