
UN SEGRETO SOLO NOSTRO di Kat Sherman
| Titolo: Un segreto solo nostro | |
| Autore: Kat Sherman | |
| Serie: auto conclusivo | |
| Genere: Contemporary romance | |
| Narrazione: POV alternato (Elsie e Nile) | |
| Tipo di finale: chiuso | |
| Editing: Ottimo | |
| Data di pubblicazione: aprile 2024 | |
| Editore: Self Publishing |
TRAMA
A soli diciannove anni, Elsie Halley ha rinunciato alla sua vita per offrirne una migliore ai suoi tre fratelli. Nella vecchia casa dove vivono, il fragile equilibrio è sorretto da rinunce, sacrifici, e la delicata arte di trovare il lato positivo in ogni circostanza. Una mattina di fine estate, però, Elsie riceve una misteriosa lettera, accompagnata da una scatola contenente una nuova possibilità per lei e la sua famiglia. Tutto ciò che deve fare per appropriarsene è aprire la porta alle nove di sera in punto, quando qualcuno busserà.
Nello stesso momento, a ottocento miglia di distanza, un’anima ribelle e sconsiderata di nome Nile Bankston, con occhi freddi come il ghiaccio e una bellezza in grado di spiazzare chiunque, riceve una scatola con l’unica cosa che abbia mai desiderato. Ma, come dice la lettera che sta leggendo nella lussuosa suite di un albergo, per ottenerla deve fare qualcosa: bussare alla porta di una casa in Michigan alle nove di sera in punto.
Elsie e Nile hanno dieci anni di differenza e niente in comune. Lei è una forza della natura che non si arrende mai e lui, invece, sembra aver rinunciato a tutto. Non riescono a stare nello stesso spazio senza litigare furiosamente o desiderarsi. L’istinto li porta a tracciare dei confini ma qualcosa di più potente li unisce. Scoprire chi ha inviato loro le lettere e offerto quei doni diventa di cruciale importanza, ma non è l’unica ragione per cui entrambi iniziano a non poter fare a meno l’uno dell’altra, in un crescendo di sentimenti che credevano sopiti, e nonostante il rischio di distruggere quel che resta del loro cuore.
RECENSIONE
A distanza di qualche anno dalla prima volta, ho voluto riprendere in mano un libro di questa seguitissima autrice, Kat Sherman, in occasione dell’uscita del suo ultimo romanzo, “Un segreto solo nostro”. Una scrittrice che seppur giovane è tra le più amate nel panorama italiano del self publishing del romance, e ritrovarne la scrittura è stato davvero un grande piacere.
La storia di Elsie e Nile ha i contorni di una favola 2.0, in cui due protagonisti diametralmente opposti, sia nel carattere che nel tipo di vita che conducono, incrociano la loro strada. Le ragioni del loro incontro, a cui seguirà una convivenza forzata, costituiscono un mistero da svelare, leva motrice della storia.
Semplice destino? Strane coincidenze? Un disegno segreto? Al di là di chiunque ci sia dietro la porta che dovranno aprire e di ogni segreto che dovranno scoprire, vi è un’unica certezza: ogni pagina di questo romanzo merita di essere letta.
Spesso, nei momenti di difficoltà, pensiamo di essere un magnete che attira ogni tipo di sfortuna in circolazione, ma di rado è davvero così. Dovremmo tutti tenere a mente che, se abbiamo qualcosa da mangiare sulla tavola, vestiti nell’armadio, un tetto sopra la testa e un materasso dove riposare, siamo già più ricchi del settantacinque per cento della popolazione mondiale.
A parlare è Elsie, giovane protagonista del libro che, cresciuta troppo in fretta per essere divenuta il capo famiglia dopo la tragica perdita dei genitori, vive per occuparsi totalmente dei tre fratelli. Una vita faticosa, connotata dal sapore dolce amaro del sacrificio, dopo aver dovuto rinunciare a tutti i propri sogni, ma resa felice dall’essere insieme a loro con la gratificazione che quello che ha lasciato indietro per sé (istruzione, futuro, spensieratezza) lo ha messo a disposizione dei propri fratelli, a cui insegna quotidianamente a focalizzarsi sull’essenziale.
«Una famiglia non deve essere perfetta, deve essere unita. Tutto qua. È questo il gran segreto. Riaggiustare le cose che si rompono, poche lamentele, sacrifici che chiami scelte e problemi che chiami future soluzioni.»
Molto bello il legame che unisce questa giovane famiglia, contraddistinto da un profondo senso di appartenenza a un nucleo familiare speciale, organizzato come un piccolo esercito di soldati, forte e fragile al tempo stesso, da proteggere e tutelare a ogni costo, nonostante le difficoltà oggettive da fronteggiare ogni giorno. Non mancano i sorrisi, l’ascolto reciproco, come anche i litigi, gli scontri, con la costante fatica di doversi conquistare ogni piccolo spazio personale o traguardo, senza dare per scontato nulla. Un contesto che seppur fatto di sopravvivenza e precario equilibrio è illuminato dalla forza di volontà, dalla tenacia di non mollare mai. Cosa potrebbe accadere se a entrare in collisione con questa dimensione arrivasse il buio? Un’altra dimensione, più caotica e disorganizzata, in cui il privilegio di poter scegliere ogni giorno cosa fare e dove andare è una realtà. Un mondo dove l’oscurità predomina:
«Sono un cattivo ragazzo, faccio cose brutte solo perché mi va.» È una balla cosmica. Non gli credo. Nessuno fa cose brutte per diletto. E ho già visto questo tipo di rabbia prima d’ora. L’ho provata anche io, ma non potevo seguirla, non potevo perdermici dentro e sprofondare nello stesso buco nero senza fine che mi si era aperto nel cuore. Sembra un paradosso ma persino permettersi di provare dolore è un privilegio per pochi.
Occhi grigi, sguardo tormentato. Seppur questa potrebbe dirsi una descrizione comune ad altri protagonisti di romanzi rosa, Nile ha un carisma e un atteggiamento che graffiano l’anima, lasciando la pelle segnata in chi lo conosce.
Sono un corpo gelido, un pianeta freddo e disabitato che orbita intorno al nulla che lo ha ammantato.
Un ragazzo chiuso in sé stesso, che vive di silenzi, che non lesina di definirsi un morto, che attraversa situazioni, persone, come fanno i fantasmi che di sé non lasciano tracce. Un’ombra oscura che divenuta “spettro”, come lo chiama Elsie, e a cui ogni persona o cosa è indifferente, perché non ha più nulla da dare o perdere. La nemesi perfetta che Elsie non inquadra, ma di cui ha bisogno per capire cosa ci sia dietro il mistero che li ha avvolti, legando le loro vite e pregiudicando il loro futuro.
«Ci roviniamo la salute per fare soldi e poi usiamo quei soldi per sistemare la nostra salute. Sprechiamo il presente come se fossimo immortali e poi moriamo come se non avessimo mai vissuto.» «Tu lo sai bene, vero, spettro?» «Io non so niente, Elsie Halley Che Non Sa Baciare.» «Non riesci a offendermi, fatica sprecata.» «Lo so, ecco perché ti prendo in giro. Sono solo un fantasma annoiato.»
Kat Sherman, grazie a uno stile di scrittura evocativo e particolarmente introspettivo, ha scelto con grande accuratezza lo scenario in cui mettere i due protagonisti allo specchio, unendo i loro destini: una casa da condividere, un enigma da svelare e dei sentimenti contrastanti che nessuno dei due vuole accettare, tra picchi di orgoglio, atteggiamenti testardi e un sarcasmo cinico che li mette in connessione sempre di più ad ogni sadica battuta.
«I regali più belli non costano niente, Nile.» «Sei fastidiosa, sembri uscita davvero da un libro di Charles Dickens.»
Un’attrazione esplosiva, tipica delle stelle che collidono per poi ritrovarsi miliardi di anni dopo in frammenti di atomo, che si amplifica a ogni sguardo e che si complica per un passato da elaborare e un presente da gestire.
“Un segreto solo nostro” è una favola moderna scritta per far evadere ma anche per riflettere sul senso della vita, richiamando quanto sia a volte difficile dover sopravvivere a un dolore, a una perdita, alle paure che ci paralizzano insieme alle incertezze che sembrano spesso sopraffare la speranza di farcela.
«Vuoi imparare qualcosa nella vita? Muori anche se non rischi. Ma se non rischi non vivi.»
Contaminarsi nelle emozioni che non si riesce più a sentire o che non si ha il lusso di poter provare può essere salvifico, per uscire da invisibili prigioni, come accade a Nile e Elsie. Una sfida che però può anche pregiudicare del tutto quanto rimasto intero di loro.
Il romanzo è impreziosito dalla presenza di personaggi secondari, come Xander, Sasha e Charlie, amici fraterni o appena trovati funzionali alla crescita emotiva dei due protagonisti, che grazie a loro evolvono ed escono dalle loro dure corazze per fidarsi e affidarsi finalmente a qualcuno. Una scelta che rafforza l’importanza dell’amicizia, oltre che quella della famiglia.
L’amore per la musica che contraddistingue spesso l’autrice nelle sue opere pervade le pagine del libro, in cui ad ogni momento o scena si affianca una traccia adatta, capace di rendere più intense le emozioni del lettore.
Ovunque posi lo sguardo, è tutto bianco. L’aria è così gelida che mi entra nelle ossa. Sento il vento. Sento il freddo. Sento tutto. Perché sono vivo. Qualcuno mi ha riportato in vita, mi ha afferrato prima che mi convincessi di essere per sempre intrappolato fra due mondi. Quello di chi esiste soltanto e quello di chi vive.
Kat Sherman conferma la sua bravura come interprete di emozionanti romanzi, mostrando come il romance sia uno dei generi più venduti e apprezzati non solo per la sua estrema versatilità, offrendo diverse tonalità di sè, ma soprattutto per la straordinaria capacità di raccontare la vita a più livelli, nelle sue sfumature più delicate ma anche nelle pennellate più decise.
Bello trovare letture così, che ammantano il lettore, permettendo di perdersi nel tempo e nello spazio, per ritrovarsi arricchito emotivamente e grato di aver vissuto un viaggio quanto mai appassionante e toccante.
In un mondo sempre più veloce e purtroppo spesso incomprensibile c’è bisogno di storie così, intrise di luce e speranza, in cui due semplici graffette di ferro acquisiscono un valore inestimabile, quello di una storia d’amore da film e il legame indissolubile che nasce con i libri che entrano sotto pelle, come questo.
Una delle cose che amo di più del mio lavoro è l’opportunità di poter trarre insegnamenti da ogni personaggio che creo. Perciò, i primi che voglio ringraziare sono proprio Elsie e Nile. Scrivendo la loro storia ho imparato che se perdi chi ti guida non è detto che smetterai di camminare. Troverai un altro faro nel buio, magari dentro te stesso o negli occhi di chi ami, e proseguirai con un sorriso ostinato verso il tuo destino.
Chapeau. Alla prossima storia, felice di averti ritrovata Kat.
