
IL CAVALIERE D’INVERNO: LA TRILOGIA di Paullina Simons
| Titolo: Il cavaliere d’inverno: la trilogia | |
| Autore: Paullina Simons | |
| Serie: Il cavaliere d’inverno | |
| Genere: Historical romance | |
| Narrazione: Terza persona | |
| Tipo di finale: chiuso | |
| Editing: Ottimo | |
| Data di pubblicazione: maggio 2003 | |
| Editore: Rizzoli |
TRAMA
Leningrado, 1941. In una tranquilla sera d’estate Tatiana e Dasha, sorelle ma soprattutto grandi amiche, si stanno confidando i segreti del cuore, quando alla radio il generale Molotov annuncia che la Germania ha invaso la Russia. Uscita per fare scorta di cibo, Tatiana incontra Alexander, un giovane ufficiale dell’Armata Rossa che parla russo con un lieve accento. Tra loro scatta suvbito un’attrazione reciproca e irresistibile. Ma รจ un amore impossibile, che potrebbe distruggerli entrambi. Mentre un implacabile inverno e l’assedio nazista stringono la cittร in una morsa, riducendola allo stremo, Tatiana e Alexander trarranno la forza per affrontare mille avversitร e sacrifici proprio dal legame segreto che li unisce.
RECENSIONE
Dopo anni che mi ero ripromessa di leggere questa trilogia, finalmente ho deciso di intraprendere questโesperienza, che tra lโaltro molte amiche di lettura mi avevano consigliato di fare da tempo. Ma avevo rimandato, perchรฉ sapevo che sarebbe stato un viaggio impegnativo a piรน livelli, soprattutto emotivamente, e ne volevo godere al meglio. Per questo ho scelto il momento migliore arrivato con queste festivitร per dedicarmi notte e giorno a questa avventura, che si รจ rivelata sconvolgente, coinvolgente e allo stesso tempo appassionante, segnandomi moltissimo.
Piรน di duemila pagine di lettura, 60 anni di storia attraversando oceani, montagne, deserti e interi continenti: รจ stato questo lโarco spazio-temporale necessario per conoscere lโepica storia dโamore di Tatiana e Alexander, un soldato e una giovane ragazzina che incrociano i loro destini il 22 giugno 1941, giorno passato alla storia come la data in cui lโUnione Sovietica entrรฒ in guerra dopo essere stata attaccata dalla Germania. Un giorno che segnรฒ la storia di tutto il mondo, cambiando le vite di intere generazioni, in uno dei periodi piรน atroci vissuti dallโumanitร nello scorso millennio.
Lโautrice Paullina Simons ha contribuito con magistrale credibilitร a rendere reali gli orrori che vissero milioni di persone durante lโassedio di Leningrado, permettendo al lettore di calarsi non solo dal punto di vista fisico ma anche psicologico in quel spaccato di storia.
Quella tra Tatiana Metanova e lโufficiale dellโArmata Rossa Alexander Belov non รจ una storia dโamore ordinaria, bensรฌ la cronaca di una atroce guerra di cui la stessa famiglia dellโautrice conobbe la disumanitร : il nonno paterno della Simons visse sulla sua pelle, negli anni della Seconda Guerra, il prezzo dellโattivismo, partecipando al mortale assedio di Leningrado, a fianco dellโarmata Rossa dal 1942, rimanendone segnato nel profondo. Oltre a questo, il padre dellโautrice fu arrestato nel 1968 per agitazione anticomunista quando lei aveva solo cinque anni durante lโinvasione sovietica della Cecoslovacchia. Rimase in carcere un intero anno, per essere poi spedito in un gulag sovietico per altri due ed esiliato a Tolmachevo.
Si puรฒ quindi dire che da sempre quindi in Paullina Simons convive un forte legame tra la sua terra e la storia, scritta sopra e attraverso di essa. Questa trilogia richiama con forza il passato della sua famiglia, cosรฌ come quella di una Russia lontana fisicamente, ma vicina mentalmente. Un legame con le sue origini che si sente in ogni parola, dialogo, descrizione.
Fin dallโinizio, lโautrice porta il lettore โdentroโ la storia offrendo due prospettive: in primis quella sentimentale, di cui sono protagonisti Shura e Tania, e nello stesso tempo quella storica, nello scontro tra lโideologia comunista e il nazismo:
ยซEra un giorno perfetto. Per cinque minuti non ci fu nessuna guerra, in quella magnifica domenica di giugno a Leningrado. Alzando gli occhi dal gelato, vide un soldato che la fissava dallโaltra parte della strada.ยป
Un giorno apparentemente qualunque che segnรฒ il destino non solo di interi popoli ma anche quello di due ragazzi che intrecciarono le loro vite per sempre. Il loro primo incontro rappresenta uno dei momenti piรน iconici della trilogia, che fino allโultima pagina il lettore richiama alla mente con infinita commozione, come fosse la descrizione di un istante perfetto, in cui due anime si riconoscono per unirsi e scegliersi per sempre.
ยซSotto il berretto color terra i capelli erano scuri. Sembrava giovane. Gli occhi timidi di Tatiana incontrarono quelli di lui color caramello, di una sfumatura piรน scura del gelato che stava mangiando. Erano gli occhi di un soldato? Gli occhi di un uomo? La guardavano calmi e sorridenti. Rimasero a guardarsi per un attimo, ma un attimo di troppo che parve unโeternitร .ยป
La folgorazione di un attimo, in cui il candore e lโinnocenza di una giovane ragazzina si fondono con lo sguardo di chi ha giร vissuto drammi profondissimi ed รจ consapevole di cosa accadrร .
Un connubio tra emozioni opposte affrescato ad arte, in cui la Simons racconta il dramma che si preannunciava arrivare con lโimminente guerra, con le prime rinunce, le difficoltร a trovare cibo, i primi uomini arruolati e le prime fughe di chi aveva giร vissuto sulla sua pelle gli orrori di una guerra e non voleva ripercorrerla per la seconda volta. Lโautrice non fa sconti a descrivere la realtร di quei giorni a Leningrado, raccontando con tensione crescente tutto quello che un conflitto avrebbe portato e portรฒ con sรฉ: disperazione, fame, freddo, crudeltร , violenza, morte, ma anche istinto di sopravvivenza, fame di libertร .
In questo sfondo feroce di guerra e paura, la Simons offre un contrasto, fatto di luce e potenza, attraverso lโamore che nasce tra Tatiana e Alexander, offrendo la forza per affrontare sofferenza, sacrifici, morte e atrocitร proprio dal loro legame. Un amore che si svela gradualmente, che cresce, si intensifica fino a divenire trascendentale, oltre il possibile, quasi oltre lโumano.
ยซSoldato, lascia che ti accarezzi il viso e baci le tue labbra, lasciami urlare attraverso i mari e sussurrare attraverso i prati ghiacciati della Russia quello che sento per te… Luga, Ladoga, Leningrado, Lazarevo… Alexander, un tempo tu mi hai portata e ora io porto te. Nella mia eternitร , ora io porto te. Attraverso la Finlandia, attraverso la Svezia, fino in America con le mani tese, mi ergerรฒ e mi farรฒ avanti, destriero nero che galoppa senza cavaliere nella notte. Il tuo cuore, il tuo fucile, mi conforteranno, saranno la mia culla, la mia tomba. Lazarevo stilla il tuo essere nel mio cuore, goccia dโalba al chiaro di luna, goccia del fiume Kama. Quando mi cerchi, cercami lร , perchรฉ lร sarรฒ tutti i giorni della mia vita.ยป
Lโamore che si innesca e lega i due protagonisti si comprende nel profondo, si vede in quello che fanno, dicono, si percepisce dai loro pensieri, emerge dalle loro scelte, con lo scopo di salvarsi la vita, di sapersi al sicuro anche se distanti. Tatiana e Alexander crescono e evolvono moltissimo durante gli anni della guerra, in cui conoscono dolore, perdita, paura senza perรฒ mai abbandonare la speranza di ritrovarsi al di lร del tempo e della distanza. Due sopravvissuti che le avversitร trasformano: se da una parte Tatiana matura e si rafforza nella sua individualitร e nel coraggio, dallโaltra la personalitร di Alexander, soprattutto nel terzo libro, appare minata profondamente mostrando quello che resta di un eroe solido e immortale dopo il conflitto ovvero un uomo disturbato e instabile che fatica a ritrovarsi in una dimensione ordinaria.
Come non esserlo dopo tutto quello che ha visto, perso, subรฌto?
Forse lโintento dellโautrice รจ stato proprio questo: mostrare come dietro la superficie impenetrabile di un soldato vi sia la fragilitร di un uomo spezzato, che si sente fallito e invalido a livello emotivo.
Alexander non rispose, limitandosi ad alzare la testa, e per un attimo, tra loro, dagli occhi color bronzo di lui a quelli verde acqua di lei, passรฒ Berlino, la stanza dellโambasciata statunitense in cui avevano trascorso quella che, ne erano sicuri entrambi, sarebbe stata la loro ultima notte sulla terra, quando Tatiana gli aveva ricucito il muscolo pettorale tagliuzzato e aveva pianto, e Alexander era rimasto impietrito e lโaveva guardata senza vederla, un poโ come ora. Poi le aveva detto: โNon abbiamo mai avuto un futuroโ.
Un passato che rincorre, assilla, strazia, impossibile da dimenticare anche se si รจ in salvo, a distanza di migliaia di chilometri oltre il confine della guerra. Un fardello cosรฌ pesante che ha lasciato segni su corpo e mente:
ยซUna notte, sullโorlo delle lacrime, lei gli aveva domandato cosโavesse, cosโavessero, e lui aveva risposto: โSei stata contaminata dal gulag.โยป
Il tempo spesso non lenisce, anzi amplifica il vuoto. Ciรฒ che sembra salvare, tutto ciรฒ che resta รจ la fede, ricordando ciรฒ che era, ciรฒ che aveva unito, ciรฒ che si era un tempo.
Tra ricordi, silenzi, attese e speranza il viaggio di Tatiana e Alexander dopo la guerra รจ difficilissimo. Ritrovare un legame per riconoscersi ancora, per amarsi come prima sembra impossibile. La vera sfida sarร proprio quella di credere ancora che qualcosa di bello e intatto รจ rimasto.
ยซPensavamo che il peggio fosse passato, invece ci sbagliavamo. Il peggio รจ vivere.ยป
Quattro anni fa ho visitato San Pietroburgo, che dal 1991 ha ripreso il suo nome originale, dopo essere stata ribattezzata prima Pietrogrado (ai primi del Novecento con lo zar Nicola) e poi Leningrado dopo la morte di Lenin.



Visitarla รจ stata unโesperienza affascinante, per molte ragioni.
Innanzitutto, la cittร รจ un centro culturale tra i piรน rinomati al mondo per i complessi architettonici monumentali, le corti meravigliose, i magnifici parchi, i musei unici nel loro genere (se ne contano piรน di 250), tra cui spicca lโErmitage che ad oggi considero il museo piรน bello visitato ad oggi nel mondo, non solo per la varietร e la preziositร delle sue collezioni (vi รจ un intero piano dedicato alle opere italiane) ma anche per la maestositร architettonica dellโedificio che le contiene. Ci sono andata a febbraio, e credo che la stagione invernale mi abbia consentito di sentire al meglio la magica atmosfera di quella che viene considerata la โVenezia del Nordโ, respirando lโaria di questa regione misteriosa pervasa dalla nebbia del fiume Neva.


Allโepoca non avevo letto la trilogia ma sapevo che allโindiscutibile bellezza della cittร dallo stile sontuoso ed europeo (molti scorci mi hanno ricordato la magnificenza di Vienna) si aggiungeva un passato impossibile da dimenticare, a causa dellโimmane dramma che gli abitanti vissero durante lโassedio tedesco, durato 29 mesi in cui morirono milioni di persone. In loro memoria รจ stato eretto un enorme monumento in Piazza della Vittoria, per rendere omaggio allโincredibile eroismo e al coraggio che i cittadini mostrarono resistendo alla fame, al freddo, ai tedeschi. Ho colto lโoccasione di visitare la chiesa di SantโIsacco, che si staglia dietro lโorizzonte della piazza dove spicca la statua del Cavaliere di bronzo, che ha ispirato il nome della trilogia.


Il colossale monumento equestreย dedicato a Pietro Il Grande celebrรฒ il poema dello scrittore russo Aleksandr Sergeeviฤ Puลกkin, che metteva al centro la questione eterna e cosรฌ drammaticamente attuale del rapporto tra lโuomo e il potere. Il poema dello scrittore รจ uno dei simboli della trilogia: dono prezioso che Alexander fa a Tatiana, grazie a cui imparerร l’inglese, ma anche per significato profondo del poema, la cui copia conterrร la stessa salvezza della ragazza.
“Shura, ricordi il giorno che mi hai dato il libro di Puลกkin? Quando mi hai dato da mangiare nel giardino dโEstate?” “Come se fosse ieri. ร stata la sera che ti sei innamorata di me.” Lei arrossรฌ e si schiarรฌ la gola. “Se io non fossi stata cosรฌ paurosa e timida… mi avresti…” Si interruppe distogliendo lo sguardo. “Cosa? Cosa? Ti avrei baciata?” “Hmm.” “Tania, eri terrorizzata!” Scosse la testa al ricordo. “Avevo completamente perso la testa per te. Baciata? Se tu mi avessi dato il minimo segnale, ti avrei posseduta lรฌ sulla panchina, davanti a Saturno che si mangiava il figlio.”
Leggere storie ispirate a fatti realmente accaduti รจ quanto mai coinvolgente, perchรฉ alla sensazione di evasione che la lettura regala si associa la consapevolezza di ciรฒ che รจ stato. I libri sulle storie vere sono tra i piรน amati, perchรฉ sono emotivamente forti, incredibilmente appassionanti capaci di catturare lโattenzione ovunque si leggano. Nulla piรน della storia si presta ad essere raccontata attraverso fatti realmente accaduti, e identificarsi nei personaggi e nelle loro vicende, immaginare i luoghi descritti sono potenti armi per le emozioni.
Una saga divenuta best seller nel mondo che ancora oggi smuove lโanima di chi lโha letta. Impossibile restare indifferenti a questa meravigliosa storia dโamore, raccontata con veritร e sensibilitร . Il grande merito di Paullina Simons non รจ solo quello di avermi emozionato in ogni modo possibile, virtรน basilare perchรฉ un libro si ami, ma soprattutto per aver consentito di conoscere realmente uno spaccato di passato doloroso e drammatico che ha condizionato il nostro presente e che รจ quanto mai doveroso oggi sapere, in un mondo dove purtroppo le guerre sono ancora realtร .
La storia รจ custode della nostra provenienza e studiarla ci aiuta a capire chi siamo, ci spiega l’origine del nostro contesto quotidiano. Non solo: la parte fondamentale รจ capirne la grande valenza culturale perchรฉ questo ci avvicina a un mondo lontano, ma in qualche modo familiare, con il quale condividiamo l’ereditร .
Da questo capolavoro si trae non solo profonda consapevolezza, ma si resta ammaliati dalla bellezza e dallโeternitร di alcuni libri che segneranno per sempre chi li leggerร , come accaduto a me.
ยซTatiana si volta verso di lui, lo guarda e sorride. โSai cosโรจ un lieto fine per un russo?โ chiede. โQuando lโeroe, alla fine della storia, comprende finalmente il motivo della sua sofferenza.โยป
Tania e Shura resteranno per sempre giovani, impressi nei cuori di chi li ha sentiti, amati, vissuti. ร questo il potere dei libri che divengono capolavori.
Chapeau.
