GEOMETRIE VARIABILI di Pitti Duchamp

GEOMETRIE VARIABILI di Pitti Duchamp

Titolo: Geometrie variabili
Autore Pitti Duchamp
Serie: autoconclusivo
Genere: Narrativa, Contemporary Romance
Narrazione: Terza persona
Tipo di finale: Chiuso
Editing: Ottimo
Data di pubblicazione: Ottobre 2022
Editore: Words Edizioni

TRAMA


Cosa succede se, all’improvviso, vengono meno tutti i punti di riferimento della tua vita?

Viviana, manager in carriera, da un giorno all’altro si trova costretta a fare i conti con tutto ciò che ha lasciato in Italia quando, otto anni prima, è andata via. Soprattutto con la figlia Atena, una dodicenne troppo perfetta per avere la normale vita di un’adolescente, che viene seguita come un’ombra dall’amica Celeste, talentuosa ma troppo ingenua, a sua volta provata dalla perdita della madre e dal rapporto col padre Silvano.

I quattro si trovano così a dover circoscrivere un nuovo concetto di famiglia, perdendo pezzi e guadagnandone altri, ricomponendosi in figure geometriche più solide e sfaccettate. E se la sfortuna, per una volta, lasciasse il passo al destino e a una seconda occasione per essere felici?

RECENSIONE


L’amore concede sempre seconde possibilità.


Il significato di questo romanzo potrebbe racchiudersi in questa frase, un richiamo a pochi ma fondamentali concetti. Da una parte l’amore, da concepire nelle sue estensioni più ampie, ovvero l’amore genitoriale, quello tra marito e moglie, tra amiche, ma anche l’amore verso la vita, verso sé stessi.

Geometrie variabili, ultima opera di Pitti Du Champ, conferma con semplicità la complessa e raffinata sensibilità di un’autrice bravissima, capace di offrire una storia che riassume moltissimi aspetti che segnano la vita di tutti noi, quasi come fosse il percorso simbolico di tutte le fasi che un individuo è chiamato a percorrere durante la propria esistenza: la crescita, l’evoluzione personale, la perdita di chi amiamo, la faticosa elaborazione del lutto, il primo amore, le prime delusioni, i laceranti sensi di colpa, la gioia di poter ricredere alle proprie certezze, il bruciore del tradimento, la rinascita emotiva, il valore incommensurabile dell’amicizia, il complesso universo della famiglia, l’umiliazione sociale, il senso di protezione verso chi ha più bisogno di noi, la solitudine, l’incapacità di amarsi, l’inganno delle apparenze, il pregiudizio e l’incomunicabilità.
Quante emozioni in questa storia così vera, così toccante e autentica, che offre quattro personaggi disegnati ad arte, in grado di rispecchiare le molteplici sfumature della dimensione umana.


«Atena finirà per odiarti se non ti deciderai a stare un po’ con lei. Io e te ormai non cambieremo, ma abbiamo lei a cui pensare. Se non vuoi farlo per me, smetti con le trasferte almeno per lei» le sussurrò Cristiano dopo l’amplesso.


Viviana, Atena e Cristiano. Madre, figlia e padre, rispettivamente. Una famiglia disfunzionale, come tante. Un matrimonio intiepidito dalla distanza fisica e emotiva; il profondo legame di una figlia con un padre amato e sempre disponibile ma, purtroppo, poco in ascolto; un rapporto madre figlia inesistente.  Se si dovesse riassumere in poche parole, una famiglia mancante delle basi, che non riesce a soddisfare i bisogni primari e basilari dei suoi componenti, e che lascia più spazio al conflitto che alla comunicazione, o al senso di protezione e accudimento. Eppure, nonostante le difficoltà, le incomprensioni, i silenzi e le assenze una famiglia a cui si riesce a volere bene, soprattutto grazie al personaggio di Atena, adolescente orgogliosa e coriacea, capace di odiare la madre quanto di sacrificarsi per proteggere l’amica Celeste.


Amare è da gente forte, e più persone e cose si amano, più si diventa potenti.


Celeste, tanto fragile e insicura, forse il personaggio che intenerisce e commuove di più in questa storia meravigliosa. Accade di commuoversi per le sue paure, il dolore di ragazzina ancora troppo acerba e indifesa per elaborare una perdita troppo grossa per lei.


Il dolore aveva preso così tanto spazio nel suo corpo, che solo il cibo liquido riusciva a trovare pertugi per passare allo stomaco. Era questione di misure.


Accanto a lei, il padre Silvano, “comodo” per il suo stile di vita, le sue leggerezze, il suo amore per una figlia da accudire e poco accudita, il suo amore per le piante. Lo si potrebbe anche detestare, ma Silvano si ama lo stesso, perché tanto ingenuo quanto accogliente.


Celeste scosse la testa. «Se io avessi ancora mia madre non mi staccherei da lei neanche cinque minuti» la rimproverò. «Se io avessi mio padre, idem. Ma non ci sono più, facciamocene una ragione e proviamo a sopravvivere.»


Due adolescenti rimaste prive degli affetti centrali, due adulti incapaci di capirle. Eppure, a volte la vita mette di fronte a noi dei cambiamenti che stravolgono, ribaltano ciò che conoscevamo gettandoci nell’incertezza, prove durissime in grado di spostare sicurezze, e forse per questo così potenti da creare nuovi equilibri, far crescere, evolvere.

Un processo che coinvolge tutti i quattro protagonisti, uniti tra loro da legami sempre più indissolubili, formati da perdite e arricchiti di nuovi elementi: Atena che perderà sempre più strati della spessa corazza imparando a fidarsi del cuore; Celeste che raccoglierà quei pezzi, frammenti preziosi di un nuovo corpo e una maggiore consapevolezza; Viviana che cambierà pelle, divenendo più mamma e compagna; Silvano che imparerà l’arte dell’accudimento verso gli esseri umani, oltre che quello del suo mondo fatto di terra ed esperimenti botanici. Ognuno di loro accorcerà distanze, testerà terreni impervi fino a entrare, ognuno a proprio modo, nella bellezza della vita, aprendo il cuore e schiudendo porte rimaste chiuse.

Le geometrie del cuore è vero variano, non hanno una forma prestabilita, assumono dimensioni e contorni tutti loro, che riempiono spazi lasciati vuoti, innescano incastri anche improbabili ma non per questo meno credibili, fino a creare un universo nuovo, colorato e tridimensionale.


Lei voleva essere al centro del mondo di sua madre. Per una volta si concesse un capriccio.


A rendere questo libro assolutamente sublime lo stile elegante di Pitti Duchamp, esploratrice dell’animo umano come poche, attenta indagatrice del mondo di complicati adolescenti ma anche ingenui adulti. I quattro punti di vista di Atena, Celeste, Silvano e Viviana raccontano con acume ogni tonalità, spigolo, lato, avvallamento della sfera emotiva dei protagonisti.
Un viaggio da non farsi mancare, assaporando ogni pagina, dialogo, parola, silenzio ed emozione.