L’ALGORITMO DELLA VANITA’ di Raffaele Dioniso

L'algoritmo della vanità

L’ALGORITMO DELLA VANITA’ di Raffaele Dioniso

Titolo: L’algoritmo della vita
Autore: Raffaele Dioniso
Serie: Autoconclusivo
Genere: Narrativa
Narrazione: Terza persona
Tipo di finale: chiuso
Editing: ottimo
Data di pubblicazione: 20 Novembre 2020
Editore: Self Publishing

TRAMA


Napoli. In un appartamento sul lungomare di Mergellina, l’anziano Professore Iairo passa in rassegna i giorni della propria esistenza.

Tra ricordi e morsi alla coscienza, consapevole di più non poter recuperare ciò che ha abbandonato nelle braccia della solitudine, si aggrapperà con quanta forza gli rimane alle ultime due parole presentategli come un enigma, al seguito di una breve allucinazione, convincendosi che, forse, non tutto è perduto.

Una fiaba per adulti sulla demenza senile e sulla potenza del perdono.


RECENSIONE


“Nessuna persona dovrebbe essere lasciata sola, poiché se raggiunta da una malattia che le impone solitudine, quando non comprende più parole o gesti, non le resta che guardare, osservare gli altri vivere, senza comprendere il motivo della propria esistenza. E allora si adira, si ribella, contro chi ora vorrebbe starle accanto per darle amore. A ragione combatte, poiché non è questo il tempo in cui possa donarsi; c’è stato un tempo ed è andato sprecato.”


Quando sopraggiunge la vecchiaia ci si ritrova a fare un bilancio della propria vita, si ripensa agli insegnamenti che abbiamo lasciato e alle esperienze vissute. Si tirano le somme e ci si rammarica di alcuni nostri comportamenti.

Ma non c’è più tempo per chiedere scusa a chi abbiamo ferito, resta solo da fare la cosa più difficile: perdonare se stessi. Il protagonista di questa storia è Iairo, un anziano scrittore, cinico ed egoista, che ha dedicato tutta la sua vita alla scrittura, distruggendo inconsapevolmente un amore; ha avuto tante soddisfazioni ma ora si ritrova solo mentre le forze cominciano ad abbandonarlo. Ha la vista debole, tremori, dimenticanze: Iairo peggiora ogni giorno ma non gli manca la voglia di continuare a scrivere.

L’autore ci racconta la sua storia con frasi brevi, spezzate: sono il ritmo dei pensieri reali e coerenti di Iairo, intervallati dai suoi deliri. Tutto nasce da una visione surreale di una farfalla che compie la sua vita a ritroso, fino a diventare nulla. Questa visione porta Iairo indietro nel tempo, ripercorre ricordi che lo feriscono, una felicità non vissuta e opportunità sprecate. Molto toccante il finale del libro che mi ha commosso, ho visto Iairo e Tonia abbracciati e piangevo.

Ma nonostante le lacrime il libro mi ha lasciato “un senso di pace e il cuore tranquillo”.

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