LA CUSTODE DEI PECCATI di Megan Campisi

LA CUSTODE DEI PECCATI di Megan Campisi

Titolo: La custode dei peccati
Autore: Megan Campisi
Serie: Autoconclusivo
Genere: Narrativa
Narrazione: Prima persona
Tipo di finale: Chiuso
Editing: Ottimo
Data di pubblicazione: Gennaio 2022
Editore: Nord

TRAMA


Ha rubato solo un pezzo di pane,   ma la giovane May avrebbe preferito essere impiccata come tutti gli altri ladri. Invece il giudice ha scelto per lei una condanna peggiore della morte: diventare una Mangiapeccati. Dopo la sentenza, May รจ obbligata a indossare un collare per essere subito riconoscibile e le viene tatuata la lettera S sulla lingua. Da quel momento, non potrร  mai piรน rivolgere la parola a nessuno. Poi inizia il suo apprendistato presso la Mangiapeccati anziana che, nel silenzio piรน assoluto, le insegna le regole del mestiere. Un mestiere spaventoso: raccogliere le ultime confessioni dei morenti, preparare i cibi corrispondenti ai peccati commessi e infine mangiare tutto, assumendo su di sรฉ le colpe del defunto, la cui anima sarร  cosรฌ libera di volare in Paradiso. Le Mangiapeccati sono esclusivamente donne, disprezzate e temute da tutti, eppure indispensabili. E infatti, un giorno, May e la sua Maestra vengono convocate addirittura a corte, dove una dama di compagnia della regina รจ in fin di vita. Dopo la confessione e la morte della donna, perรฒ, alle due Mangiapeccati viene portato un cuore di cervo, un cibo da loro non richiesto e che rappresenta il peccato di omicidio. Sconcertata, la Maestra di May si rifiuta di completare il pasto e viene imprigionata per tradimento. Rimasta sola, la ragazza china la testa e porta a termine il compito, ma in cuor suo giura che renderร  giustizia all’unica persona che le abbia mostrato un briciolo di compassione. Quando viene chiamata ancora a prestare i suoi servigi a corte, May intuisce che una rete di menzogne e tradimenti si sta chiudendo sulla regina e che solo lei รจ in grado dโ€™intervenire. Perchรฉ essere invisibile puรฒ aprire molte porte, anche quelle che dovrebbero restare chiuse per sempreโ€ฆ           

RECENSIONE


Parto da quello che dovrebbe essere il mio giudizio finale: รจ davvero difficile sintetizzare ciรฒ che mi ha trasmesso questa storia e quanto io abbia amato questo romanzo. May ha rubato un pezzo di pane. Ha rubato per fame, per sopravvivenza. Eppure degli uomini la giudicano una ladra, la reputano colpevole di un crimine terribile, e May viene condannata ad essere una mangiapeccati: con una S tatuata sulla lingua ed un collare attaccato al collo, la povera ragazza dovrร  consumare determinati cibi ogni volta che qualcuno sta per morire. Tramite la confessione del morente lei dirร  quali cibi devono essere preparati (ad ogni cibo corrisponde un peccato), per poi consumarli ed accollarsi i peccati del morente. E cosรฌ i defunti possono riposare in pace.

Proviamo ad immaginare il dramma di una ragazza che perde tutto, che sa di essere condannata a qualcosa di terribile, che SA che non potrร  piรน avere una vita normale: nessuna famiglia, emarginazione sociale, condannata al silenzio per l’eternitร . รˆ May a raccontarci in prima persona il suo tormento, a raccontarci il disgusto per tutto ciรฒ che รจ costretta a ingerire.


” L’invisibile รจ ora visibile. L’inudibile รจ ora udibile. I peccati della tua carne diventano i peccati della mia, cosicchรฉ io li possa portare nella tomba in silenzio. Parla.”

” Stinco d’agnello, aringa sottaceto, uova di piccione” snocciola la mangiapeccati.


Nel corso della storia siamo spettatori della grande sofferenza di May che assiste la mangiapeccati piรน anziana, fino a quando un giorno non si trova ad ascoltare le confessioni di una dama di compagnia della regina: sulla sua bara viene fatto mettere un cuore di cervo. Cuore di cervo: omicidio, infanticidio…. Ma la donna non ha mai confessato questo crimine. Qui inizia il percorso di May verso una vita diversa: il desiderio della veritร  la porta verso un viaggio tortuoso dal quale non si torna piรน indietro.


” Le mie labbra mimano le parole: Oh, Ruth! Il mio respiro si stempera in un pianto dirotto, per le sofferenze che ha subito lei, per il dolore che provo io, e per la solitudine che mi schiaccia il petto non meno delle pietre che l’hanno uccisa”.


La narrazione in prima persona rende la storia ancora piรน cruda e vera: il lettore sente il dolore di May, il bigottismo della societร  dell’epoca, il maschilismo e la crudeltรก di uomini che decidono il destino delle donne. Ma May รจ il simbolo di tutte quelle donne che si ribellano ad un destino imposto e combattono per la propria dignitร .


” Mi raggomitolo sotto un vecchio tappeto procuratomi da Bessie la Mangiapeccati, assieme a Topo il gatto. Il collare รจ nella scatola accanto a questo mio giaciglio. E ora che mi addormento sono di nuovo May. May e basta.”


Merita solo elogi Megan Campisi che ha saputo realizzare un’opera eccezionale: con la sua scrittura evocativa mi ha trasportata in un altro mondo, e mi ha fatto capire che nessun destino รจ mai scritto fino in fondo.

Consigliato a tutti, soprattutto a coloro che hanno ancora la forza di ribellarsi e di combattere. Una piccola curiositร : pare che l’autrice si sia ispirata ad una figura realmente esistita in alcune culture, la mangiapeccati, allontanata da tutti ma allo stesso essenziale per i propri servigi.     


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