
LA PRIMA VOLTA CHE SONO MORTA di Marta Minotti
| Titolo: La prima volta che sono morta | |
| Autore: ย Marta Minotti | |
| Serie: Autoconclusivo | |
| Genere: Thriller | |
| Narrazione: Prima persona | |
| Tipo di finale: Chiuso | |
| Editing: Ottimo | |
| Data di pubblicazione: Novembre 2018 | |
| Editore: Self publishing |
TRAMA
Gennaio 2015.Silvia viene ritrovata in casa da suo marito appesa al lampadario della loro camera da letto, ma non รจ morta, ha solo perso i sensi e Paolo fa in tempo a chiamare i soccorsi e a salvarle la vita. Quando perรฒ Silvia si risveglia dal coma nel reparto di Terapia Intensiva Neurologica, non ha la piรน pallida idea di come ci sia arrivata e cosa le sia successo. Inoltre lโincidente, come lo chiamerร sempre lei, le ha causato un ictus ischemico che ha ridotto notevolmente la sua capacitร di movimento e quella della parola. Ma al contrario di ciรฒ che tutti piรน o meno si aspettano Silvia, sicura del fatto che mai avrebbe potuto togliersi la vita, non si arrenderร allโ evidenza dei fatti, nรฉ alla demolizione che ha subito il suo corpo. Accetterร di buon grado le cure, le sedute di fisioterapia, quelle con il foniatra e dallo psicoterapeuta, pur di riappropriarsi della sua vita e dimostrare a tutti che le cose non sono come possono sembrare e vogliono farle credere. Con lโaiuto di suo padre e della figlia Marianna cercherร in ogni modo di recuperare il pezzo di memoria che le manca e che contiene i ricordi che ha perso, proprio quelli che precedono il suo suicidio. Per farlo dovrร ricostruire gli eventi che le sono accaduti e andare a scavare nel suo passato dove, si renderร conto, affondano le radici del male che lโha investita e che, pezzo per pezzo, la porterร a una veritร che mai avrebbe potuto immaginare.ย ย
RECENSIONE
Molto particolare questo romanzo di Marta Minotti, giร a partire dalla copertina con un volto di donna ed una corda sullo sfondo ad indicare appunto il tipo di morte scelta dalla protagonista. Indovinatissima la scelta del titolo, รจ stato quello infatti a convincermi a leggere la storia.
La protagonista narra in prima persona la sua vicenda, ed il lettore non puรฒ che essere colpito da ciรฒ che le parole di Silvia stessa indicano: mente annebbiata, una stanza gelida dโospedale, delle luci. Un senso di stupore, di dolore e di confusione avvolgono la protagonista, emozioni che cederanno il posto allโorrore di scoprire di aver tentato il suicidio. La scrittura in prima persona รจ fondamentale per entrare in contatto con Silvia e per ripercorrere assieme a lei tutto ciรฒ che ha portato a questo gesto insano. Ma puรฒ una donna che รจ madre tentare il suicidio? Puรฒ un essere umano decidere di uccidersi solo per un matrimonio infelice?
Marta Minotti รจ bravissima a confondere il lettore con tante vicende che si concatenano, con la pagina di diario dove Silvia parla proprio della sua morte che sta per accadere. Ma Silvia non ricorda di averla scritta, lotta per ricordare ciรฒ che รจ davvero successo e per fare in modo che anche i suoi familiari le credano.
ร un viaggio nel cuore e nella testa di una donna, che anche grazie alla convalescenza puรฒ finalmente mettere a fuoco le sue emozioni ed ammettere a sรฉ stessa che il suo matrimonio รจ in crisi profonda.
โ Diventammo due piccoli anziani in una casa piena di giochi โ.
Paolo รจ il marito di Silvia, รจ un uomo dedito al lavoro, di poche parole ed irreprensibile, mantiene una formalitร ed una luciditร che irritano Silvia e la portano a farsi tante domande e a cercare di capire come sia potuta arrivare a tanto. Ma le cose sono davvero andate cosรฌ? O qualcuno aveva interesse a toglierla di mezzo?
Non vi svelo altro per non togliervi il brivido di una storia che mantiene un livello di tensione sempre altissimo. E fate attenzione anche a non dare mai nulla per scontato, perchรฉ niente รจ come sembra. Il titolo del romanzo non parla di morte, ma piuttosto di morte intesa come rinascita e seconda possibilitร di vita.
