IL FURTO DEI MUNCH di Barbara Bolzan

IL FURTO DEI MUNCH di Barbara Bolzan

Titolo: Il furto dei Munch
Autore: Barbara Bolzan
Serie: Autoconclusivo
Genere: Thriller
Narrazione: Terza persona
Tipo di finale: Chiuso
Editing: Ottimo
Data di pubblicazione: 2015
Editore: La Corte Editore

TRAMA


Il 5 aprile 2004, un commando mette a segno una spettacolare rapina alla banca di Stavanger, in Norvegia. Il 24 agosto 2004, dal Museo Munch di Oslo vengono sottratti i dipinti Lโ€™Urlo e Madonna. Due fatti apparentemente non correlati, ma che trascineranno il lettore in una vertigine di intrighi, pericoli e misteri, portandolo nel cuore del mercato nero, dellโ€™arte e della musica.

Quando i dipinti scompaiono, infatti, lasciando dietro di sรฉ una scia di morte, Agata Vidacovich, coinvolta nel traffico dโ€™arte, tenterร  di venire a capo dellโ€™intricata vicenda, mettendo a dura prova le proprie certezze.

Sposata con un pianista di fama internazionale che ha ormai rinunciato alla propria carriera e al quale ha sempre mentito riguardo alla propria vera vita, Agata si ritroverร  costantemente sul filo del rasoio, costretta a mettere a repentaglio tutto quello che ha di piรน caro per venire a capo di questo mistero.

Dove sono finiti i quadri?

Un thriller avvincente, che si snoda tra Milano, Oslo e Trieste e che tiene il lettore col fiato sospeso fino allโ€™ultima pagina.

RECENSIONE


“Lโ€™arte nasce dalla disperazione. Lโ€™arte impara dallโ€™arte. Si nutre di arte. รˆ un processo costruttivo e distruttivo. Dellโ€™anima dellโ€™uomo.”


Un’opera d’arte, che sia un dipinto o una composizione musicale, prevede estro e impegno. Il risultato, visibile a tutti, รจ gioia per gli occhi o per le orecchie. E bisogna prendersene cura, come per una relazione d’amore.
In questo thriller รจ l’amore il protagonista: l’amore tra due persone, l’amore per il proprio lavoro, lโ€™amore per l’arte in tutte le sue forme.

Agata e Giulio sono una coppia che non ha piรน nulla da dirsi. Lei ha una doppia vita tra famiglia, viaggi e perizie: immersa nel mondo dell’arte, non una donna ma un’ombra; lui invece รจ un pianista riconosciuto a livello internazionale, rinunciatario nel lavoro e fermo nella vita privata: la musica che un tempo lo spingeva avanti, ora รจ solo un contorno.
Vivono ancora insieme ma con stanca accettazione: Giulio tranquillo e rassegnato, Agata tutta un’altra storia. Siete pronti a conoscere questa donna misteriosa ed enigmatica?


โ€œMa cosa sei?โ€ domanda Giulio. La voce trema piรน della mano. โ€œUna falsaria, una ricettatrice, una trafficante dโ€™arteโ€ฆ?


Una bella domanda a cui Agata non risponderร  in piena veritร  e mi dispiace, non posso farlo neanche io. Posso dirvi che Agata vive di menzogne, di sotterfugi, di mezze veritร  sciorinate come oro colato; tutto per amore del suo lavoro e dell’arte.
Potrebbe sembrare semplicemente una moglie bugiarda, ambigua, scaltra e senza scrupoli; o magari una probabile criminale patentata che si muove nel mondo nel mercato clandestino tra falsari e ricettatori. Ma sappiate che ogni sua azione porterร  al ritrovamento di quadri o opere trafugate da musei. Credo che tutti voi conosciate o abbiate avuto modo di vedere L’urlo e La Madonna di Munch e che conosciate la storia del furto.

L’autrice ne racconta la vicenda, attenendosi scrupolosamente ai fatti reali, e aggiungendo anche del suo per movimentare e rendere accattivante la storia. Leggendo vi ritroverete in magazzini sperduti e sporchi ad ammirare tele, vedrete falsari al lavoro, viaggerete tra Milano, Trieste e Oslo e conoscerete queste diverse cittร .
Non mancheranno misteri, organizzazioni criminali, omicidi; rimarrete stupiti, angosciati, avrete paura di perdere la vita, un’occasione o una persona cara. Agata combatterร  con tutte le sue forze per riportare i quadri, ce la farร  e a quale prezzo?

Quando ci si mette in gioco completamente si รจ consapevoli che si puรฒ perdere o vincere, mettendoci sempre il massimo impegno. Agata porta avanti la sua battaglia che alla fine non riguarda solo il lavoro ma diventa una battaglia personale.