ALLA GENTILEZZA DI CHI LA RACCOGLIE di Raffaella Cargnelutti

ALLA GENTILEZZA DI CHI LA RACCOGLIE di Raffaella Cargnelutti

Titolo: Alla gentilezza di chi la raccoglie
Autore: Raffaella Cargnelutti
Serie: Autoconclusivo
Genere: narrativa storica
Narrazione: Terza persona
Tipo di finale: Chiuso
Editing: Buono
Data di pubblicazione: 1 luglio 2015
Editore: Andrea Moro

TRAMA


Racconto della prigionia dell’artista Giulio Cargnelutti internato a Buchenwald e sopravvissuto a tante sofferenze che ha raccontato in un diario fatto di immagini.

RECENSIONE


Come giร  successo negli anni precedenti ho approfittato di una lettura assegnata a scuola a mio figlio per le vacanze natalizie per aggiungere una nuova storia sullโ€™olocausto a cui dedico sempre almeno una lettura allโ€™ anno. 

Raffaella Cargnelutti autrice friulana e critica dโ€™arte, ha regalato ai lettori sotto forma di romanzo la storia vera della deportazione a cui fu sottoposto suo padre nel โ€˜44 a Buchenwald. 

La collina dei faggi andata a riempire il triste elenco dei campi di sterminio nazisti che rappresenta il paradosso della storia: un luogo dove la natura regala bellezza che invece diventa contenitore di morte e sofferenza. 



Questa storia, racconta lโ€™autrice alla presentazione, nasce dalla volontร  di tramandare la memoria di un doloroso passato innanzitutto nelle scuole. 

Da questo seme รจ successivamente nato il romanzo che colpisce giร  nel titolo. 

Giulio Cargnelutti padre dellโ€™autrice vergรฒ con questa frase “ALLA GENTILEZZA DI CHI LA RACCOGLIE” la breve lettera gettata nella feritoia del vagone piombato che lo stava trasportando verso la deportazione in Germania, con la speranza di poter dare notizie alla propria famiglia che non aveva modo di sapere piรน nulla sul suo destino dopo lโ€™incarcerazione. 



Impensabile che la gentilezza possa farsi largo in un momento cosรฌ drammatico e invece come i fiori nel cemento, questa sopravvive, resiste in mezzo al buio piรน nero che si possa immaginare. 

Questo romanzo infatti non parla solo di fatti tragici ma anche e soprattutto di amicizia, coraggio e dignitร . 

A controbilanciare infatti la descrizione della vita e delle angherie sofferte nel lager, il libro si sviluppa su due piani narrativi, affiancandovi il racconto della vita di chi รจ rimasto a casa ad aspettare di avere qualche notizia della sorte dei propri cari e che vive la sofferenza della guerra seppur in modo diverso. 

รˆ in questo frangente che conosciamo gesta e azioni di pura generositร  sia delle donne, anche giovanissime, dei paesi della Carnia che sostavano nelle stazioni per raccogliere i messaggi dei deportati o dare loro un poโ€™ di cibo e acqua, sia degli stessi ferrovieri che quando possibile aiutavano a scappare quanti piรน prigionieri potevano. 

Al contrario di quello che si potrebbe pensare a colpire nella lettura non sono le atrocitร  descritte, ma le piccole tracce di amore invece che aiutano il protagonista a resistere in mezzo a tanto orrore e la tenacia con cui egli vi si aggrappa per non soccombere. 

Lโ€™ amicizia con un deportato, la fede incrollabile, la possibilitร  di disegnare con solo un lapis e qualche pezzo di carta arrangiato, il pensiero della propria famiglia, la dignitร  di non lasciarsi portare via la propria umanitร . 



รˆ questo forse lโ€™aspetto maggiormente inconcepibile ai nostri occhi, il furto di cui ci si sente vittima di fronte alla cronaca storica di questi fatti, e cioรจ l annientamento di ogni traccia di umanitร  nei prigionieri, la cui identitร  e la cui natura di essere umano appunto, finiscono schiacciate dalle privazioni del corpo e della mente in un vortice di violenza cosรฌ efferata da essere anche difficile da immaginare, figurarsi comprendere. 



Unโ€™ umanitร  che Raffaella Cargnelutti ci restituisce nelle parole del suo romanzo, regalando con generositร  e con uno stile narrativo apprezzabilissimo un pezzo delle sue radici che aiutino a tenere salda la memoria di ciรฒ che รจ stato e mai piรน dovrร  essere. 

Un libro che consola, che fa toccare lo spessore morale di cui le persone possono essere capaci e che dimostra come il perdono possa diventare l’arma piรน potente contro la violenza.


L’EDUCAZIONE DELLE FARFALLE di Donato Carrisi

L’EDUCAZIONE DELLE FARFALLE DI Donato Carrisi

Titolo: L’educazione delle farfalle
Autore: Donato Carrisi
Serie: Autoconclusivo
Genere: Thriller
Narrazione: Terza persona
Tipo di finale: Chiuso
Editing: Ottimo
Data di pubblicazione: 7 novembre 2023
Editore: Longanesi

TRAMA


La casa di legno brucia nel cuore della notte. Lingue di fuoco illuminano la vallata fra le montagne. Nel silenzio della neve che cade si sente solo il ruggito del fuoco. E quando la casa di legno crolla, restano soltanto i sussurri impauriti di chi รจ riuscito a fuggire in tempo.
Ma qualcosa non รจ come dovrebbe essere. I conti non tornano. E il destino si rivela terribilmente crudele nei confronti di una madre: Serena.
Se cโ€™รจ una parola con cui Serena non avrebbe mai pensato di identificarsi รจ proprio la parola ยซmadreยป.
Lei รจ lo ยซsqualo biondoยป, una broker agguerrita e di successo nel mondo dellโ€™alta finanza. Lei รจ padrona del suo destino, e nessuno รจ suo padrone.
Ma dopo lโ€™incendio allo chalet tutto cambia, e Serena inizia a precipitare nel peggiore dei sogni. E se lโ€™istinto materno che lei ha sempre negato fosse piรน forte del fuoco, del destino, di qualsiasi cosa nellโ€™universo?
E se davvero ci accorgessimo di amare profondamente qualcuno soltanto quando ci appare perduto per sempre?

Questo non รจ semplicemente lโ€™ultimo capolavoro di Donato Carrisi. Perchรฉ Serena non รจ un personaggio come gli altri, e questa non รจ una storia come le altre. Questo รจ un viaggio inarrestabile alla scoperta degli angoli piรน oscuri del nostro cuore e delle nostre paure, al termine del quale il nostro modo di vedere il mondo, semplicemente, non sarร  piรน lo stesso.

RECENSIONE


Ci sono molti modi per definire il verbo educare, non sempre perรฒ la connotazione che assume questo verbo รจ ammantata di un significato positivo. 

Sรฌ puรฒ educare anche al male, si puรฒ educare attraverso il plagio, si puรฒ plasmare a proprio piacimento attraverso lโ€™ educazione. 

Non posso svelare a cosa si riferisce il titolo dellโ€™ ultimo libro di Donato Carrisi che รจ tornato alla grande con questโ€™ ultimo lavoro Lโ€™ educazione delle farfalle ma posso affermare che come ci ha spesso abituati, sarร  un calarsi lentamente in un abisso in cui sono paure ataviche a sussurrarti di non scendere piรน, di fermarti. 

Ma sarร  impossibile farlo perchรฉ la scrittura del maestro ti incatena e staccarsene diventa difficile, la curiositร , il desiderio di trovare qualcosa che spogli dallโ€™ inquietudine provata costringono alla resa, a divorare le pagine una dietro lโ€™altra. 

รˆ dalla presentazione dal vivo presso la libreria “Lovat” di Villorba ( interessata anche da una surreale interruzione) che lo stesso autore racconta da cosa ha avuto origine lโ€™ idea del romanzo, e cioรจ da una domanda fattagli dal proprio figlio: una farfalla sa di essere stata bruco prima di diventare farfalla? 

Un quesito che lโ€™ autore trasporta allo status emotivo della maternitร : una madre sa di esserlo anche prima di diventarlo? 

E una volta diventata biologicamente madre, lo diventa anche nella propria interioritร ? 

Domande che troveranno risposta in questo racconto molto avvincente che infatti รจ soprattutto la storia di un legame madre-figlia. 



Donato Carrisi indaga questo rapporto viscerale attraverso una protagonista che non possiede la men che minima traccia della figura materna convenzionale. 

Serena, broker spregiudicata, soprannominata โ€œlo squalo biondoโ€ non รจ avvezza ai legami, creatura solitaria della Milano dei piani alti, la cittร  delle nuvole come la chiama lโ€™ autore che fa di questa donna un personaggio complesso e affascinante, quanto piรน umano e antieroe si possa pensare, ed รจ questo che attrae. 

Ad alcuni potrร  risultare scomodo, antipatico ma nel mio caso non รจ stato cosรฌ, รจ talmente e fortemente autentico, tanto da doverlo accettare cosรฌ com’รจ senza giudizio.

Quel che resta addosso di questo personaggio volutamente controverso รจ la certezza che il come รจ il quanto si ama non si possano giudicare. 

Nemmeno noi siamo pienamente consapevoli della nostra capacitร  di amare finchรฉ il destino o la vita attraverso eventi, incontri, esperienze non ce ne fanno rendere conto.  

La stessa Serena rinnega un istinto materno che invece si farร  strada prepotentemente dentro e fuori di lei e che la porterร  a indagare le paure piรน profonde di un genitore trovandosi suo malgrado allโ€™ interno del peggiore degli incubi. 

Lโ€™ autore racconta tutto ciรฒ con una narrazione che sembrerebbe divisa in due parti ma in realtร  non lo รจ. 

La vicenda subisce una naturale evoluzione attraverso un grande cambiamento che avviene nella vita della protagonista. 

Ed รจ cosรฌ che ritroviamo anche due ambientazioni opposte ma che legheranno a sรฉ i protagonisti. 

Le vicende si dipanano quindi tra Milano, descritta attraverso il lusso e lโ€™ambizione, la ricerca della leggerezza e dellโ€™ appagamento immediato, dove tutto รจ veloce. 

Di contrasto poi il campo di azione si sposta a Vion localitร  di villeggiatura svizzera dove tutti si conoscono, i forestieri non sono visti di buon occhio e tutto e piรน lento ma ammantato dal mistero. 

Cโ€™รจ anche un altro grande protagonista nella storia che รจ il fuoco, come fosse un personaggio secondario รจ in realtร  una presenza viva nel romanzo, quasi unโ€™ entitร , che distrugge ma affascina. 

Da cui tutto ha inizio. 

La cosa piรน intrigante a mio avviso nella costruzione di questi personaggi รจ stata che non possono annoverarsi propriamente nella categoria dei personaggi positivi. 

Cโ€™รจ un poโ€™ di buio in ognuno di loro e cosรฌ il lettore non sa bene cosa pensarne, sono ambigui, misteriosi, enigmatici. 



Questo contribuisce a fare provare al lettore una costante inquietudine, una compagna che lascia addosso un senso di paura, di disagio e di incertezza che non danno tregua, fino allโ€™ ultima riga. 

Ecco perchรฉ anche quando lasci andare la storia in realtร  lei resta sempre con te. 

Lโ€™ educazione delle farfalle mi ha accompagnata in tutti i giorni della lettura e oltre, insinuandosi nei pensieri, nelle congetture, nelle supposizioni. 

รˆ questo che deve fare un buon libro, non abbandonarti anche quando non lo stai leggendo, inseguirti, starti a presso. 



Nella musica di Donato Carrisi รจ impossibile non perdersi, risuona per molto tempo, con tutta la sua dolce e affascinante inquietudine. 


IL SUGGERITORE di Donato Carrisi

IL SUGGERITORE di Donato Carrisi

Titolo: Il suggeritore
Autore: Donato Carrisi
Serie: Mila Vasquez volume 1
Genere: Thriller
Narrazione: Terza persona
Tipo di finale: Chiuso
Editing: Ottimo
Data di pubblicazione: 1 aprile 2011
Editore: Longanesi

TRAMA


Qualcosa di sconvolgente รจ accaduto, qualcosa che richiede tutta l’abilitร  degli agenti della Squadra Speciale guidata dal criminologo Goran Gavila. Il loro รจ un nemico che sa assumere molte facce, che li mette costantemente alla prova in un’indagine in cui ogni male svelato porta con sรฉ un messaggio. Ma, soprattutto, li costringe ad affacciarsi nel buio che ciascuno si porta dentro. รˆ un gioco di incubi abilmente celati, una continua sfida. Sarร  con l’arrivo di Mila Vasquez, un’investigatrice specializzata nella caccia alle persone scomparse, che gli inganni sembreranno cadere uno dopo l’altro, grazie anche al legame speciale che comincia a formarsi fra lei e Gavila. Ma un disegno oscuro รจ in atto, e ogni volta che la Squadra sembra riuscire a dare un nome al male, ne scopre un altro ancora piรน profondo…

RECENSIONE



Il sussurro fa sempre pensare a qualcosa di proibito , di non lecito, da nascondere, parole che non possono essere ascoltate da tutti o che non dovrebbero essere pronunciate. 

Ecco perchรฉ nellโ€™ immaginario il male, quindi qualcosa di deprecabile, non si manifesta apertamente, a chiare lettere, a voce alta, in modo plateale. 

Il male sussurra, si insinua, striscia, si nasconde, si infiltra, si camuffa. 

Altre volte invece esplode con tutto il suo corredo di violenza, distruzione e dolore ma quando ormai รจ troppo tardi. 



Unโ€™ affermazione non tanto incoraggiante, ma se il primo istinto sarebbe quello di negarla a pensarci bene in realtร  forse รจ proprio cosรฌ. 

Lo testimoniano lo spazio che occupano i fatti di cronaca nera rispetto ad altri nelle scalette dei telegiornali o nelle pagine dei quotidiani, spesso accompagnati da una morbositร  che risponde a una certa lugubre curiositร  del pubblico. 

รˆ su questo concetto che Donato Carrisi intesse un racconto in perfetto stile โ€œCriminal mindsโ€ per citare una famosa serie televisiva, trascinando il lettore in un abisso di violenza e morte da cui paradossalmente perรฒ in mezzo alle scorie che produce il male emergeranno in mezzo ad esse anche alcuni elementi volti al bene. 



Il bene agisce invisibile e silenzioso mentre il male no? 

Come รจ possibile che a volte dal male possa scaturite il bene e viceversa? 

Il lettore si troverร  proprio a porsi queste domande, perchรฉ la dicotomia tra le due entitร  cessa di esistere allโ€™ interno del libro, inizia a mescolarsi, a fondersi fino a non fare piรน distinguere i propri confini. 

รˆ questo infatti il gioco del Suggeritore del titolo e sono queste riflessioni i pilastri su cui รจ costruita tutta la trama di questo romanzo. 

Una melodia macabra a cui la scrittura di Donato Carrisi dona un ritmo perfetto, dato dallโ€™ alternarsi di momenti di alta tensione in stile thriller ad altri di tipo piรน tecnico in stile poliziesco. 

Una fusione equilibrata in cui il lettore riesce a seguire i ragionamenti e le indagini intricate ma comprensibili e ben congeniate, entra in contatto con i principali protagonisti sviluppando una graduale empatia nei loro confronti e viene catturato da unโ€™ inarrestabile curiositร  nei confronti dellโ€™ evolversi della trama. 

Si assiste ad una sfida contro il buio in cui i protagonisti capitanati dalla figura del criminologo Goran Gavila, cercano di combatterlo dovendo mano a mano che si procede nella vicenda venire a patti con la consapevolezza che il buio รจ parte di ognuno di noi e per alcuni esercita un richiamo irresistibile. 

Un concetto che a sua volta Donato Carrisi fa coincidere con la protagonista femminile, lโ€™ agente Milร  Vasquez che si unirร  a Gavila nelle indagini. 

Una figura questa dellโ€™ agente Vasquez fatta piรน dโ€™ombra che di luce, che si trova a dover agire in entrambe le dimensioni per dovere o anche per piacere forse. 

Come nei migliori libri di questo filone niente รจ come sembra, i colpi di scena sono numerosi ma tutti al posto giusto, le atmosfere, le descrizioni, le ambientazioni, i dialoghi trasportano il lettore dentro alle situazioni con un realismo frutto di una narrazione dallโ€™ impronta cinematografica ma che contemporaneamente riesce a conservare la lentezza e il ricorso ai particolari, quindi la capacitร  di coinvolgimento tipica della lettura. 

Lโ€™ attenzione ai dettagli infatti, e la conoscenza delle tecniche investigative, comportamentali, di fatti e personaggi reali della cronaca, lโ€™accuratezza della costruzione psicologica dei personaggi denotano le ricerche e gli studi effettuati dallโ€™ autore che grazie al proprio talento narrativo รจ riuscito a darvi consistenza, facendo affezionare il pubblico a personaggi realistici e dallโ€™innegabile fascino, oscuro e non, complice un susseguirsi di eventi inaspettati, che il lettore prova a ipotizzare senza mai centrare perรฒ il vero intento dellโ€™ autore. 

Questo libro รจ il primo di una serie di successo che uscito molti anni fa ha collezionato premi, consensi e vanta piรน di 10.000 recensioni.

Questa quindi non farร  sicuramente la differenza ma, essendo io una scarsa consumatrice di questo genere di letteratura, devo cogliere lโ€™occasione quando resto folgorara da un libro per me inusuale.ย 

รˆ questa infatti una storia che rapisce non solo per contenuti, stile e costruzione narrativa, ma ancora di piรน per il messaggio su cui lโ€™autore ha deciso di basarla e cioรจ sullโ€™idea appunto che sebbene si faccia fatica ad accettare lโ€™idea del male, in realtร  cโ€™รจ un richiamo dentro ad ognuno di noi che agisce come una calamita nei suoi confronti: il buio affascina, seduce, attira. 



Se nella storia il suggeritore non fa nientโ€™altro che usare questa consapevolezza per i propri fini anche lโ€™ autore a ben pensare utilizza lo stesso principio per tenere incollato il lettore alle proprie pagine. 

Il buio รจ attraente e una volta provato a inabissarsi in esso, chissร  potrebbe anche risultare difficile tornare indietro. 

Io infatti , ho giร  iniziato il secondo volume.