
THE SPARE-IL MINORE di Prince Henry
Titolo: The Spare-Il minore | |
Autore: Prince Harry | |
Serie: Autoconclusivo | |
Genere: Autobiografia | |
Narrazione: Prima persona | |
Tipo di finale: Chiuso | |
Editing: Ottimo | |
Data di pubblicazione: Gennaio 2023 | |
Editore: Mondadori |
TRAMA
È stata una delle più strazianti immagini del Ventesimo secolo: due ragazzini, due principi, che seguono il feretro della madre sotto gli occhi addolorati e inorriditi del mondo intero. Mentre si celebrava il funerale di Diana, principessa del Galles, miliardi di persone si chiedevano quali pensieri affollassero la mente dei principi, quali emozioni passassero per i loro cuori, e come si sarebbero dipanate le loro vite da quel momento in poi. Finalmente Harry racconta la sua storia. Con la sua cruda e implacabile onestà, “Spare. Il minore” è una pubblicazione epocale. Le sue pagine, dense di analisi e rivelazioni, sono frutto di un profondo esame di sé e della consapevolezza – conquistata a caro prezzo – che l’amore vince sempre sul lutto.
RECENSIONE
The spare, il minore. O anche la riserva. An heir and a Spare, un erede e la sua riserva.
È così che si è sentito per tutta la vita un ragazzo dai capelli rossi, una riserva. Qualcuno che è nato solo per fare da eventuale rimpiazzo al primogenito. Non aspettatevi rivelazioni sconvolgenti da The Spare, che è in realtà un libro di memorie del principe Harry, il suo punto di vista su avvenimenti accaduti all’interno della sua famiglia.
La storia è narrata in prima persona da Harry, e non è da tutti i giorni sentire un reale, o meglio ex reale, che parla di sé e della sua famiglia come se fosse davanti ad una birra al pub con amici. La vera protagonista di The spare è la mamma di Harry, la principessa Diana: viene citata spessissimo, ed è evidente come Harry ancora soffra per la perdita dell’amatissima madre.
Provate ad immaginare un ragazzino di 12 anni che non può nemmeno piangere in pubblico, che deve controllare le sue emozioni, e che porta dentro di sé questo enorme fardello per tutta la vita. Provate ad immaginare che questo ragazzino è un principe, che suo padre è anche un bravo papà, ma piuttosto anaffettivo, un uomo che non sa come dimostrare il suo affetto ai figli. Verso suo padre però Harry ha anche buone parole, e lo giudica come un uomo in fondo buono, uno che ha sempre lavorato, un ambientalista bullizzato dai media.
“ Da decenni lottava per mettere in guardia la gente sul cambiamento climatico, senza mai cedere, nonostante venisse crudelmente deriso dalla stampa come una Cassandra isterica”.
Non mancano aneddoti divertenti come re Carlo che, stufo dei litigi fra i figli, dice: “ Basta ragazzi, fatemi passare in pace i miei ultimi anni” o anche l’escursione di Harry al Polo Nord con conseguente congelamento delle parti basse e qualcuno che gli suggerisce di mettere la crema di Elizabeth Arden.
Non manca ovviamente la regina Elisabetta, al quale Harry chiede anche l’approvazione di poter tenere la barba durante il matrimonio, il principe William che da compagno di giochi e di scorribande diventa quasi un nemico divorato dalla competizione col fratello, fino all’ incontro con Megan e la decisione di abbandonare il Regno Unito per fuggire dai paparazzi.
Non è stato semplice accostarmi a questa lettura, confesso di aver pensato: “ “ Ecco le memorie di un povero miliardario che vuole lavare in pubblico i panni sporchi della sua famiglia e ricavarci qualche soldino”.
In realtà ho riflettuto su quanto Harry si sia davvero sentito una ruota di scorta per tutta la vita, di quanto la perdita della madre lo abbia profondamente condizionato e lo abbia spinto ad essere anche così rivoluzionario nel decidere di sconvolgere totalmente la sua vita. Ci sono molte pagine dedicate alla sua esperienza nell’esercito, al volontariato, agli Invictus games nati per aiutare i veterani e le loro famiglie.
È come se Harry avesse voluto raccontare ogni minima parte della sua vita, come per liberarsi di un peso e confidarsi con un amico. A volte anche con ingenuità, e con un tono quasi “neutro”, come se non volesse lasciar trasparire troppe emozioni. Anche se le emozioni vengono fuori quando affronta il tema dei paparazzi, giudicati colpevoli della morte di Diana e di aver perseguitato sua moglie Megan.
“ Credevo che attraversare il tunnel avrebbe portato la fine, o una breve cessazione del dolore, del decennio di implacabile dolore”.
La lettura mi ha emozionato, così come sentir parlare della tanto amata Principessa Diana, la regina di cuori di un intero popolo. Sicuramente ogni famiglia ha i suoi problemi, ed Harry ha infranto ogni regola di protocollo della famiglia reale. “ Mai spiegare, mai commentare”: lui invece ha davvero rivoluzionato questo concetto.
Chiunque voglia leggere questo libro deve abbandonare ogni pregiudizio e cercare di dimenticare che a scriverlo è stato un ex reale. L’autore è solo una persona alla disperata ricerca di un’identità e del proprio scopo nella vita.
“Quando qualcuno di questa famiglia scapperà e comincerà a vivere?”