
PAROLE (UNTOLD) di Anita Sessa
Titolo: Parole (Untold) | |
Autore: Anita Sessa | |
Serie: autoconclusivo | |
Genere: Contemporary Romance | |
Narrazione: POV alternato (Livia e Jacopo) | |
Tipo di finale: Chiuso | |
Editing: Ottimo | |
Data di pubblicazione: 25 Novembre 2021 | |
Editore: Words Edizioni |
TRAMA
Cosa succede quando due anime ferite si incontrano e si mettono a nudo?
Uno scambio di battute scritte su un cartellone pubblicitario, in calce al fondoschiena di una modella di intimo, diventa la chat di Livia e Jacopo. Lei cinica, disillusa e un po’ scontrosa, dopo la morte della madre, si barcamena tra lo studio e un lavoro come cameriera. Lui, più maturo, è un manager affermato e con un matrimonio ai titoli di coda. L’incontro tra Livia e Jacopo è troppo potente ed esplosivo per accontentarsi dello spazio bidimensionale di un poster pubblicitario: i due si incontrano e scontrano, si cercano e sfuggono l’uno all’altra, dando vita a un rapporto perennemente in bilico tra ciò che potrebbe essere e la paura di lasciarsi davvero andare.
RECENSIONE
«Be’, qualcuno deve pure dirla la verità e io, dopo venticinque anni passati a lasciarmi propinare bugie, ho fatto della verità un vessillo da sfoggiare con orgoglio. La verità, in questo caso, è che quella bionda con il taglio di capelli svolazzante mi stava davvero sulle palle.»
Un cartellone pubblicitario, la fermata di autobus, una scritta come atto di giustizia personale «L’ho fatto per te Jane» ed una risposta che segue inaspettata, tanto ironica e provocatoria da innescare la miccia che fa incrociare i destini di Livia e Jacopo, protagonisti di questo libro.
Una storia riletta a distanza di più di tre anni dalla prima volta e che mi è sempre rimasta impressa nel tempo al punto da voler conoscere questa nuova edizione, in cui l’autrice Anita Sessa ha aggiunto alla narrazione il POV di Jacopo. Una scelta accurata e premiante che rende questo libro un vero gioiello.
«Sono solo parole, Livia.» Sono solo parole. Quella frase ha il potere di annichilirmi nell’attimo esatto in cui le sue parole si depositano dentro quello che rimane di me. Non sono solo parole, Jacopo. Forse per te, ma per me non è così.
Il potere delle parole è innegabile, dirompente, quasi pericoloso. È attraverso le parole che trasferiamo emozioni, esprimiamo desideri, stati d’animo e sentimenti ed è per questo che usarle con accuratezza è fondamentale a volte perfino vitale, perché permette una comprensione migliore sia verso noi stessi che verso gli altri.
Livia ha un passato alle spalle che l’ha ferita irreparabilmente, colmandola di sensi di colpa corrosivi che l’hanno fatta crescere troppo in fretta portandola a diffidare degli altri, fino a difendersi con cinismo e freddezza inibendo ogni forma di emozione. Le parole l’hanno colpita, tradita con le bugie, le menzogne che si sono stratificate fino a creare una coltre di solitudine e distaccamento dal mondo esterno.
E, dannazione, io credo di non essere più in grado di guardare niente che non siano quelle iridi azzurre, che mi danno esattamente l’idea di quello che sto vedendo. Una finestra spalancata su un universo parallelo, che nasconde fragilità e dolore. Mi sento così simile a quegli occhi, così vicino a questa sconosciuta.
Il riconoscimento di un dolore simile, la fragilità di un’anima fatta di schegge e paura, l’inspiegabile desiderio di abbracciare qualcuno che non si conosce, che ha bisogno di amore, sono questi i sentimenti che Jacopo prova al primo sguardo quando incontra gli occhi di Livia. Basta poco a sentire una connessione, un legame in cui ritrovarsi, perdersi fino a fondersi insieme.
Può bastare seguire l’istinto per costruire una relazione?
Questa storia non ci dà delle risposte bensì offre delle riflessioni così coinvolgenti in cui è facile immedesimarsi. Livia e Jacopo si graffiano, si cercano in un susseguirsi travolgente di incontri e scontri, allontanamenti e riavvicinamenti. Un rapporto ineluttabile che cerca amore ma trova spesso paura, rimorso, espiazione. Un libro di un’intensità rara che spalanca le porte al lettore sul cuore e la mente dei protagonisti fino a sentire le loro ferite ancora sanguinanti, capaci di divenire lacerazioni insanabili se ad aggravarle sono le incomprensioni, la paura di lasciarsi ad andare ad un sentimento che forse capita una sola volta nella vita.
Ferite che però potrebbero guarire se si imparasse a comunicare davvero, facendo sì che anche la parola più apparentemente insignificante si riempia di valore, dirigendo la nostra energia al meglio, fino a far percepire in modo appropriato quello che sentiamo davvero, e che è nato nel cuore, al di là della differenza anagrafica e dell’esperienze vissute.
Un ritmo di narrazione incalzante che alterna immagini, pensieri e che focalizza l’attenzione sulle emozioni e sulla passione che vibra dai corpi, con scene sensuali che infuocano da quanto sono scritte con maestria e sentimento.
Anita Sessa è capace di stritolare il cuore per farlo pompare ancora più forte, dimostrando che la bellezza di un libro si misura nella capacità di rapire il lettore e infilarlo tra le pagine come fosse uno spettatore privilegiato che vive con trasporto ogni dialogo, ogni SMS, ogni scena, ogni abbraccio, ogni lacrima versata fino a che le emozioni dei personaggi si fondono con le sue, penetrando nelle costole più nascoste, quelle vicino al cuore.
«Che possiamo essere diversi, ma che spogli di tutto il resto, nudi l’uno contro l’altra, siamo esattamente uguali.»
Una storia ordinaria di una profondità straordinaria. Una meraviglia da leggere.
Link per l’acquisto di Parole (Untold) qui