VECCHIE CONOSCENZE di Antonio Manzini

VECCHIE CONOSCENZE di Antonio Manzini

Titolo: Vecchie conoscenze
Autore: Antonio Manzini
Serie: Autoconclusivo
Genere: Thriller Gialli
Narrazione: Terza persona
Tipo di finale: aperto
Editing: ottimo
Data di pubblicazione: 10 Giugno 2021
Editore: Sellerio

TRAMA


รˆ morta nel suo appartamento Sofia Martinet, colpita alla testa con un oggetto pesante. Mentre Rocco Schiavone porta avanti una nuova inchiesta, alcuni ritorni dal passato scuotono emotivamente il vicequestore, che si sorprende quasi quasi a pentirsi della propria scorza di durezza: forse perchรฉ aleggia dappertutto unโ€™invitante allusione alla forza emancipatrice dellโ€™amore. Amore di qualunque tipo.

RECENSIONE


Lโ€™ombra di un nuovo efferato omicidio si staglia sulla fredda cittร  di Aosta, in una mattina come le altre viene ritrovato infatti il cadavere di Sofia Martinet, una professoressa in pensione che viveva in una misteriosa solitudine portando avanti i suoi studi.

Il vicequestore Rocco Schiavone, poliziotto romano in forza nel capoluogo Valdostano e la sua squadra di โ€œstrampalatiโ€ agenti, si trovano a condurre le indagini cercando di capire chi voleva la morte della povera insegnante.


Una vita passata a mettere flebo, lavare pazienti, disinfettare le ferite le chiarรฌ subito le idee. Quella non era marmellata. Si chinรฒ con prudenza aggrappandosi alla maniglia della porta di casa Martinet. Passรฒ un dito sul liquido e lo annusรฒ. Lโ€™ex infermiera Rebecca Fosson dellโ€™ospedale Parini di Aosta non ebbe dubbi. Quello che macchiava il polpastrello del suo indice era sangue.


Coadiuvati dal fido dottor Fumagalli, illustre anatomopatologo, e dalla polizia scientifica cercano di ricostruire gli ultimi momenti di vita della vittima per poter farle giustizia; e al tempo stesso affrontano il ritorno di Enzo Baiocchi, un latitante che Schiavone conosce fin troppo bene รจ che รจ coinvolto nellโ€™omicidio della moglie Marina, il suo unico grande amore.

Il gelo di una cittร  fredda come Aosta, farร  da contrasto al calore di questa nuova avventura, unica e divertente che vi assicuro non vorrete terminare tanto presto.

Aspetto sempre con trepidazione ogni libro che Antonio Manzini decide di scrivere, per raccontarci un nuovo capitolo della vita di Rocco Schiavone, un poliziotto burbero ma dal cuore grande, sono decisamente la mia dose di serenitร  e buonumore e spero di non doverne mai fare a meno.

Rocco รจ un romano verace, che per alcune incomprensioni con le alte sfere della polizia, viene trasferito ad Aosta, il piรน lontano possibile dalla sua cittร  e da tutto ciรฒ che piรน lo rappresenta.


La faccia, quella ce la disegna il tempo, ogni ruga per ogni sorriso strappato, le diottrie in meno per ogni riga che non volevamo leggere, i capelli abbandonati chissร  dove insieme al loro colore, e quello che vediamo spesso non ci piace, ma รจ soltanto lโ€™inizio di un nuovo capitolo della nostra esistenza.


Con il cuore ferito dalla perdita dellโ€™unica persona che per lui contava, arriva presso la sua nuova destinazione completamente impreparato, con un cappotto troppo leggero, scarpe poco adatte alla neve e tanta malinconia.

Trova perรฒ una colorita squadra di agenti, che a modo loro gli regalano calore e vicinanza, e giorno dopo giorno provano a sciogliere la sua impenetrabile freddezza.

La scrittura di Antonio Manzini, ironica e coinvolgente vi accompagnerร  durante una lettura unica nel suo genere, che unisce il mistero di un giallo al piacere di una storia capace di regalare momenti spensierati.

Perchรฉ Rocco Schiavone non รจ solo il poliziotto irriverente che dice parolacce e fuma spinelli di nascosto, รจ anche colui che ha trasformato cinque poliziotti combinaguai in un gruppo di amici veri, aiutandoli nelle difficoltร  e rendendoli una squadra vincente al di lร  di tutto.

Lui che ha conosciuto il vero dolore, ha aperto loro il suo cuore trasformandoli in uomini forti che riescono ad alzare la testa e a guardare il mondo senza nascondere le loro imperfezioni.


<<Che penso della realtร ? Puzza>>. Riaccese la canna che sโ€™era spenta. <<Puzza di sudore, di roba andata a male, puzza di gente marcia, che ti tradisce, ammazza, stupra, violenta. Pochi gli odori buoni. La maria, il vino, voi. Stop.>>


Vecchie conoscenze รจ un libro autoconclusivo, ma di certo lo apprezzerete con piรน diversamente leggendo lโ€™intera serie di cui fa parte, per collocare piรน facilmente ogni particolare allโ€™interno della storia.

Vi consiglio di alternare la lettura godendovi anche qualche puntata della serie tv ispirata ai libri, unโ€™ottima trasposizione televisiva che mette in ancora di piรน in luce la perfezione degli scritti di Antonio Manzini.

Saranno di certo unโ€™ottima combinata che vi terrร  compagnia e renderร  la vostra estate serena e divertente.

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GLI ULTIMI GIORNI DI QUIETE di Antonio Manzini

Gli ultimi giorni di quiete

GLI ULTIMI GIORNI DI QUIETE di Antonio Manzini

Titolo: Gli ultimi giorni di quiete
Autore: Antonio Manzini
Serie: Autoconclusivo
Genere: Narrativa
Narrazione: Terza persona
Tipo di finale: chiuso
Editing: ottimo
Data di pubblicazione: 22 Ottobre 2020
Editore: Sellerio

TRAMA


Una mattina qualunque, per caso, Nora riconosce un volto in treno. รˆ la persona che le ha distrutto la vita. Lei e il marito Pasquale sono i proprietari a Pescara di una avviata tabaccheria. E proprio in questa sei anni prima nel corso di una rapina un ladro ha ucciso il loro unico figlio Corrado. Nora non puรฒ credere che il carnefice di un ragazzo innocente โ€“ del loro ragazzo innocente! โ€“ possa essere libero dopo cosรฌ poco tempo. Non puรฒ credere che la vita di suo figlio valga tanto poco. Ma รจ cosรฌ, tra la condanna per un omicidio preterintenzionale e i benefici carcerari. Da questo momento Nora e Pasquale non riescono a continuare a vivere senza ottenere una loro giustizia riparatrice. Il marito cerca la via piรน breve e immediata. Nora, invece, dopo una difficile ricerca per stanare lโ€™uomo, elabora un piano piรน raffinato. Paolo Dainese, perรฒ, lโ€™omicida, si รจ sforzato per rifarsi una vita e, annaspando, sta riuscendo a rimettersi a galla.
Da anni Antonio Manzini aveva in mente questa storia, tratta da un fatto vero. E ha voluto scrivere non un romanzo a tesi, ma un romanzo psicologico su tre anime e su come esse reagiscono di fronte a unโ€™alternativa morale priva di una risposta sicura. E leggendo queste pagine si resta disorientati, non solo perchรฉ lโ€™autore ha scritto una storia diversa dalle sue trame che ci sono piรน famigliari, ma soprattutto perchรฉ รจ riuscito a raccontare, dentro gli intrecci propri di chi รจ maestro di storie, lโ€™impossibilitร  di farsi un giudizio netto. Impossibilitร  di chi legge, e di chi scrive; ma anche dei personaggi che vivono la vicenda. Questi possono scegliere (e le loro scelte sono diverse) ma perchรฉ costretti a farlo, cosรฌ come la vita costringe. Questa specie di cortocircuito, tra ragione e vita, รจ il dubbio etico che Manzini esplora in tutto il suo spazio.


RECENSIONE


Le parole dette ormai erano volate via, sapeva di non poterle piรน rimettere a posto. Per questo odiava parlare e mai avrebbe potuto fare lโ€™avvocato, non cโ€™era ordine nelle parole, non si riusciva a catalogarle, etichettarle, irreggimentarle.โ€


Questa รจ la storia di Nora e Pasquale, due semplici commercianti che portano dentro di loro un grande dolore, lโ€™omicidio di Corrado, il loro unico figlio.

Corrado non cโ€™รจ piรน da 6 anni, e i suoi genitori provano a condurre la loro tranquilla vita, fino a quando Nora, durante un viaggio in treno, riconosce Paolo Dainese; lโ€™uomo responsabile della morte del loro ragazzo innocente.

Inizialmente la donna รจ incredula, ritenendo impossibile e ingiusto che lโ€™assassino fosse giร  a piede libero, non si spiega infatti come la via di suo figlio possa valere cosรฌ poco; ma Dainese, ha avuto la fortuna di ricevere dei benefici carcerari ed รจ tornato alla libertร  provando a rifarsi una vita.

Ovviamente non รจ facile, ma tutto รจ meglio del carcere e Dainese trova un lavoro onesto e una ragazza che gli vuole bene e lo aiuta a stare tranquillo.

Eโ€™ proprio questo che Nora e Pasquale non accettano, il figlio รจ morto a 23 anni , senza il tempo di poter avere essere davvero felice, e il suo assassino vive da uomo libero, tranquillo e soddisfatto di quello che รจ riuscito ad ottenere una volta fuori dal carcere.


Portare i fiori sulla tomba di un figlio รจ contro natura.

Piangere sulla tomba di un figlio รจ contro natura.

Vivere al posto di tuo figlio รจ anche peggio.


Riusciranno i genitori di Corrado ad accettare la libertร  di Dainese, e a proseguire la loro vita dimenticandosi di lui?

Ormai per me Antonio Manzini รจ una certezza, e per quanto io sia una fan accanita del suo โ€œRocco Schiavoneโ€, adoro tutto ciรฒ che scrive e come lo scrive.

Ed รจ cosรฌ che va vissuto questo libro, non pensando alla serie per cui questo scrittore รจ famoso, ma vedendolo come un regalo, un piccolo gioiello che Manzini ha tenuto per sรฉ pensando di donarlo a tutti al momento giusto.

Ed io lโ€™ho ricevuto proprio quando avevo un grande bisogno di leggere qualcosa di bello, qualcosa che scalda lโ€™anima, penso che lo terrรฒ con orgoglio tra le mie letture del cuore.

Eโ€™scritto in terza persona con cura e dovizia di particolari, mai scontato o prevedibile, ma ricco di suspence e colpi di scena che ti rapiscono letteralmente fino alla fine.

Traspare in ogni pagina la sincera disperazione di due genitori, che vivevano per il loro unico figlio, e che lโ€™hanno perso per colpa di triste fatalitร ; Nora e Corrado infatti โ€œsopravvivonoโ€ provando ad impedire che la tristezza prenda completamente il sopravvento.


E mentre guidava la macchina fra le strade deserte a quellโ€™ora di notte, capรฌ che quella distanza con sua moglie non era piรน colmabile. E forse non lo era mai stata dalla morte di Corrado. Cosโ€™era successo dopo? Il processo, gli avvocati, la sentenza, erano stati giorni tragici, nessuno dei due si era fermato a pensare. Ma dopo? Negli anni che Paolo Dainese scontava la pena in carcere?


La liberazione di Dainese รจ per loro una spinta a reagire, cercando di capire come vendicarsi, come far provare a lui, anche solo a parole, lo stesso dolore che hanno provato loro.

E anche se possono far poco, il ricordo di Corrado li aiuta ad essere forti e a capire quello che la vita riserva loro da quel momento in poi.

Grazie Antonio Manzini, per questo e per quello che verrร , libri sinceri che vengono accolti da chi davvero รจ pronto a farlo.

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Recensione pubblicata da Sara precedentemente sul blog Manulandia